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Wec, 6 Ore San Paolo: storica doppietta Cadillac, Ferrari in difesa

in brasile
Matteo Pittaccio

Matteo Pittaccio

A San Paolo Cadillac e Jota mettono in scena un vero e proprio dominio, vincendo per la prima nella classe Hypercar del WEC. Ferrari a punti con la sola AF Corse #83, mentre le ufficiali non raggiungono la Top10. Primo successo Lexus in LMGT3

FERRARI, SETTIMANE CALDE A MARANELLO

Doppietta Cadillac JOTA nella 6 Ore di San Paolo, quinto evento del WEC 2025. Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens regalano a General Motors la prima affermazione nel Mondiale Endurance confermando la superiorità mostrata in qualifica, con l’equipaggio #12 a precedere all’arrivo i compagni di squadra Earl Bamber/Jenson Button/Sébastien Bourdais e la Porsche Penske #5 di Julien Andlauer/Michael Christensen, unica coppia in grado di dare fastidio alle Cadillac del team inglese.

Dominio Cadillac-Jota a San Paolo

Cadillac, marchio che fino al weekend brasiliano vantava come miglior risultato il terzo posto nella 24 Ore Le Mans 2023, ha controllato la scena senza particolari problemi nelle ultime quattro ore dopo aver annullato l’attacco iniziale della Porsche #5, salita al comando nel primo giro con un bel sorpasso di Andlauer su Stevens alla Ferradura. Stevens stesso è stato poi sanzionato nel corso delle prime fasi per un’infrazione tecnica relativa alla pressione delle gomme, dovendo scontare un drive-through. Ma il passo della Cadillac, specialmente della #12, è stato talmente superiore da permettere al trio Stevens/Lynn/Nato di recuperare in tempi brevi il tempo perso, saltando in testa alla classifica dopo un bel confronto con i compagni di squadra e la Porsche #5. Da segnalare lo splendido sorpasso all’esterno della S do Senna da parte di Bamber su Andlauer, manovra che ha poi aperto la strada a Cadillac verso una doppietta messa a repentaglio solo e soltanto dalla stessa Porsche nei minuti finali, quando Bourdais si è comunque ben difeso dal rientro della LMDh tedesca.

Ferrari, solo la #83 in zona punti

Come ci si poteva aspettare, Interlagos non ha regalato grandi gioie alle 499P. In continuità con quanto visto in qualifica, l’unica Ferrari a concludere in zona punti è stata la AF Corse #83 con Robert Kubica, Ye Yifei e Phil Hanson, che hanno terminato all’ottavo posto dopo una gara pulita e priva di errori. Nel finale, Ye è riuscito a contenere l’attacco dell’Alpine #36 guidata da Mick Schumacher, affiancato da Frederic Makowiecki e Jules Gounon, che ha concluso nona. Le Ferrari ufficiali, invece, non sono riuscite a entrare tra le prime dieci, complici incidenti, penalità e un ritmo gara nettamente inferiore rispetto ai rivali. La #51 con Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi ha tagliato il traguardo in undicesima posizione, perdendo la decima a causa di un drive-through inflitto a Pier Guidi per una manovra difensiva troppo dura nei confronti della Porsche Proton di Nico Varrone, che ha così ottenuto l’ultimo punto insieme a Neel Jani e Nico Pino. La #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen ha invece visto compromessa la propria gara a metà corsa, quando Nielsen è entrato in contatto con la Corvette #33 di Ben Keating, colpevole di aver cambiato traiettoria, causando danni alla parte posteriore della 499P. A quel punto è arrivata la bandiera nera con disco arancio e l’equipaggio ha poi concluso al 12°  posto.

