"Il 2025 è stata una stagione lunga, ma molto positiva per me, con alti a bassi, ma dai test di Jerez in poi, abbiamo fatto un bel passo avanti". Il bilancio di Marco Bezzecchi non può che essere positivo, viste le premesse, l’assenza di una pedina fondamentale come Martin e giocoforza la necessità di caricarsi tutto il lavoro di sviluppo sulle sue spalle. "Qualche volta ho faticato di più, altre di meno, ma abbiamo imparato soprattutto ad affinare il lavoro tra il sabato e la domenica, lavorando sodo e con la giusta concentrazione, e questo dipende dal rapporto costruito con la squadra, ottimo come quello con la casa madre".
"Io punto di riferimento Aprilia? Mi ha aiutato a crescere"
Quando le cose girano nel verso giusto l’impegno diventa più agevole? "Quando ti godi quello cha fai il tempo passa in fretta anche se devi affrontare 22 weekend e 44 gare in un anno. Dopo Jerez il tempo mi è volato via". Sei stato il punto di riferimento della squadra fin dall’inizio: un vantaggio o un freno? "All’inizio ho sentito una grande responsabilità, con molte difficoltà, adesso, ma col senno di poi è facile dirlo, è una cosa fantastica. Ci sono stati aspetti sia negativi che positivi. In positivo le attenzioni da parte di tutti gli ingegneri, che ascoltavano i miei commenti che sono diventati il riferimento del loro lavoro, ma la paura di sbagliare era tanta. Comunque, è stata un’esperienza utile per crescere".
"Spero Martin benefici del mio lavoro, ma io l'ho fatto per me..."
Martin beneficerà del tuo lavoro? "Non saprei, lo spero, ma io ho lavorato principalmente per me, per il mio modo di guidare, non potevo pensare a qualcun altro". Al momento è terzo in classifica e domenica potrebbe confermare questo risultato, importante per lui e per l’Aprilia. "E’ alla nostra portata, ma non sarà semplice". Senza Marquez sarà più facile? “Marc alza sempre tantissimo il livello, nel complesso è forte ovunque e a Valencia storicamente è sempre andato veloce, quindi senza di lui c’è un rivale molto forte in meno".