MotoGP, GP Giappone: l'analisi del circuito di Motegi a cura di Mauro Sanchini
Il Motomondiale fa tappa sul circuito di Motegi e il nostro Mauro Sanchini ci porta a scoprire i segreti del tracciato giapponese, curva dopo curva. Il GP di Giappone è in diretta domenica 1° ottobre su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su Now: alle 5 la gara della Moto3, alle 6.15 la Moto2 e alle 8 il gran finale con la top class
- Di proprietà della Honda, il complesso sportivo di Motegi si avvale di due circuiti e per questo viene chiamato 'Twin Ring' (doppio anello): un percorso stradale da 4.801 metri e un ovale da 2.493. Costruito nel 1997, è stato una tappa fissa nel calendario del Motomondiale dal 1999 al 2019, tornato nel 2022 dopo i due anni di stop per la pandemia.
- Con tre vittorie, Marquez è il co-primatista del circuito insieme a Lorenzo, Loris Capirossi e Dani Pedrosa.
- Rossi - che ha vinto in Giappone nel 2001 e poi nel 2008, quando si laureò campione del mondo per la sesta volta in top class - detiene il record di podi: 11. Tra le scuderie, la Honda è il team più vincente (10 successi).
- Nel 2022, fu un dominio di Jack Miller in Giappone: l'australiano della Ducati vinse davanti a Brad Binder (KTM) e Jorge Martin (Pramac). Bagnaia è caduto all'ultimo giro mentre era in nona posizione e stava preparando il sorpasso su Fabio Quartararo: il francese, allora leader del Mondiale, guadagnò 8 punti su Pecco, allungando a +18 in classifica a quattro gare dal termine del campionato, vinto poi dal torinese.
- Si arriva quindi a un piccolo rettilineo che porta alla 10: un tornante a destra, secchissimo, molto lento, e anche qui servirà una moto che torna indietro rapidamente alla corda.
- Secondo i dati Brembo, ben 10 delle 14 curve del Twin Ring Motegi richiedono l’impiego dei freni e per 5 di queste l'utilizzo supera i 4 secondi. In questo senso è forse il circuito più impegnativo a causa sia dell'abbondanza di curve da seconda marcia che impegnano intensamente l'impianto frenante sia della difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e un'altra.
- Le MotoGP vi arrivano a 311 km/h e frenano per 5,3 secondi necessari a scendere a 81 km/h.
- Curve 12-14. Nell'ultimo tratto quasi un unico curvone, passando sotto il ponte, e cambio di direzione secco. Una variante, la 13, molto stretta: fondamentale chiuderla bene, ma non con eccessiva velocità per avere una buona uscita dalla 14, con vista traguardo.
- Attenzione agli orari, perché in Giappone le lancette dell'orologio sono spostate di 7 ore avanti rispetto all'Italia. La MotoGP scende in pista per la prima volta venerdì 29 settembre alle 3.40 per le prove libere 1, seguite poi dalle pre-qualifiche alle 7.55. Sabato, super 'show', con le qualifiche alle 3.45 e la Sprint alle 8. Nella notte tra sabato e domenica, dalle 3.40 il warm up, poi le gare: alle 5 la Moto3, alle 6.15 la Moto2 e alle 8 la top class. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su Now.