NBA Finals, Boston Dallas 106-88: Celtics campioni, 18° titolo nella storia
I Boston Celtics sono campioni NBA per la stagione 2023-24, conquistando il 18° titolo della loro storia e tornando in vetta nell'albo d'oro della lega. Senza storia la gara-5 contro i Mavericks, battuti per 106-88 con 31 punti e 11 rimbalzi di Jayson Tatum e 21 di Jaylen Brown (nominato come MVP della serie). Ai Mavs, sempre sotto nel punteggio, non bastano i 28 di Doncic per evitare la sconfitta per 4-1 nella serie
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- Esattamente a 16 anni di distanza dall’ultima volta, i Boston Celtics tornano sul tetto della NBA conquistando il 18° titolo della loro storia. Merito di una gara-5 controllata dall’inizio alla fine senza mai andare sotto nel punteggio, scappando via nel finale del secondo quarto e toccando il +26 nel corso del secondo tempo, dominando i Mavericks sotto ogni aspetto del gioco e suggellando una stagione da 80 vittorie e 21 sconfitte tra regular season (64-18) e playoff (16-3)
- Il miglior giocatore in campo in gara-5 è senza dubbio Jayson Tatum, che rimane in campo per 45 minuti (praticamente tutti prima di uscire per la passerella finale) chiudendo a due rimbalzi dalla tripla doppia con 31 punti e 11 assist per i compagni, pur senza trovare il tiro come in tutti questi playoff (11/24 dal campo con 1/7 da tre, ma 8/8 ai liberi e +18 di plus-minus).
- Gara-5 non è la miglior partita della serie di Brown, che chiude con 7/23 al tiro pasticciando un po’ al tiro (2/9 da tre) e al ferro, ma chiude con 21 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi, venendo premiato come MVP della serie finale dopo aver conquistato anche il titolo di MVP delle finali della Eastern Conference. Un riconoscimento meritato anche per il lavoro difensivo su Luka Doncic per tutta la serie
- In tutti i (pochi) momenti di difficoltà o su tutte le palle vaganti Jrue Holiday ha sempre messo lo zampino, chiudendo con una doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi con 4 assist e una stoppata, ma al di là dei numeri è soprattutto il suo +24 di plus-minus a spiegare tutto del suo impatto nella partita e nella serie. MVP romantico per i biancoverdi, per un secondo titolo più che meritato
- Quando si dice “lasciare tutto in campo”, da qualche parte sul parquet del TD Garden c’è anche un pezzo di dente di Derrick White, che su una lotta per un pallone vagante è finito col volto a terra venendo “schiacciato” da Dereck Lively sopra di lui, perdendo un pezzo di un incisivo per la causa. Al di là di questo, comunque, i suoi 14 punti (4/8 da tre) con 8 rimbalzi, 2 recuperi e una stoppata
- Nella storia della NBA solamente Karl Malone aveva disputato più delle 186 partite di playoff in carriera di Horford senza riuscire a vincere il titolo, ma a 38 anni appena compiuti riesce finalmente a coronare la sua strepitosa carriera con un meritatissimo anello. Per lui 9 punti e 9 rimbalzi e +20 di plus-minus, dietro solamente al +21 di Holiday e pari al +20 dell'MVP Brown
- Dopo aver saltato gara-3 e gara-4, Kristaps Porzingis stringe i denti e scende in campo per dare il suo contributo in gara-5, pur non essendo evidentemente nelle migliori condizioni. La difesa di Dallas lo punta senza pietà, ma nei 16 minuti in cui rimane in campo riesce a fare il suo con 5 punti e 2/4 al tiro con +8 di plus-minus, conquistando sul campo il primo titolo della sua carriera
- Dopo non aver visto il campo per tutto il primo tempo, Payton Pritchard entra a 4 secondi dalla fine del secondo quarto e al primo pallone toccato dopo un errore ai liberi di Doncic segna la seconda tripla da metà campo sulla sirena della sua serie, dopo averlo già fatto in gara-2. È il suo unico canestro dela partita, visto che negli ultimi 1:21 di garbage time a partita conclusa non segna più, ma pesano come un macigno dando ai Celtics il +21 all'intervallo
- Il Bill Russell Award per l'MVP delle FInals è finito nelle mani di Jaylen Brown, ma non è l'unica volta che il nome del grande numero 6 della storia dei Celtics è stato scomodato. A 35 anni di età, infatti, Joe Mazzulla è diventato l'allenatore più giovane a vincere il titolo NBA proprio da quando Bill Russell ci riuscì nel 1969 da allenatore-giocatore
- Luka Doncic gioca una gara-5 difficile da analizzare: da una parte i numeri sono incontestabili con 28 punti e 12 rimbalzi, ma arrivano tutti o quasi a partita ormai conclusa e non spostano minimamente il risultato conclusivo, impiegando anche parecchie conclusioni per arrivarci. Il -19 di plus-minus (solo PJ Washington peggio con -26) spiega maggiormente la prestazione dello sloveno non all’altezza del suo immenso talento
- Gioca ancora peggio Kyrie Irving, che si issa a quota 15 punti con qualche canestro nel secondo tempo senza mai rimettere in discussione nulla, litigando con il tiro per tutto il match (5/16 dal campo di cui 3/9 da tre punti) e faticando a mettersi in ritmo su un campo per lui stregato, portando a 1-14 il suo record contro i Celtics negli ultimi tre anni
- Il 18° titolo nella storia, il primo dopo 16 anni di digiuno e solamente il secondo dal 1986 a oggi, vale di nuovo il primato nell'albo d'oro per i Boston Celtics, che staccano i 17 titoli vinti dai Los Angeles Lakers dopo il pareggio nel 2020