MotoGP ad Austin: le pagelle della Sprint di Paolo Beltramo
Gara Sprint americana con lo stesso identico "podio" di quella precedente in Portogallo a Portimao, con un Vinales in versione supereroe che porta la sua Aprilia alla vittoria, netta e mai in discussione: voto 10. Bene Marquez e Martin, 9 a entrambi, "Rosso" Ducati: 5.
A cura di Paolo Beltramo
- Super Aprilia sia in prova con una pole straordinaria, sia in gara con questa cavalcata solitaria e in gestione tranquilla di una superiorità evidente nella Sprint che presuppone una buona partenza (brava ad aver sistemato questo aspetto fondamentale) e ritmo forsennato. Questo è il Vinales che c’era ma non sempre emergeva. Ora sembra aver trovato la continuità, la sicurezza che gli mancavano: considerando la sfortuna della rottura del cambio all’ultimo giro lusitano, sarebbero 3 gare consecutive lassù, davanti, a giocarsi il massimo. 10.
- A confermare la bontà della moto veneta il quinto di un Aleix Espargaro in rimonta, aggressivo, motivato (7). Meno bene, ma comunque in miglioramento i due piloti Trackhouse nono Fernandez (6) e undicesimo Oliveira (5).
- Questa volta rosso come la matita che sottolinea gli errori perché sesto Bastianini e ottavo Bagnaia nella sprint americana è un risultato di squadra molto deludente per il team factory, cioè il team che arrivava qui con l’obiettivo di recuperare punti e invece le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Problemi in partenza per Pecco, velocità non eccelsa per il Bestia che è comunque secondo nel mondiale a meno 24 da Martin. Un 5 collettivo, dovuto a una strana mancanza di grip in gara, sperando nel GP di domenica.
- M M come Marquez Martin, secondo e terzo con le loro Ducati, anche qui, a promettere spettacolo, anche se ancora non a contatto diretto. Buona gara per Marc che ha lottato con Acosta e ha dimostrato ancora una volta di essere un fenomeno, di amare Austin e di star prendendo sempre maggior confidenza con la Ducati del Team Gresini, mentre Martin dopo la doppia caduta in prova e la seconda fila ha dovuto rimontare e c’è risuscito molto bene. 9 a tutti e due.
- Di Giannantonio (ng) col motore rotto al primo giro, Bezzecchi (5) in lotta, ma ancora non efficace com’eravamo abituati a vederlo e soltanto tredicesimo. Per il Team VR 46 ancora non c’è quella magia che abbiamo visto lo scorso anno, ma arriverà.
- Meglio il Morbido che invece comincia a recuperare la mancanza di test invernali e l’incidente. Decimo, 7 di incoraggiamento.
- Al Circuit of the Americas il fenomeno esordiente della KTM è stato ancora una volta spettacolare, combattivo, sfacciato, tosto. Ha poi dovuto cedere ai tre mostri sacri che gli sono arrivati davanti, ma ha imparato, visto da vicino ancora una volta e portato a casa informazioni. Prima o poi sarà ancora sul podio e magari anche sul gradino più bello. 8. Non male la gara di Miller settimo, consistente (6). Ben al di sotto le aspettative Binder, fuori dai punti, dodicesimo, a oltre 10 secondi dal primo. 4.
- Risorgeranno, ne sono sicuro, ma in questo momento vedere due Yamaha (Quartararo e Rins) e una Honda (Marini) alla fine della classifica rispettivamente al quindicesimo, sedicesimo, diciassettesimo posto, mentre le altre 3 Honda (Nakagami, Mir e Zarco) sono finite fuori per cadute. Un vero disastro, ma le concessioni non tarderanno a mostrare i loro effetti. Perlomeno speriamo, perché dai, ci mancano. NG per non infierire.