Jorge Martin, dalle minimoto al duello con Bagnaia in MotoGP: la sua carriera
In attesa del 28 febbraio, giorno della presentazione ufficiale del team Pramac, Jorge Martin festeggia il compleanno allenandosi in pista: il rider spagnolo compie oggi, lunedì 29 gennaio, 26 anni. Campione in Moto3 con il team Gresini, vicecampione del mondo MotoGP nel 2023 al termine di un duello da urlo con Pecco Bagnaia, due anni prima aveva rischiato di ritirarsi dopo una brutta caduta a Portimao. Ripercorriamo la carriera di 'Martinator'
di Alfredo Corallo
- Jorge Martin ha trascorso qualche giorno di relax in montagna in compagnia della sua fidanzata Maria, ma il suo compleanno lo passerà in pista ad allenarsi. "Birthday training", ha scritto lo spagnolo su una story Instagram
- Immancabili gli auguri social della MotoGP, con un Martin in versione cartone animato (ma questa volta al mare). "Buon compleanno chiquitín", il messaggio invece del team Pramac
- Jorge Martín Almoguera nasce a Madrid il 29 gennaio del 1998 e a 6 anni papà Angel, grande appassionato delle due ruote (in garage aveva anche una Ducati 748) lo mette sulle minimoto. "Correva da amatore e mi ha trasmesso la sua passione - racconta Jorge - così da piccolo non volevo leggere i libri, ma solo riviste di moto... È iniziato tutto per gioco, poi un po' alla volta è diventato un lavoro".
- Nel 2006 le prime gare, ma la crisi economica del 2008 rischia di tagliargli la strada. "Vengo da una famiglia molto umile - rammenta Jorge - non ricordo vacanze fuori dalla Spagna, i miei spendevano tutto per me. È stato un periodo difficile: mio padre lavorava nell'industria finanziaria, mia madre vendeva cucine e purtroppo entrambi hanno perso il loro lavoro". Sembrava tutto perduto, finché...
- Nel 2011 viene invitato a un evento di selezione della Red Bull MotoGP Rookies Cup, campionato che permette alle famiglie di minimizzare i costi e offre al vincitore dei sussidi economici per correre nel motomondiale. "Entravano solo 12 ragazzi da tutto il mondo - sottolinea Martin al podcast Nude Project - era quasi impossibile riuscirci, ma era rimasta la mia unica chance. Mi hanno scelto e sono scoppiato in lacrime, una giornata indimenticabile". Nel 2012 il debutto, secondo nel 2013 e primo nel 2014: Jorge ce l'ha fatta!
- Nel 2015 viene ingaggiato dal Mapfre Team Mahindra insieme a un pilota italiano, di cui sentiremo parlare: Pecco Bagnaia! Lo spagnolo con il numero 88, il torinese con il 21. In poco tempo i due compagni di squadra diventano inseparabili, anche fuori dalla pista, come confermato dalle tante foto insieme condivise sui social.
- Nella scuderia anche Gino Borsoi, oggi team manager della Ducati Pramac e altro 'punto in comune' tra i due piloti. "Erano i migliori compagni di squadra che abbia mai visto. Stavano sempre insieme, dormivano in GP room, condividevano tutto".
- La moto non è quella che si dice un 'fulmine di guerra' e i risultati - specialmente nella prima stagione - sono deludenti. Un podio per Bagnaia, un settimo posto il miglior piazzamento nel 2015 di Martin, che termina 17° in classifica con 45 punti.
- Andrà decisamente meglio (soprattutto per Pecco) nel 2016: due vittorie e quattro podi per l'italiano, 4° al termine del campionato; un secondo posto a Brno e qualche buon piazzamento (tre volte 6°) per Martin, 16° con 72 punti nel Mondiale, condizionato dalla brutta caduta nel GP di Catalunya che gli aveva procurato una frattura alla mano destra.