Distacchi abissali giù dal podio

Tornando ai verifici, la Porsche #6 di Kevin Estre e Laurens Vanthoor, in quarta piazza all’arrivo, ha completato la prova di Interlagos con un giro di ritardo dalla vetta. Il francese ed il belga hanno preceduto la BWM #20 di Sheldon van der Linde, protagonista nel finale di un deciso attacco nella lotta per la Top5 alla Peugeot 9X8 #94 di Loic Duval. Due passaggi di ritardo dal vincitore invece per la Peugeot #93 che ha terminato la gara in 7^ posizione davanti alla già citata Ferrari #83 AF Corse, la rientrante Alpine #36 e la Porsche #99 Proton Competition, promossa in Top10 dopo un contatto avuto con la Ferrari #51. Da segnalare un problema ai freni per la BMW #15 dopo pochi minuti ed un danno di natura ibrida per l’Alpine #35. Non ci sono state neutralizzazioni durante le sei ore, da segnalare solo tre Full Course Yellow che non hanno inciso sul risultato finale.

Lexus Akkodis in festa in LMGT3

José Maria Lopez, Clemens Schmid e Petru Umbrarescu hanno regalato  alla Lexus RC F GT3 la prima gioia nel FIA WEC. L’auto giapponese, a segno con il team francese Akkodis ASP, ha vinto di forza in LMGT3 controllando la scena per oltre cinque ore delle sei previste. Lopez e Schmid hanno completato nel migliore dei modi l’opera iniziata da Umbrarescu, determinato nelle prime battute a prendere il comando nei confronti dell’Aston Martin Vantage AMR GT3 EVO #10 Racing Spirit of Leman. La squadra svizzera ha saputo poi chiudere in terza piazza grazie all’ottimo stint conclusivo di Eduardo Barrichello. Il figlio d’arte, accompagnato da Anthony McIntosh e Valentin Hasse-Clot, si è portato in zona podio negli ultimi giri dopo una bella lotta contro la Porsche 992 GT3-R #85 Iron Dames di Michelle Gatting. La danese, al rientro nella serie dopo aver saltato per infortunio la 24 Ore di Le Mans, si è inchinata all’idolo locale dopo aver lasciato spazio anche alla Corvette #81 di Charlie Eastwood. L’irlandese che settimana scorsa ha vinto la 4h Imola dell’European Le Mans Series ha ottenuto il secondo posto insieme a Rui Andrade e Tom Van Rumpuy.

Ferrari fuori dai punti, Valentino Rossi in top10

La seconda Lexus, la #78, si è attestata in quinta piazza davanti alla Porsche #92 Manthey di Riccardo Pera/Richard Lietz/Ryan Hardwick, ancor più leader del campionato approfittando della 13^ piazza della Ferrari #21 AF Corse e della 7^ posizione della Corvette #33 TF Sport. Anche Interlagos non ha regalato troppe soddisfazioni a Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy, la cui BMW #46 del Team WRT ha tagliato il traguardo al 10° posto al termine di una gara corsa in affanno per via di una generale mancanza di velocità della GT3 bavarese.

Le classifiche del Wec e il prossimo round

Nel Campionato Costruttori Hypercar la Ferrari mantiene la vetta con gli stessi 175 punti accumulati dopo Le Mans, conservando un margine di 55 punti sulla Cadillac e 64 sulla Porsche. Per quanto riguarda la classifica Piloti, Pier Guidi, Calado e Giovinazzi restano al comando con 105 punti, ma il trio formato da Hanson, Kubica e Ye si avvicina grazie a un recupero di 4 lunghezze. Balzo al terzo posto per Lynn, Stevens e Nato, ora distanti 37 punti dalla leadership. Il sesto posto conquistato a Interlagos consente a Porsche Manthey di incrementare il proprio vantaggio nella classifica piloti LMGT3: ad Austin, Pera, Lietz e Hardwick si presenteranno con un margine di 13 punti sul terzetto Ferrari composto da Rovera/Mann/Heriau e di 23 sulla Corvette #33 di Keating, Edgar e Juncadella. Ora pausa di due mesi per il WEC, che riaccenderà i motori nel weekend del 7 settembre con una nuova edizione della Lone Star Le Mans al Circuit of The Americas, live su Sky Sport.

classifica wec