DTM, la preview dell’appuntamento di Misano con Alex Zanardi

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Il campionato turismo tedesco torna in Italia per la prima volta dal 2010. Su un tracciato nuovo per tutti riparte la caccia al leader di classifica Gary Paffett, inseguito da Paul Di Resta. Occhi puntati anche su Edoardo Mortara e sulla guest star Alex Zanardi. L’appuntamento con le due gare in notturna è per sabato e domenica alle 22.30, su Sky Sport Arena

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Il DTM arriva in Italia nel corso di una stagione che fino a questo momento ha premiato l’esperto Gary Paffett: ex-tester per la McLaren in Formula 1 e da tanti anni punto di riferimento Mercedes nel campionato tanto da essere il pilota iscritto con più gare all’attivo (177), il britannico ha costruito il proprio primato ottenendo tre vittorie e quattro pole position (che nel regolamento DTM valgono ulteriori punti) su 12 gare.

Giunti al settimo round dei dieci previsti in stagione, Paffett cerca il secondo titolo nella serie e ha un tesoretto di 29 punti su Paul Di Resta, che arriva all’appuntamento sulla riviera di Rimini reduce dalla vittoria in gara 2 a Brands Hatch. Secondo molti lo scozzese era atteso a una stagione ancor più incisiva e in effetti l’esordio è stato piuttosto anonimo, ma dal weekend di Budapest iniziato con pole e vittoria in gara 1 l’andamento dell’ex-Force India e Williams è cresciuto nettamente. Altro pilota Mercedes con esperienza in F1 è Pascal Wehrlein, dal quale ci si aspettava qualcosa di più dell’attuale settimo posto in classifica con un terzo posto come miglior risultato, ma forse per lui si può invocare l’attenuante del riadattamento alla categoria.

Le auto di Stoccarda stanno vivendo un’annata di grazia, testimoniata dalla presenza di Lucas Auer ed Edoardo Mortara in quarta (a pari punti con la terza) e quinta posizione nella generale. Il rendimento dell’italiano residente a Ginevra è stato altalenante, con due successi, un secondo posto e una pole position, ma anche tanti zeri e una flessione prestazionale nelle ultime gare. Con il decimo posto di Daniel Juncadella (vincitore di gara 1 a Brands Hatch), Mercedes piazza cinque C 63 AMG nella top-10.

BMW si consola con la buona terza posizione di Marco Wittmann, campione nel 2014 e nel 2016, molto veloce tra il Lausitzring e il Norisring, più in difficoltà a inizio anno e poi nelle ultime uscite. Timo Glock ha proceduto a corrente alternata: bene i primi tre round con anche un successo, poi un black out che lo ha relegato in sesta piazza. Molto positiva è invece la stagione d’esordio dell’austriaco Philipp Eng, ottavo in classifica a un solo punto da Wehrlein, trapiantato dalle corse endurance GT e competitivo soprattutto in qualifica. Per il costruttore di Monaco, infine, l’evento di Misano sarà impreziosito dall’attesissima presenza della vettura ospite affidata ad Alessandro Zanardi.

Chi sta vivendo una situazione di crisi nera è indiscutibilmente Audi. Reduce dall’addio di Matthias Ekstroem e dal titolo conquistato perentoriamente da René Rast nel 2017, la Casa dei Quattro Anelli ha agguantato una sola vittoria a Zandvoort proprio con lo stesso Rast, nono nella generale e suo miglior rappresentante. Nel magro bottino Audi rientrano anche un podio di Mike Rockenfeller e uno per Nico Mueller, mentre Robin Frijns, Loic Duval e il veterano Jamie Green chiudono mestamente la classifica occupando le posizioni dalla sedicesima alla diciottesima.