- Un'esperienza, quella alla Mahindra, che risulterà però determinante nella carriera di Martin (e di Pecco), come ammesso dallo stesso Jorge a Sky Sport: "Sì, perché una moto che non va ti costringe a frenare più tardi, ti fa dare gas prima, ti fa crescere come pilota. E appena abbiamo preso un'altra moto sono arrivate subito le vittorie, i podi e un anno e mezzo dopo abbiamo vinto il Mondiale, lui in Moto2 e io in Moto3".
- Alla fine del 2016 le loro strade si separano: Bagnaia in Moto2 di ritorno allo SKY Racing Team VR46; Martin resta in Moto3, ingaggiato da Fausto Gresini nel team Del Conca. E la musica cambia...
- Jorge affianca Fabio Di Giannantonio e il suo primo anno nella classe piccola è più che positivo, la prova generale per il titolo. Il madrileno sale otto volte sul podio e firma la prima vittoria in Moto3, nell'ultima gara di Valencia: 4° in campionato con 196 punti, grazie anche a 9 pole position!
- Il 2018 è l'anno della consacrazione: conquista 7 vittorie (Qatar, Americhe, Italia, Olanda, Germania, Aragona e Malesia), 3 podi e 11 pole position che gli valgono il titolo iridato, vinto aritmeticamente il 4 novembre in Malesia (nello stesso giorno, sempre a Sepang, Bagnaia si laurea campione in Moto2. Che storia...).
- La nascita del suo soprannome risale proprio al 2018, quando nelle prove libere del GP di Repubblica Ceca - esattamente al giro di boa della stagione - si frattura il polso: 'gladiatorio' nel tornare in pista appena una settimana dopo in Austria, cogliendo un incredibile terzo posto.
- Nel 2019 passa nella classe di mezzo, in sella alla KTM del team Ajo Motorsport in coppia con Brad Binder. Un'annata difficile per Jorge, che emerge nella parte finale della stagione trovando i suoi primi podi in Moto2: terzo in Giappone e secondo in Australia, 11° in campionato con 94 punti.
- Di un altro tenore il secondo anno di Martin in Moto2, sempre con il team Ajo Motorsport (affiancato ora da Tetsuta Nagashima). Dopo la 'doppietta' pole-podio (3°) in Spagna, il 16 agosto 2020 in Austria centra la sua prima vittoria e nel successivo GP di Stiria si prende il secondo posto.
- Il suo primo pensiero è per lui: condivide su Instagram la foto del trionfo Mondiale in Moto3, abbracciato al manager romagnolo, scomparso da poco, cui dedica il podio: "Fausto mi ha dato una grande chance - le parole di Martin, commosso - gli devo tanto. Ci manca, spero ci stia guardando dall'alto".
- Nel Gran Premio successivo, Martin - che nel frattempo ha dovuto cambiare il suo affezionato 88, già di Miguel Oliveira, con il numero 89 - è protagonista di un bruttissimo incidente. A 4 minuti dal termine delle FP3, scivola in curva 7, rotolando addosso alla sua stessa moto, trovandosi nella traiettoria della Ducati in corsa sulla ghiaia. Sette le fratture rimediate in Portogallo, tra metacarpo del pollice destro, malleolo destro e piatto tibiale sinistro, che richiedono ben 3 interventi chirurgici.
- Qualche settimana dopo, Martin torna sul terribile incidente di Portimao: "Ricordo di essere volato via e di essermi svegliato in ospedale. Andavo a 170 km/h, non così veloce, ma ho preso anche un colpo molto forte alla testa. All'inizio sembrava un sogno, non capivo niente. Sono stato su una sedia a rotelle per un mese con le mani e le gambe ingessate. È stata l’unica volta in cui ho pensato di lasciare".
