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Il 2017 è stato un anno pieno di momenti memorabili nel mondo della NBA: ripercorriamoli uno per uno
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Prestazioni incredibili, record infranti, titoli storici, tiri decisivi, addii commoventi, infortuni e lutti drammatici: c’è stato veramente di tutto nel 2017 della NBA, un anno che ha visto cambiare tantissime cose rispetto a come lo avevamo cominciato. Da tutti i movimenti di mercato che hanno sconvolto le contender per il titolo alle celebrazioni delle più grandi leggende, ripercorriamo tutto quello che è successo negli ultimi dodici mesi
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4 febbraio: Paul Pierce per l’ultima volta al Garden | Paul Pierce aveva già annunciato a inizio stagione 2016-17 che si sarebbe ritirato e tutti avevano segnato sul calendario il suo ritorno a Boston. Una partita vinta dai Clippers e chiusa da un cameo dell’ex capitano dei Celtics che segna una tripla (da avversario) e fa esplodere per un’ultima volta tutto il TD Garden. A luglio poi, a contratto scaduto, ha firmato per un giorno con Boston: il modo migliore per chiudere la sua carriera in biancoverde -
Qui tutti i momenti più importanti della meravigliosa carriera di Paul Pierce![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/03.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/4f754f1c1ebaf08593b1dce9644e591083f57c5a/img.jpeg)
8 marzo: i 30.000 punti in carriera di Dirk Nowitzki | Niente più Pierce, ma ancora tanto Dirk Nowitzki (per fortuna), che contro i Lakers scollina quota 30.000 punti in regular season (il sesto nella storia NBA a riuscirci, il primo non americano), aggiungendo l’ennesimo record a una carriera leggendaria. Un giocatore talmente tanto dentro la gara anche a 39 anni che non fa in tempo ad esultare dopo la tripla del record che subito arriva un altro canestro in una gara da 25 punti. Bastano e avanzano per issarsi a quota 30.000, ma soprattutto per vincere la partita -
Qui tutte le tappe della sua scalata a un record del genere![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/04.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/8d46e530323cce684c411c16e364e31a03638599/img.jpeg)
25 marzo: 70 punti di Devin Booker contro Boston | La miglior prestazione realizzativa degli ultimi 11 anni NBA la firma a sorpresa Devin Booker, per di più in una partita persa dai suoi Suns in un finale di stagione che contava il giusto (ossia nulla) per Phoenix. È il bello della regular season: resti sveglio di notte per guardare le Final Four NCAA e poi sei “costretto” a cambiare canale per goderti una gara del genere: 70 punti con 21/40 dal campo e 24/26 ai liberi (e “solo” 4/11 dall’arco) -
Qui il racconto dell’incredibile prestazione di Booker![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/05.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/3db8a3c4fe422ef3df075f193167ce401e820946/img.jpeg)
8 aprile: Russell Westbrook e il record delle 42 triple doppie | È stata la lunga rincorsa che ci ha accompagnato per tutta la passata regular season: l’inseguimento di Russell Westbrook al record di Oscar Roberson, superato nel match contro Denver con una partita che racchiude un po’ tutta l’eccezionalità di un giocatore andato oltre ogni tipo di limite: 50 punti, 16 rimbalzi, 10 assist e il canestro decisivo da distanza siderale sulla sirena. Serve davvero aggiunge altro? -
Per chi le ha dimenticate, qui tutta la carrellata delle super prestazioni del numero 0 dei Thunder![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/06.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/1e32a176f274bae0b12449737e71e5c8e819feb8/img.jpeg)
16 aprile: la morte della sorella di Isaiah Thomas | Alla vigilia dei playoff più importanti della sua carriera, del passaggio decisivo della sua avventura in NBA, Isaiah Thomas perde la sorella a causa di un incidente poche ore prima dell’inizio della serie contro i Bulls. Il contraccolpo psicologico è enorme, arrivato dopo che il piccolo grande playmaker dei Celtics aveva dominato in regular season, conquistandosi con merito alcune citazioni nella corsa al titolo di MVP. Thomas decise di restare in campo con i compagni, dedicando poi alla sorella la super prestazione da 53 punti (29 tra quarto periodo e overtime) con cui i Celtics cambiarono definitivamente passo nella semifinale di Conference contro Washington -
All’inizio la sua presenza in campo fu in dubbio, ma poi decise di restare con la squadra![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/07.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/176e7932917697fbd37f564d73899c50d477c73d/img.jpeg)
