Due anni dopo l’incidente Zanardi torna al Lauzitzring per completare la gara che gli sarebbe valsa la prima vittoria dal suo rientro in Formula Cart. Fu solo una passerella? Proprio no!
L'appuntamento del DTM di Misano, per la prima volta in notturna, è live in esclusiva su Sky Sport Arena, sabato 25 e domenica 26 agosto dalle 22.30
Mancano 13 giri al Lauzitzring e Zanardi sta per tornare a vincere in Formula Cart, due anni dopo il suo ultimo titolo nella serie made in Usa. Lo sta per fare con un team neonato che aveva faticato nella prima parte di stagione e che il pilota bolognese stava pesantemente contribuendo a far crescere sotto il profilo tecnico. Alla parte economica e di public relation ci pensava Morris Nunn, vecchio amico e ingegnere di pista con il quale Zanardi aveva vinto i due campionati con il team Ganassi.
Dall’uscita della pit lane di quel 142esimo giro (su 154), quando perde il controllo della sua Reynard/Honda, che intraversandosi, viene investita a 320 km/h dalla monoposto di Alex Tagliani, inizia la nuova avventura di “Zanna”. Da quel momento un lungo periodo di riabilitazione e la voglia di non arrendersi mai.
Due anni dopo, la Formula Cart torna al Lauzitzring e, prima della gara, Zanardi chiude il cerchio scendendo in pista per terminare i 13 giri dell’anno precedente. Non che gli importasse troppo. Qualche giorno prima aveva confessato: “Non facciamola troppo romantica, finiamo i 13 giri che mancano e amen!”. È proprio in quel momento che, forse, si inizia a capire chi è lo Zanardi 2.0, un “guerriero” che non si accontenta di salutare, come un eroe, il numerosissimo pubblico tedesco. Non si accontenta di una passerella o di una passeggiata su una monoposto. Quel giorno girerà, alla sua prima esperienza in pista con le protesi, su tempi incredibili. Tempi che gli sarebbero valsi il quinto posto nella griglia di partenza della corsa che sarebbe da lì a poco iniziata.