Superbike 2019. Melandri, quanti problemi

Motori
Marco Melandri ai test di Portimao (foto: WSBK.com)
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Sessione di test difficilissima per Marco Melandri a Portimao con grandi problemi in frenata e in ingresso curva con la sua Yamaha R1. Al pilota italiano e al team GRT restano solo i test di Phillip Island per trovare una soluzione prima dell’apertura del mondiale Superbike

CALENDARIO 2019

Le parole di Marco Melandri in chiusura della due giorni di test a Portimao sono estremamente significative e ben rappresentano la situazione di difficolta che in questo momento sta vivendo il pilota di Ravenna. “Sono stati dei test molto difficili per me. Sono arrivato qui aspettandomi qualcosa di più, ma sembra che stiamo girando attorno al problema senza arrivare alla soluzione. Per me è molto difficile al momento frenare come vorrei; la moto non risponde bene al mio stile di guida in frenata e in entrata di curva. Abbiamo provato tutto il possibile qui a Portimao, ma sembra che non sia abbastanza. Ora abbiamo bisogno di provare qualcosa di differente a Phillip Island, andare in una direzione diversa con il set up, per trovare la soluzione in vista della prima gara della stagione.”

Differente la situazione di Sandro Cortese al debutto nella Superbike da campione del mondo uscente della Supersport600. Seppur i tempi non si discostino particolarmente da quelli del compagno di squadra, le sensazioni sono decisamente più positive: “in generale sono stati dei test molto produttivi. Portimao è un tracciato nuovo per me con la Yamaha YZF-R1 e più o meno abbiamo cominciato da zero qui. Siamo arrivati con un set up base da Jerez, dove eravamo contenti ma abbiamo dovuto lavorare parecchio per adattare la moto a Portimao, che è un circuito molto particolare con tutti i saliscendi. Quindi la prima cosa da fare è stata conoscere il circuito e solo a quel punto cominciare ad affinare il set up. Nel corso dei due giorni abbiamo fatto dei grandi miglioramenti e, giorno dopo giorno, ho imparato di più sullo stile di guida che richiede la R1. È un processo di apprendimento che sta procedendo bene e abbiamo concluso i test con delle buone sensazioni. So su cosa devo lavorare per le prossime due settimane e il team ha chiara la direzione in cui lavorare prima del terzo e conclusivo test a Phillip Island.”

(foto: WSBK.com)

Tempi del primo e secondo giorno a Portimao