MotoGP, ora Marquez può essere l'arbitro della lotta mondiale Bagnaia-Martin

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Il talento non era andato in pensione e ad Aragon il tempo della vittoria era maturo. Non è stato un caso, si è visto da come Marc ha guidato. Lui è fatto così, non avrebbe mai accettato di lasciare ad altri il trono senza lottare. Si è messo a studiare Bagnaia e Martin, ha imparato a usare la quattro cilindri bolognese fino a farla sua. Ora la domanda è: dove potrà arrivare Marc Marquez? 

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Il talento non era andato in pensione e quella insaziabile voglia di vincere che lo accompagnava dal giorno in cui ha cominciato a gareggiare sopravviveva sotto pelle come una corrente pronta a dargli la scossa. Al momento giusto. Ad Aragon il tempo del ritorno alla vittoria era maturo. Non è stato un caso, s’è visto da come Marc ha guidato. Sicuro laddove gli altri stentavano, veloce dove la prudenza imponeva di rallentare, scorrevole con una naturalezza esasperante tra le insidie di un circuito che non tollerava errori. Forse avrebbe potuto vincere anche prima, più volte è andato vicino a rompere il tabù di una vittoria che inseguiva da più di mille giorni (e 80 gare).

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Stelle e pianeti si sono allineati al Motorland

Le stelle e i pianeti si sono allineato favorevolmente sulla pista che l’ha visto vincere cinque volte con la Honda. Non è stato un episodio estemporaneo. Dietro al successo c’è una lunga preparazione, la ricerca dell’intesa con la Desmosedici, costanza, pazienza, e quella carica agonistica che non l’ha mai abbandonato negli ultimi tre anni. Lui è fatto così. Non avrebbe mai accettato di lasciare ad altri il trono, senza lottare. Ha voluto a tutti i costi una Ducati, divorziando dalla casa che l’ha accompagnato lungo tutto il suo vittorioso percorso, dagli esordi in 125 ai sei titoli in MotoGP.

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Dove potrà arrivare Marc Marquez?

S’è messo a studiare Martin e Bagnaia, ha imparato a usare la quattro cilindri bolognese fino a farla sua. Dietro il successo di Aragon c’è un lento e lungo lavoro di ricostruzione. La domanda che resta inevitabilmente senza risposta, ancora per un po’ è: dove potrà arrivare Marc Marquez? E potrebbe diventare l’arbitro della lotta al titolo, tra Bagnaia e Martin? Ammesso che lui, un pensierino sopra quella corona che ha sempre sentita come sua, non l’abbia già fatto…

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