5 maggio: Lonzo Ball lancia le scarpe da 500 dollari | È stato difficile scegliere un episodio per racchiudere il mare di notizie riguardanti Lonzo Ball che hanno travolto la lega negli ultimi 12 mesi. Questa è di certo la più iconica: la scelta di papà Lavar di lanciare una linea di scarpe personalizzata con il suo marchio un mese e mezzo prima del Draft e a sei mesi dall’esordio del figlio in NBA -
Prezzo fissato? 500 dollari, più di quelle di LeBron James o Steph Curry![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/08.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/f032e869868d520db0367f167990d09c79258e60/img.jpeg)
6 giugno: la tripla di Kevin Durant in gara-3 | Il canestro dell’anno, senza discussione. Una tripla che ricacciò definitivamente indietro i Cavaliers a pochi secondi dal termine in gara-3 delle Finals NBA. Il colpo del ko che regalò il 3-0 nella serie agli Warriors. Il tiro della consacrazione dell’MVP delle Finali, dell’unico giocatore della lega che poteva cambiare l’inerzia della lunga sfida tra Cleveland e Golden State. Firmato, Kevin Durant -
Qui il racconto della sfida decisiva delle Finals NBA 2017![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/09.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/bde2965587895665cbc6dd6a681f9cccfc2df709/img.jpeg)
22 giugno: il Draft 2017 |La notte in cui le squadre NBA decidono del loro futuro. Una pesca molto ricca, con Boston uscita vincitrice dopo aver rinunciato alla prima scelta 2017, incassando in cambio quella del prossimo anno di proprietà dei Lakers (protetta se numero 1 o 6-30) e potendo selezionare alla numero 3 Jayson Tatum. Il rookie dei Celtics è uno dei migliori di questi primi tre mesi scarsi assieme a Donovan Mitchell (13^ chiamata, finito a Utah), Kyle Kuzma (27^ scelta dei Lakers), OG Anunoby (23^ scelta, titolare dei Raptors) e tantissimi altri ragazzi che promettono molto bene -
Qui il recap di tutto il Draft, con tutte le 60 scelte![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/10.jpg.transform/gallery-vertical-mobile/7ef1c11fb4a6b8dfb33a7cdc6a0fdf32b3a57b88/img.jpeg)
26 giugno: Westbrook vince il titolo di MVP | Dopo una lotta serrata con James Harden (uscito vincitore dalla sfida al primo turno playoff, quando ormai i voti erano già stati espressi), con LeBron James e Kawhi Leonard come outsider, ad avere la meglio nella corsa al titolo di MVP non poteva che essere Russell Westbrook. Non tanto e non solo per la tripla doppia di media raccolta in stagione, quanto per l’impatto avuto sui Thunder 2016-17: nessuno ha determinato le sorti della sua squadra quanto lui. Nel bene e nel male -
Discreta scelta nell’outfit (più morigerato del solito) e discorso strappalacrime durante la cerimonia di premiazione![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/11.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/805659db01470976fd4e34f1cad10f3e03ca660e/img.jpeg)
26 giugno: Bill Russell a tutte le leggende del basket NBA: “Vi avrei rotto il culo” | A fine stagione, per la prima volta nella storia, è stato organizzato un evento ad hoc da ESPN in cui premiare uno per uno tutti i protagonisti dell’ultimo anno. Il pretesto per mettere insieme tutte le più grandi leggende del basket NBA, con una invidiabile carrellata di lunghi (Kareem Abdul Jabbar, Shaquille O'Neal, David Robinson, Alonzo Mourning e Dikembe Mutombo) pronta a consegnare il premio alla carriera al più grande di tutti, Bill Russell. Una volta preso il microfono, la leggenda dei Celtics ha esordito rivolto verso i suoi ex colleghi: “Vi avrei preso a calci nel c***”, regalando quello che è rimasta come l’immagine simbolo in chiusura di stagione -
Qui il siparietto con tanto di video![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/12.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/937058940f83575fe4705ec4d53be7c2a0958ace/img.jpeg)
1 luglio: il mercato NBA 2017 | Beh, il 2018 promette molto bene in quanto a colpi di mercato, ma già eguagliare il 2017 sarebbe una bella impresa. Il passaggio di Kyrie Irving ai Boston Celtics in cambio di Isaiah Thomas (e altri) merita di diritto la copertina, senza oscurare però l’arrivo di Chris Paul a Houston, quello del duo Anthony-George a Oklahoma City, quello di Jimmy Butler a Minneapolis, il ritorno di Dwyane Wade alla corte di LeBron James e il passaggio di Cousins a New Orleans (a febbraio, durante l’All-Star Game). Una rivoluzione per tante squadre alla ricerca di una nuova chimica che permetta di compiere l’impresa al momento (semi) impossibile: mettere quantomeno in difficoltà gli imbattibili Golden State Warriors -
Ma quanti contratti e scambi sono stati fatti quest’anno?![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/13.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/1131012ab39012b2838ae98443b1df544fb46b71/img.jpeg)
