
MotoGP, GP Misano (San Marino): l'analisi del circuito a cura di Mauro Sanchini
Dopo due settimane di break, si torna in pista: il Motomondiale fa tappa sul circuito di Misano e il nostro Mauro Sanchini ci porta a scoprire i segreti del tracciato romagnolo, curva dopo curva. Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini è in diretta domenica 4 settembre alle 14 su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW

Disegnato dall'ingegner Cavazzuti e realizzato con la 'supervisione' di Enzo Ferrari, venne collaudato nel 1972 e chiamato "Circuito Internazionale Santamonica". Da quel momento le curve del Tramonto, della Quercia, del Carro entreranno per sempre nell'epica del Motomondiale, fino ad oggi, che il tracciato di Misano è intitolato a Marco Simoncelli e domenica ospita il "Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini".

Lungo 4226 metri, largo 12 e con un rettilineo di 430 mt., il 'Misano World Circuit' presenta 16 curve: 10 a destra e 6 a sinistra.

Il record della pista appartiene a Francesco Bagnaia, su Ducati, stabilito con la pole del 18 settembre 2021: tempo di 1'31.065. Marc Marquez ha, invece, il primato di vittorie (4) sul circuito di Misano davanti a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo (3).
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Ma veniamo alle caratteristiche della pista. Appena dopo la partenza subito una staccata impegnativa, per via della curva di 90 gradi, che richiede una frenata molto energica.

Dalla Quercia al 'Tramonto', una curva secca, in cui i piloti sono molto inclinati e le gomme ne risentono tantissimo, dalla quale è importante uscire molto forte perché immette nel Curvone...

Il 'Curvone' (la 11) è un punto velocissimo, dove le MotoGP chiudono il gas, dando anche una 'pizzicata' ai freni, e si buttano dentro ad altissima velocità per riprendere di nuovo il gas in mano verso la sequenza dei 'Carri', fino alla curva 14.

La 14 è una curva 'secchissima' a destra. Ma in generale siamo in un tratto della pista in cui serve una moto parecchio stabile, grande velocità di percorrenza e 'pelo sullo stomaco': perché lo stile del pilota, la fiducia nell'affrontare certe traiettorie e il suo set up qui risulterà fondamentale.

Dopo la 14 e l'inversione a sinistra ecco le due 'Misano': non 'apertissime' ma percorribili a un'elevata velocità, non semplice da raggiungere soprattutto nella seconda delle due curve, di 90 gradi e in discesa verso il rettilineo finale, da chiudere necessariamente al momento giusto.

Ma è specialmente 'Misano 1' un punto focale della pista: perché si arriva a curvare a sinistra dopo una sequenza di curve tutte sulla destra. E in caso di bassa temperatura dell'ambiente il lato sinistro della gomma sarà, inevitabilmente, freddo. E il rischio - come è successo nel 2021 a Bagnaia - è quello di 'perdere' l'anteriore. Insomma, ci vorrà molta attenzione!

Tre le più frenate più dure: alla curva 1 lo spazio è di almeno 200 metri e la decelerazione di 1,5 g. Significativi anche i valori della curva 4: il carico sulla leva è di 5 kg e la pressione del liquido frenante di 10,7 bar. Ma la staccata più dura per le MotoGP è alla curva 8: la Quercia.

Tutti i dati completi elaborati da Brembo relativi alla curva 8.
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