- Jorge salta quattro gare e ritorna in sella a Barcellona, trovando la sua prima vittoria (dalla pole) l'8 agosto del 2021 nel GP di Stiria. Nel weekend successivo, ancora in Austria, parte di nuova dalla prima casella e si piazza terzo. A Valencia firma la sua quarta pole, che gli frutta il secondo posto. Chiude il Mondiale 9° in campionato, con 111 punti, premiato come Rookie dell'anno!
- Una promessa è una promessa: se avesse raggiunto almeno un podio nella seconda metà di stagione, avrebbe invitato tutti a fare un viaggio a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana. Così, dopo la vittoria in Stiria, nel box di Jorge è partito il coro: "Punta Cana, Punta Cana!". E il pilota spagnolo è stato di parola: a fine stagione è arrivato il sospirato viaggio-regalo!
- Tra le persone più importanti per la crescita di Jorge i due colleghi catalani, suoi vicini di casa. "Da piccolo ho ricevuto il sostegno di Aleix e Maverick - confessa - venivano a prendermi per allenarmi con le loro moto, perché non avevo i soldi per comprarne di mie. Lavorare con piloti di MotoGP quando ancora ero in Moto3 mi ha aiutato molto. Sarò sempre grato a loro".
- Nella stagione seguente è tra i candidati ad affiancare Bagnaia alla Ducati ufficiale, dal 2023, perdendo la corsa al 'ballottaggio' con Bastianini. Un anno di alti e bassi per Martin, autore di cinque pole position e quattro volte sul podio, ma a secco di vittorie. Ancora 9° al termine del campionato.
- In un'annata complicata per Jorge, la freccia di Cupido è arrivata come una benedizione: la bellissima Maria, studentessa di Ibiza, che lo segue spesso in giro per il mondo. "In realtà era un periodo in cui volevo stare da solo - ha confidato Sky Sport - ma poi ho incontrato lei...".
- Vince in Francia, centra il 'double' in Germania, a Misano e in Giappone, leader del Mondiale per una notte dopo il successo nella Sprint indonesiana, prima del controsorpasso in gara lunga (vinta in rimonta da Bagnaia che sfrutta il clamoroso errore del rivale, caduto a 15 giri dall'arrivo mentre era saldamente al comando).
- Un'altra doppietta in Malesia e la vittoria nella Sprint di Lusail riportano Martin a -7 da Bagnaia; ma la domenica 'bestiale' di Jorge, condizionata dal malfunzionamento delle gomme (com'era successo peraltro sabato a Pecco), lo allontana nuovamente dal torinese, a +21 in classifica prima dell'ultimo weekend dell'anno a Valencia.
- Con la vittoria nella Sprint Race di sabato 25 novembre Jorge si avvicina a Pecco, riducendo il gap a -14. Ma nella gara lunga di Valencia i suoi sogni iridati s'infrangono al 6° giro quando, nel tentativo di rimonta, centra Marc Marquez e finisce anche lui per terra
- L'uscita di scena prematura nel GP Valencia consegna così il titolo mondiale a Pecco Bagnaia, che poi vincerà anche la gara. "Sono stato un guerriero ed è solo l'inizio: so che posso battere chiunque e lo dimostrerò", le parole di Jorge al termine della gara. Per lui la rincorsa al trofeo della top class è solo rinviato
- Martin si è potuto comunque consolare: con il suo super 2023 ha trascinato la Prima Pramac Racing alla conquista del campionato mondiale per team 2023, festeggiato dopo il risultato del Qatar
- Jorge è stato tra i protagonisti della festa Ducati, andata in scena a dicembre a Bologna. Nell'occasione ha fissato l'obiettivo per il 2024. "Voglio andare nel team Factory, farò di tutto per meritarmi quel posto. E per vincere servirà battere anche Marc Marquez". Poi sul duello con Bagnaia: "Ho perso il Mondiale nella prima parte, quando sono arrivato ad avere uno svantaggio di 65 punti da Pecco. Ma credo imparerò dagli errori"