4 luglio: Gallinari agli L.A. Clippers diventa lo sportivo italiano più pagato | Chi gongola non poco per il contratto firmato in estate è certamente Danilo Gallinari. Il suo highlight migliore in un’annata complessa fatta di problemi in spogliatoio a Denver, infortuni (alcuni per ragioni quantomeno discutibili), il mancato europeo e i guai fisici ai Clippers, è la foto in cui sottoscrive il triennale da 65 milioni con i losangelini. Nel 2018 bisognerà andare a caccia di un po’ di fortuna anche sul parquet -
Qui i dettagli dell’accordo tra Gallinari e i Clippers![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/14.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/acaccde8d94c2b490dd28bbd24a36675e23a0613/img.jpeg)
26 settembre: LeBron vs. Trump | Il 2017 è l’anno di Donald Trump; una presenza talmente ingombrante da avere la sua influenza anche sul mondo NBA. Dopo la scelta fatta dai Golden State Warriors di non celebrare il loro titolo alla Casa Bianca, sul finire di settembre il presidente degli Stati Uniti è arrivato allo scontro frontale non solo con Steph Curry, ma anche con LeBron James accorso in soccorso (di Hillary Clinton in campagna elettorale e del giocatore degli Warriors via Twitter), cinguettando il celebre “You bum!”, prima di dedicare una conferenza stampa fiume sull’argomento e sull’inadeguatezza di Trump nel ricoprire quel ruolo -
Mai un giocatore NBA (e forse uno sportivo in senso generale) aveva preso delle posizioni così nette nella difesa dei diritti non solo degli afro-americani, ma di tutti i cittadini degli USA![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/15.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/be9242796a51b717b5d84c8b1576a4cec60043a6/img.jpeg)
5 ottobre: Cecilia Zandalasini vince il titolo WNBA | Il volto del basket italiano del 2017 è Cecilia Zandalasini, la sorpresa dell’intero movimento sportivo azzurro. Con la sua numero 9 ha conquistato la ribalta internazionale durante gli europei femminili giocati in Repubblica Ceca (al termine dei quali è stata votata come una delle atlete del quintetto ideale), prima di essere chiamata dalle Minnesota Lynx in WNBA, prendendo parte così alla cavalcata che le ha portate alla conquista del titolo. La più dolce delle vendette, arrivata al termine di una serie combattutissima contro le Los Angeles Sparks (che l’anno precedente le avevano beffate al fotofinish). Quella di Cecilia è stata una presenza marginale sul parquet, ma l’esperienza, l’emozione e la possibilità di crescita lasciano ben sperare: nonostante la giovane età in fondo, Zandalasini è riuscita già a mettersi un anello al dito. Scusate se è poco. -
Qui le immagini del successo delle Lynx e della festa di Cecilia, prima di riprendere la strada di casa per tornare a giocare in Europa per la stagione “invernale”![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/16.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/bbbe80d8ce975403590d314075ad5fc3b82ad57e/img.jpeg)
17 ottobre: l’infortunio di Gordon Hayward | L’inizio della nuova stagione NBA ha regalato subito un momento emotivamente fortissimo: il drammatico infortunio di Hayward ha privato i Boston Celtics del loro free agent di riferimento e gli appassionati di un All-Star all’apice della sua carriera. Il suo rientro sarà sicuramente una delle storie da seguire nell’anno che verrà -
Le immagini e le reazioni all’infortunio![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/17.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/26bda18d1b60d7554bf7440bc26b5e6aea1db001/img.jpeg)
7 dicembre: Marco Belinelli tocca le 900 triple in NBA | Nel corso dell’anno Marco Belinelli ha cambiato squadra, passando dagli Charlotte Hornets agli Atlanta Hawks. Un anno senza playoff, ma con qualche soddisfazione personale da togliersi, come quella di superare quota 900 triple segnate in carriera, puntando la quadrupla cifra che lo farebbe entrare nella top-100 della storia del gioco -
Tutti i dettagli della “milestone” del Beli![](https://static.sky.it/images_static/sport/nba/2017/12/31/BestOf2017/18.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/4930494ac3f048fccf7fe53b186489c9621fbb3d/img.jpeg)
19 dicembre: le due maglie di Kobe Bryant | Il suo ritiro con 60 punti era stato uno degli highlight del 2016; un anno e mezzo dopo Kobe Bryant si è ripresentato allo Staples Center per vedere ritirate le due maglie della sua carriera, la 8 e la 24, che per sempre rimarranno appese per celebrare la carriera di quello che Magic Johnson ha definito come “il più grande di sempre ad aver vestito il gialloviola” -
Tutte le immagini e le parole della cerimonia