Dakar 2020, nona tappa a Peterhansel. Sainz resiste al comando

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Biagio Maglienti

Biagio Maglienti

©Getty
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Peterhansel si aggiudica la nona tappa imponendosi per la terza volta in Arabia, ma lo spagnolo Carlos Sainz resta in testa. Pochi i secondi di vantaggio su Al-Attiyah, che rendono questa edizione una gara di velocità, oltre che di durata e fatica

Una Dakar col fiato sul collo è quella che sta vivendo Carlos Sainz in Arabia Saudita. Una Dakar, che per tradizione significa gara di durata, competizione di fatica, corsa con la gestione e razionalizzazione di forma fisica, meccanica e mentale. Al contrario i pochi secondi che dividono il leader, appunto Sainz dall’inseguitore Al-Attiyah (solo 24 al termine della nona stage) e sei minuti dal terzo, il temibile Peterhansel 13 volte vincitore in questa gara, l’hanno di fatto trasformata in una gara di velocità.

 

Carlos Sainz continua comunque imperterrito a macinare chilometri sperando in una debacle avversaria; anche se per il momento le difficoltà lo hanno costretto a rallentare, con un problema al pneumatico. L’esperienza comunque allo spagnolo non manca anche se i due inseguitori non sono da meno. Nella nona tappa comunque ha preso il comando delle operazioni Peterhansel che ha piazzato la zampata vincente e si è imposto per la terza volta in questa gara. Nel deserto di sassi è riuscito a navigare al meglio e soprattutto ha gestito le difficoltà incrementando il vantaggio fino alla fine della tappa. Sono 6,38 adesso i minuti di svantaggio su Sainz e 5,30 su Al-Attiya. Impresa non facile quella di portarsi in testa, anche perché rimangono ancora tre stage speciali alla fine della Dakar, ma il francese continua a ripetere che ha un piano in testa e che la pressione sui primi lo può aiutare.

 

Nelle moto è ancora palpabile la drammatica giornata vissuta dai piloti, con la morte del collega Gonçalves, ma di fatto in gara tutti hanno dato il massimo. Ha vinto la nona stage Pablo Quintanilla con Husqvarna, mentre Ricky Brabec ha gestito il ritardo sul limite dei 4 secondi, mantenendo nella generale 20 minuti che gli consentono di guardare con fiducia alle prossime tre tappe.

 

Casale nei quad addirittura vanta 40 minuti abbondanti sul secondo e la sua gestione di gara sembrerebbe tranquilla.

 

Stessa sorte nei camion con la quarta vittoria consecutiva per Karginov con il Kamaz, che mette in tasca pressappoco lo stesso vantaggio di casale, 38 minuti sul secondo.

 

Domani nella classifica auto sarà battaglia vera e il più penalizzato in assoluto sarà Peterhansel, il primo a partire dopo aver vinto la nona stage; farà da apripista con tutte le conseguenze che nella navigazione questo comporta. Decima tappa con solo 74 chilometri di trasferimento e ben 534 di speciale con bivacco chiuso e assistenza consentita solo tra concorrenti, insomma una specie di tappa Marathon. Quindi i leader di classifica moto, camion e quad saranno costretti a controllare vantaggio e gara senza spingere al limite. Discorso diverso per le auto.