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WRC, Rally di Sardegna: tappa a Tanak. Rovanpera conduce il Mondiale con 120 punti

L'ANALISI

Lucio Rizzica

©Getty

Ott Tanak si è aggiudicato il Rally di Sardegna, ma in classifica generale comanda sempre Kalle Rovanpera con 120 punti

RALLY SARDEGNA: VINCE TANAK

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Alla vigilia già sapeva che sarebbe stato un week-end difficile, quello sugli sterrati della Sardegna, e forse proprio per questo Kalle Rovanpera ha deciso di non strafare, penalizzato anche da una partenza priva di grip e in versione apripista. Al resto hanno pensato tutti i suoi avversari diretti in classifica, che di fatto si sono via via auto-eliminati un po’ per errori propri, un po’ per cause tecniche. Infatti, già a metà evento Thierry Neuville (il più vicino in graduatoria, ma lontano ben 46 punti dopo quattro tappe), Elfyn Evans ed Esapekka Lappi gli avevano in un modo o nell’altro spianato la strada. 

La strategia di Rovanpera in Sardegna

A conti fatti, con la freschezza di un millennial e la sorprendente maturità di un campione navigato, Rovanpera ha preso la decisione più saggia: arrivare alla fine del Rally di Sardegna senza correre eccessivi rischi, approfittando delle tante defaillances altrui e -possibilmente- recuperando posizioni in classifica di corsa e anche qualche punticino addizionale nella Power Stage: missione compiuta senza apparenti difficoltà. 

L'ANALISI

Per Rovanpera una sfida complicata

Nell’isola dei quattro mori, nel fine settimana dominato dalla Hyundai di un Ott Tanak anche fortunato (i suoi problemi non hanno mai coinciso con momenti di gara) che ha condotto al primo successo dell’era ibrida la macchina coreana, ritrovando un successo personale dopo più di 15 mesi di digiuno, vittoria nr. 15 in carriera, Kalle Rovanpera ha persino allungato in classifica sui suoi avversari e ora -sulla sua Toyota, per la prima volta in stagione giù dal podio- conduce il mondiale con 120 punti, davanti a Neuville (65, primo nella Power Stage) e Tanak (62). E con distacchi che al quinto evento stagionale sono adesso decisamente abbissali. Ancor più utili ora che il Rally del Kenya (in programma dal 24 al 26 giugno) è alle porte e si paventa il rientro part time di Sebastian Loeb e Sébastien Ogier, ben 16 titoli iridati in due (rispettivamente 9 e 7), già dominatori a Montecarlo. Due extraterrestri ai quali Kalle dichiaratamente si ispira, prendendo la rincorsa per avvicinarli e magari aprire come loro un ciclo proprio a partire dal mondiale 2022, nel quale non sembra avere fino ad ora rivali.