José Mourinho, tutti ne parlano sul web: nessuno come lo Special One durante il lockdown

Un interessante studio vede protagonista lo Special One, allenatore del Tottenham dal novembre 2019. Come rilevato da Noisefeed, José è stato l'allenatore più chiacchierato su web e social tra il 9 marzo e il 10 giugno. Staccati tutti gli altri big della panchina. Analizziamo il report nel dettaglio

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

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Tutti i dati analizzati da Noisefeed si riferiscono a fonti verificate e affidabili appartenenti al mondo del calcio: media e siti web di calcio e social media, giornalisti, blogger, opinion leader, istituzioni e personalità calcistiche. Torniamo allo scorso 20 novembre, data dell’annuncio di José Mourinho sulla panchina del Tottenham: da allora molto è cambiato su Twitter e Instagram degli Spurs

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Lievitato il seguito del Tottenham sui propri canali ufficiali, mentre nel periodo tra il 20 novembre 2019 e il 10 giugno 2020 ecco la popolarità di Mourinho tra social (Twitter, Instagram e Facebook) e notizie sul web, quest’ultime la fetta maggiore (77,3%) tra le voci che menzionavano José

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Chi parla più di tutti dello Special One? Inevitabilmente, tra i primi cinque Paesi mondiali per numero di notizie pubblicate, c’è il Regno Unito dove l’allenatore portoghese è di casa a Londra. Ma subito dopo c’è l’Italia dove è un indimenticato ex interista, poi Spagna e Portogallo fino agli Stati Uniti

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Le vette giornaliere più alte toccate da Mourinho tra novembre e giugno: si va dall’annuncio al Tottenham all’eliminazione in FA Cup (inizio marzo) fino a pochi giorni fa, 5 giugno che corrisponde alla rivelazione di Modric riguardo al rimprovero di Mou a Cristiano Ronaldo ai tempi del Real Madrid

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Le prime 15 fonti che parlano di Mourinho? Spopolano i tabloid britannici, davvero scatenati sul chiacchieratissimo manager degli Spurs

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Una panoramica delle news relative a José sui social, voci che restituiscono un riscontro senz'altro positivo da parte degli utenti

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Particolarmente interessante il confronto tra i top allenatori durante il lockdown dettato dall’emergenza Coronavirus, periodo analizzato tra il 9 marzo e il 10 giugno. Ebbene, in questi tre mesi Mourinho non ha conosciuto rivali a partire dal collega del Liverpool, Jurgen Klopp

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Ecco il dettaglio della copertura mediatica e sui social raggiunta da Mourinho, voci e notizie che lo collocano in vetta durante il lockdown

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Preceduto Klopp, allenatore del Liverpool campione in carica in Europa e saldamente in testa alla Premier League. Un leader in Champions e in Inghilterra, vero, ma non il primo per "citazioni" tra web e social

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Sul terzo gradino del podio c’è Pep Guardiola, altro big in panchina in Inghilterra. Il metro è sempre quello della copertura mediatica durante il lockdown, 9 marzo-10 giugno

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Appena fuori dai primi tre c’è Antonio Conte, allenatore dell’Inter dai trascorsi in Inghilterra. È lui il primo collega di Mourinho a piazzarsi in classifica pur non appartenendo al mondo della Premier League

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Chiude la top 5 Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid comunque chiacchierato in piena emergenza Coronavirus

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La giornata di massimo picco mediatico riservato a José Mourinho? È sempre quella del 20 novembre 2019, quando oltre 54 Paesi mondiali commentarono l'avvento al Tottenham dell'allenatore gestito dall'agenzia CAA in collaborazione con Polaris, braccio commerciale di Gestifute.

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Nel dettaglio la distribuzione delle notizie riguardanti Mourinho quel giorno, vetta che premia la stampa britannica davvero scatenata per il suo arrivo agli Spurs. Come in precedenza, è l’Italia a seguire il Regno Unito relativamente alla copertura mediatica destinata a José

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Dalla vetta giornaliera al minimo nell’arco del periodo analizzato tra novembre e giugno: la data è quella del 29 gennaio 2020, periodo che riporta agli ultimi giorni di mercato e al magro 1-1 imposto dal Southampton in FA Cup (si andrà poi al replay vinto dagli Spurs)

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Relativamente al 29 gennaio 2020 non cambiano le gerarchie dei Paesi coinvolti per notizie pubblicate ad eccezione dell’ingresso degli Stati Uniti al posto della Germania. Davanti a tutti c’è sempre il Regno Unito seguito dall’Italia