WRC, Rally d'Italia Sardegna: vince Tanak davanti a Breen e Sordo, 5° Rovanpera

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Gabriele Cogni

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Il pilota estone interrompe il filotto di successi di Rovanpera e si rilancia nella lotta al titolo (prima vittoria nell'era ibrida per Hyundai). Per Kalle un quinto posto tutt’altro che amaro, visto che gli consente di allungare sul più diretto inseguitore nella classifica piloti.

WRC: ROVANPERA COMANDA LA CLASSIFICA

Il Rally d’Italia Sardegna ha confermato le previsioni e ci ha regalato un fine settimana pieno di colpi di scena. È stata una gara rovente, non solo per le temperature elevatissime (oltre 40 gradi) causate dall’anticiclone nordafricano, ma anche e soprattutto per la sfida al vertice tra gli inseguitori di Rovanpera nella classifica piloti. Per questa volta, infatti, il giovane finlandese ha visto bene di accomodarsi nel ruolo di spettatore della sfida al vertice. Una scelta più che saggia viste le insidie disseminate lungo il percorso stretto e tortuoso del Rally d’Italia. Il leader della serie si è così assicurato un quinto posto che vale oro - considerando che ora il suo vantaggio sul più diretto inseguitore (Neuville) nella classifica piloti è aumentato da 46 a 55 punti.

Lotta senza esclusione di colpi

Nei piani alti della classifica è stata invece lotta senza esclusione di colpi. Esapekka Lappi, leader a fine prima tappa, è caduto nelle trappole di "Tempio Pausania 1" ritirandosi. Un errore che ha spalancato le porte della vittoria ad Ott Tanak, già ottimo secondo venerdì e poi autentico dominatore della gara sia sabato che domenica. Dietro all’estone si è accesa la sfida per il podio tra Breen, Sordo e Loubet, con i tre che hanno chiuso nell’ordine. Per l’irlandese di Ford un grande risultato considerando che non correva in Sardegna da 4 anni. Per lo spagnolo, il secondo podio in altrettante apparizioni con la i20 Rally1. Per il francese, un’enorme iniezione di fiducia e la conferma che, al volante della Ford Puma, è tornato il talento che abbiamo imparato ad apprezzare nelle categorie minori.

Tanak: paure e trionfo

Una vittoria che sa di liberazione, quella di Ott Tanak, che dopo oltre 15 mesi è finalmente tornato a guardare tutti dall’alto al basso (non vinceva dall’Artic Rally 2021). Nel suo weekend non è però filato esattamente tutto liscio. I fantasmi dell’affidabilità della i20 Rally1 si sono infatti materializzati un paio di volte nell’arco della gara: per sua fortuna, questa volta, la dea bendata ci ha messo una pezza. Sì, perché Tanak è rimasto subito vittima di un problema al motore allo shakedown, frangente che ha consentito al team di correre ai ripari senza penalità per l’estone. Sono poi arrivati i problemi alla trasmissione sulla terz’ultima prova del venerdì, ma per sua fortuna le due prove conclusive della giornata sono state annullate consentendogli di fatto di non perdere tempo nella generale e di tornare in assistenza per le dovute riparazioni. "Il telaio è migliorato molto. Se fosse al livello di sviluppi a cui dovrebbe essere sarebbe una grande macchina", questo il pensiero di Tanak. Un appello a Hyundai per avere una vettura più affidabile ed evoluta il prima possibile. Ci avviamo verso il giro di boa della stagione e l’estone sa che non si possono più perdere punti per strada.

Boccone amaro per Evans e Neuville

Ad uscire meglio di tutti dai "blocchi di partenza" è stato Elfyn Evans che ha fatto sua la prima prova del venerdì. Soddisfazione che si è tramutata presto in illusione, visto che il britannico è stato costretto al ritiro dopo aver rotto il radiatore della sua Yaris Rally1 nella PS3. Esattamente quello che non doveva succedergli: ora le sue speranze di titolo sono ridotte ad un lumicino. Una sorte simile a quella toccata a Thierry Neuville, vincitore della prova spettacolo di giovedì sera ma poi attardato di circa 2' per problemi alla trasmissione già a metà della prima tappa. Una costante, quella delle avarie tecniche sulla i20 numero 11. Come nei precedenti appuntamenti però, il belga non si è dato per vinto ed ha iniziato a firmare una serie di crono impressionanti prima di finire ruote all’aria sulla PS12. Neuville ha fatto bene a provarci, ma anche qui la fortuna gli ha voltato le spalle. Magra consolazione la vittoria della Power Stage e quei 5 punti extra di cui non poteva proprio fare a meno. Fortuna che non viene invece aiutata da Adrien Fourmaux, per l’ennesima volta autore di un’uscita di strada. Il giovane pilota francese, messo sotto pressione da Rovanpera nella lotta al quinto posto, ha finito per parcheggiare la sua Puma fuori strada nella prova conclusiva del sabato. Un duro colpo per il proseguo della sua stagione (e forse della sua carriera) visto che il suo sedile era già traballante.

La classifica iridata piloti dopo il Rally d’Italia:

  • ROVANPERA 120 punti
  • NEUVILLE 65
  • TANAK 62
  • BREEN 52
  • KATSUTA 47

 

La classifica iridata costruttori dopo il Rally d’Italia:

  • TOYOTA 200 punti
  • HYUNDAI 161
  • FORD 120