MotoGP in Giappone: l'analisi del circuito di Motegi a cura di Mauro Sanchini
Il Motomondiale fa tappa sul circuito di Motegi e il nostro Mauro Sanchini ci porta a scoprire i segreti del tracciato nipponico, curva dopo curva. Il GP del Giappone è in diretta domenica 6 ottobre alle 7 su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su Now
- Di proprietà della Honda, il complesso sportivo di Motegi si avvale di due circuiti e per questo viene chiamato 'Twin Ring' (doppio anello): un percorso stradale da 4.801 metri e un ovale da 2.493. Costruito nel 1997, è stato una tappa fissa nel calendario del Motomondiale dal 1999 al 2019, tornato nel 2022 dopo i due anni di stop per la pandemia.
- La struttura ospita una scuola guida, piste di dirt-track e go-kart, hotel, ristoranti, negozi e soprattutto il Museo della Honda (nella foto), con moto e automobili da competizione di tutte le epoche.
- Con tre vittorie, Loris Capirossi è il co-primatista sul circuito di Motegi insieme a Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa.
- Valentino Rossi - che ha vinto in Giappone nel 2001 (Suzuka) e poi nel 2008 a Motegi, quando si laureò campione del mondo per la sesta volta in top class - detiene il record di podi: 11.
- Il record della pista appartiene a Jorge Martin, su Ducati, stabilito il 30 settembre del 2023: 1'43:198 il tempo del pilota spagnolo.
- Nel 2023 il GP del Giappone è durato appena 12 giri: la corsa è stata interrotta per la troppa pioggia caduta su Motegi. Si è provato a ripartire, ma a causa della scarsa visibilità si è deciso di chiudere in anticipo il Gran Premio. Prima dello stop i piloti avevano percorso più di metà gara, per questo è stato dato punteggio pieno. Valido, ovviamente, il risultato al momento della bandiera rossa, con Martin - già vincitore della Sprint - in testa su Pecco Bagnaia e Marc Marquez.
- Lungo 4801 metri e largo 15, presenta 14 curve: 6 a sinistra e 8 a destra. Un circuito abbastanza centrato.
- Rettilineo medio-lungo, inferiore agli 800 metri e per metà in discesa, dove il motore e l'aereodinamica faranno - ovviamente - la differenza nei sorpassi.
- Tornante 1-2 lungo a destra di 180 gradi, praticamente una curva unica. Molto difficile, servirà una moto che riesca a curvare perfettamente!
- Lo stesso discorso vale per 3 e 4.
- Staccata difficile anche quella in discesa della 5, che richiede una moto molto stabile e soprattutto da affrontare con i freni in mano.
- Segue un tratto tutto da raccordare, dalla 6 all'ingresso della 9: si affronta con grande velocità di percorrenza e con poco trasferimento di carico. Ci vorrà una moto 'elastica', capace di girare agevolmente da una parte all'altra nell'andare a prendere la corda.
- Si arriva quindi a un piccolo rettilineo che porta alla 10: un tornante a destra, secchissimo, molto lento, e anche qui servirà una moto che torna indietro rapidamente alla corda.
- Secondo i dati Brembo, ben 10 delle 14 curve del Twin Ring Motegi richiedono l’impiego dei freni e per 5 di queste l'utilizzo supera i 4 secondi. In questo senso è forse il circuito più impegnativo a causa sia dell'abbondanza di curve da seconda marcia che impegnano intensamente l'impianto frenante sia della difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e un'altra.
- La più stressante per l'impianto frenante è la curva 11 a 90 gradi.
- Le MotoGP vi arrivano a 311 km/h e frenano per 5,3 secondi necessari a scendere a 81 km/h.
- In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 6,2 kg mentre le moto percorrono 230 metri e la pressione del liquido freno si impenna a 13,3 bar.
- Tutti i dati completi elaborati da Brembo relativi alla curva 11.
- Curve 12-14. Nell'ultimo tratto quasi un unico curvone, passando sotto il ponte, e cambio di direzione secco. Una variante, la 13, molto stretta: fondamentale chiuderla bene, ma non con eccessiva velocità per avere una buona uscita dalla 14, con vista traguardo.
- La MotoGP sbarca dunque in Giappone per il quintultimo appuntamento della stagione. Come per Mandalika occhio al fuso orario, ci sarà da puntare la sveglia per non perdersi nulla su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW: la gara della top class è domenica 6 ottobre alle 7, preceduta da Moto3 (ore 4) e Moto2 (ore 5.15). Sabato le qualifiche alle 3.50 della notte e Sprint Race alle 8.