Superbike, il bilancio di Assen: Rea ingiocabile, brilla Locatelli

SUPERBIKE

Edoardo Vercellesi

Va in archivio il quinto round del mondiale Superbike, dominato da Rea. Yamaha conta i danni del crash Razgatlioglu-Gerloff, ma si consola col podio di Locatelli

Dopo un anno di stop, il mondiale Superbike è tornato a calcare l’asfalto del TT di Assen ritrovando per l'occasione anche una cospicua presenza di pubblico: 35.000 i fan ammessi sulle tribune per ogni giornata in uno scenario che ha proposto sprazzi di normalità. La quinta tappa del campionato rischia di rappresentare uno snodo cruciale del cammino verso il titolo, alla luce del contatto di Gara 2 tra Garrett Gerloff e Toprak Razgatlioglu costato al turco un pesante zero in classifica. Il tutto mentre Jonathan Rea abbatteva il record di vittorie sul tracciato olandese appartenente a Carl Fogarty, salendo a quindici e prendendo tutto ciò che c'era sul banco, dalla Superpole alle tre gare.

 

Analizziamo chi si è distinto alle spalle del nordirlandese, in positivo o meno, nel fine settimana di Assen.

Up

Ducati – Il weekend delle Panigale V4R parte bene già dal venerdì ed è per lo più positivo, se escludiamo le difficoltà di Tito Rabat e del team Barni; un segnale importante per risollevarsi dopo una Donington avara di soddisfazioni. Scott Redding si dimostra rapido in prova e in Superpole, conquistando poi due secondi posti convincenti nelle gare lunghe. Michael Ruben Rinaldi finisce a terra nelle prime fasi di Gara 1 mentre è tra i primi, rifacendosi poi con la seconda posizione della Superpole Race e terminando un po' più sottotono in una Gara 2 che vede invece la resurrezione di Chaz Davies, quarto e non distante dal podio. Tre ottime top-10 per Axel Bassani e il team Motocorsa.

 

Andrea Locatelli – È l’uomo che riporta il sorriso nel box Pata Yamaha Brixx nell’agrodolce pomeriggio di domenica. Il campione Supersport in carica mette in fila tre gare di assoluto spessore e in continuo crescendo: dal quinto posto di Gara 1 passa al podio della Superpole Race, che si trasforma purtroppo in un quarto posto per una penalità per track limits. In Gara 2, però, Locatelli si rifà con gli interessi e chiude terzo dopo aver comandato per metà della corsa. Alla fine cede a Rea e Redding, ma il terzo gradino del podio è un risultato fantastico che impreziosisce la sua solidissima stagione di esordio con le 1000cc.

 

Jonas Folger – Fino al momento della caduta che ha interrotto Gara 1 a due giri dal termine, il tedesco stava conducendo una gara positiva: ottavo dopo essere stato anche sesto, ampiamente la miglior prestazione di una stagione d’esordio che lo ha visto a punti una sola volta nelle prime dodici gare. Purtroppo le conseguenze del volo alla curva Sei non gli consentono di essere dichiarato fit per la domenica. Questo momento di competitività darà la svolta al suo campionato o si rivelerà un fuoco di paglia (come accadde per Markus Reiterberger nel 2019, proprio con BMW, proprio ad Assen)?

vedi anche

SBK Assen: Gerloff stende Razgatlioglu, Rea domina

Superbike

Down

Garrett Gerloff – Weekend da dimenticare per il texano, reduce dal rinnovo di contratto con Yamaha GRT per il 2022. Rapidissimo nella seconda sessione di libere e proprietario di un gran passo gara, arriva con grandi aspettative al sabato, ma cade in Superpole ed è costretto a partire ultimo. In Gara 1 risale fino al sesto posto con tempi da podio, mentre in Superpole Race artiglia l’ottava posizione che gli vale la terza fila per Gara 2. Il contatto con Razgatlioglu ricorda sinistramente quelli con Rea ad Aragon e con Rinaldi a Estoril: il posteriore si alza e si scompone in staccata, mandandolo lungo quel tanto che basta per incocciare contro Toprak che aveva già impostato la prima curva in testa e non poteva vederlo sopraggiungere. Il rammarico è doppio, per aver causato un ennesimo incidente e per non aver concretizzato la sua grande velocità.

 

Alex Lowes – Il dodicesimo tempo nella prima sessione di libere non è un buon inizio e le cose non migliorano eccessivamente nel corso del weekend. La scivolata di Gara 1 lo priva di un possibile arrivo nelle prime cinque o sei posizioni, mentre domenica archivia un sesto e un settimo posto. L’inglese ha dichiarato di non essersi sentito fisicamente al cento per cento, ma l’impressione è che dopo un inizio di campionato molto interessante il suo rendimento stia subendo una flessione, situazione simile a quella dello scorso anno.

Superbike