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Superbike, Jonathan Rea annuncia il ritiro: "E' stato un viaggio fantastico"

Superbike
©IPA/Fotogramma

Con un video pubblicato sui canali social, Jonathan Rea ha annunciato il ritiro dalle corse e dal Mondiale Superbike una volta terminata questa stagione. Sei volte iridato, ha conquistato nel corso della propria carriera 119 vittorie, 264 podi, 44 pole position e 104 giri veloci. "Questo sport è stato tutto per me. E' stato un viaggio fantastico, ci vediamo nel paddock"

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Jonathan Rea dice basta. Il pilota nord irlandese, sei volte campione del Mondo Superbike, ha annunciato il proprio ritiro dalle corse una volta terminata questa stagione, che lo vede impegnato a difendere i colori del team ufficiale Yamaha nella massima categoria delle derivate di serie. La fine di un'era, dopo essere stato uno dei protagonisti del Mondiale Sbk sin dal suo esordio, nel 2009, in sella alla Honda del team Ten Kate. Poi gli anni gloriosi con la Kawasaki, dal 2015 al 2023 e la conquista dei sei titoli Mondiali, infrangendo ogni record di categoria. Infine, l'ultimo capitolo della propria storia con Yamaha a partire dal 2024, avaro però di grandi soddisfazioni.

"Questo sport è stato tutto per me"

E oggi, lunedì 25 agosto, il ritiro annunciato con un video diffuso sui propri social in cui è seduto davanti alle tute utilizzate nel corso degli anni, con la voce tremolante: "Da diverso tempo ho pensato a questo giorno. Ho deciso di fare un passo indietro dalle corse a tempo pieno e di ritirarmi" ha dichiarato il "Cannibale", che negli anni ha conquistato 119 vittorie, 264 podi, 44 pole position e 104 giri veloci oltre ai sei titoli iridati. "Questo sport è stato tutto per me, sin da quando ero bambino in Irlanda del Nord fino ad arrivare al gradino più alto del podio nel Mondiale Superbike, vincendo gare e titoli mondiali. Nel corso della mia carriera ho avuto un solo obiettivo: vincere. Questa mentalità ha definito chi ero. Non ho mai corso per ingrandire i miei numeri. Io ho sempre corso per essere il migliore. Ma è arrivato il momento di ascoltare il mio corpo, la mia mente e soprattutto il mio istinto. Non posso correre per vincere. Ed è ora di fare un passo indietro [...]. E' stato un viaggio fantastico. Ci vediamo nel paddock".