Rossi: "Lorenzo ha meritato il titolo mondiale"
MotoriIl pesarese rende onore al suo compagno di squadra, laureatosi campione a Sepang. "E' stato velocissimo, non ha mai fatto errori. È un grande titolo". Lo spagnolo dedica l'alloro a Shoya Tomizawa: "Un gran talento senza fortuna" GUARDA LA FOTOGALLERY
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"Voglio congratularmi con Jorge per il titolo. Un grande titolo, lo ha meritato". Valentino Rossi incorona Jorge Lorenzo: un abbraccio, una pacca al compagno di squadra più giovane sulla tuta umida di sudore e di champagne, e poi le parole di stima per lo spagnolo. "Lorenzo è stato velocissimo in qualunque condizione, e non ha mai fatto errori" ha aggiunto Rossi. "Tornare al successo - ha detto poi parlando del suo successo nel gp malese - con questa gara è importante e mi rende veramente felice. È la vittoria numero 46 con Yamaha. Dovevo provarci, sapevo di poterlo fare. Avevo un gran passo, ma ho cominciato male. Undicesimo, al primo giro. Tornata dopo tornata, sono risalito; avevo un secondo e mezzo, il secondo e mezzo più lungo della mia carriera. Ho dovuto dare tutto".
Decisamente contento e quasi spaesato Jorge Lorenzo che da oggi entra a pieno diritto nell'albo d'oro del motociclismo. "È bellissimo - ha affermato il neo iridato - ha un sapore immenso, il massimo possibile. Il mio sogno si è realizzato, ora vorrei solo stare qualche minuto da solo e rendermi conto che sono campione del mondo". Il maiorchino si è dovuto accontentare del terzo posto, sicuramente avrebbe voluto finire la gara in altro modo. "Avrei preferito vincere, è ovvio - conferma Lorenzo - ma mi va benissimo il terzo posto: oggi il mio obiettivo era il titolo e questo ha eclissato la vittoria. Sono partito bene dalla pole ma è stato difficile stare concentrato. Negli ultimi giri Dovizioso era ancora troppo vicino, per cui ho messo il pilota automatico per finire la gara. Non vorrei peccare di presunzione ma in condizioni normali avrei potuto lottare per la vittoria".
Nel cuore del campione ci sono tutte le persone che gli hanno permesso di arrivare fino a questo risultato, ma c'è anche la dedica a chi non c'è piu'. "Dedico il titolo a mio padre, a mia madre, a mia sorella. Alla mia famiglia maiorchina e a quella delle gare, a tutti quelli che hanno fatto sì che io arrivassi fin qui: Giampiero Sacchi, Dani Amatriain, Lin Jarvis. Ma questo titolo è dedicato anche a Shoya Tomizawa. Lui era un gran talento e purtroppo non ha potuto coronare i suo sogni di diventare campione. Lo dedico anche ai miei tifosi, che amano le mie qualità ma capiscono i miei difetti".
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"Voglio congratularmi con Jorge per il titolo. Un grande titolo, lo ha meritato". Valentino Rossi incorona Jorge Lorenzo: un abbraccio, una pacca al compagno di squadra più giovane sulla tuta umida di sudore e di champagne, e poi le parole di stima per lo spagnolo. "Lorenzo è stato velocissimo in qualunque condizione, e non ha mai fatto errori" ha aggiunto Rossi. "Tornare al successo - ha detto poi parlando del suo successo nel gp malese - con questa gara è importante e mi rende veramente felice. È la vittoria numero 46 con Yamaha. Dovevo provarci, sapevo di poterlo fare. Avevo un gran passo, ma ho cominciato male. Undicesimo, al primo giro. Tornata dopo tornata, sono risalito; avevo un secondo e mezzo, il secondo e mezzo più lungo della mia carriera. Ho dovuto dare tutto".
Decisamente contento e quasi spaesato Jorge Lorenzo che da oggi entra a pieno diritto nell'albo d'oro del motociclismo. "È bellissimo - ha affermato il neo iridato - ha un sapore immenso, il massimo possibile. Il mio sogno si è realizzato, ora vorrei solo stare qualche minuto da solo e rendermi conto che sono campione del mondo". Il maiorchino si è dovuto accontentare del terzo posto, sicuramente avrebbe voluto finire la gara in altro modo. "Avrei preferito vincere, è ovvio - conferma Lorenzo - ma mi va benissimo il terzo posto: oggi il mio obiettivo era il titolo e questo ha eclissato la vittoria. Sono partito bene dalla pole ma è stato difficile stare concentrato. Negli ultimi giri Dovizioso era ancora troppo vicino, per cui ho messo il pilota automatico per finire la gara. Non vorrei peccare di presunzione ma in condizioni normali avrei potuto lottare per la vittoria".
Nel cuore del campione ci sono tutte le persone che gli hanno permesso di arrivare fino a questo risultato, ma c'è anche la dedica a chi non c'è piu'. "Dedico il titolo a mio padre, a mia madre, a mia sorella. Alla mia famiglia maiorchina e a quella delle gare, a tutti quelli che hanno fatto sì che io arrivassi fin qui: Giampiero Sacchi, Dani Amatriain, Lin Jarvis. Ma questo titolo è dedicato anche a Shoya Tomizawa. Lui era un gran talento e purtroppo non ha potuto coronare i suo sogni di diventare campione. Lo dedico anche ai miei tifosi, che amano le mie qualità ma capiscono i miei difetti".