I migliori acquisti a sorpresa di Berlusconi e Galliani sul calciomercato
È una "pazza idea", ma con Berlusconi e Galliani vietato dire "impossibile". Dopo i contatti per Icardi e Dybala, il Monza ci prova per Cavani. Il 'Matador' sembrerebbe inarrivabile ma già in passato, sia alla guida del Milan che con lo stesso club brianzolo, il presidente e l'ad hanno messo a segno tantissimi colpi a sorpresa. Li ricordi tutti? Ecco i più importanti
- A qualcuno potrebbe sembrare impossibile, parola tuttavia da non pronunciare quando di mezzo ci sono Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. L'ultima "follia" per un colpo da novanta nell'attacco del Monza riguarda Edinson Cavani, svincolato dopo l'ultima avventura allo United. Il Matador, 35 anni, sta riflettendo sulla sua prossima destinazione ma Galliani ha incontrato alcuni intermediari del giocatore per verificare le reali possibilità di portarlo in Brianza
- Dopo la storica promozione del Monza in Serie A, altre due "pazze" idee del duo legate alla coppia argentina. Galliani ha contattato Wanda Nara e ha precisato di essere disposto a prelevare Icardi dal Psg a determinate condizioni. "Non abbiamo fatto un pensiero su nessuno", ha glissato l'amministratore delegato dei brianzoli. Ma lo stesso Galliani ha fatto presente all'agente di Dybala che, qualora la Joya non dovesse trovare altre soluzioni, il Monza ci sarebbe
- Sarebbero solo le ultime grandi idee di mercato di Berlusconi e Galliani. Nel corso della loro lunghissima carriera insieme, prima al Milan e poi al Monza, il Cavaliere e il suo amministratore delegato hanno spesso messo a segno eccezionali colpi ad effetto, frutto di intuizione, tempismo e lungimiranza. Considerando il contesto nel quale si sono sviluppati, vediamo quali sono stati i migliori
- Gli acquisti di Baggio e Weah sono esempi pratici delle capacità manageriali della coppia Berlusconi-Galliani sul mercato. Il "Codino" venne prelevato sfruttando la rottura con la Juventus nell'estate del '95, l'attuale presidente della Liberia acquistato con un vero e proprio blitz mentre le big d'Europa avevano messo gli occhi su di lui, reduce da una stagione da capocannoniere in Champions League con il Psg: Berlusconi e Galliani ci avevano visto lungo, considerando che a fine anno Weah conquistò il Pallone d'Oro
- Altro colpo a sorpresa di Berlusconi e Galliani. Non impossibile - non si addice al blasone del Milan -, ma certamente ad effetto: Redondo aveva appena vinto la Champions da protagonista con il Real Madrid (indimenticabile il Taconazo contro lo United) e il Milan decise di sborsare 35 miliardi di lire per lui. L'avventura rossonera del centrocampista argentino fu sfortunata: un grave infortunio al ginocchio lo lasciò fuori dai campi per circa due anni e, dopo appena 33 presenze in quattro stagioni, Redondo decise di ritirarsi
- All'epoca pensava di chiudere la carriera alla Lazio, poi al Milan ha vinto tutto. Il colpo dell'estate 2002 di Berlusconi e Galliani fu il difensore, capitano e bandiera biancoceleste. Acquistato per 31 milioni di euro, in rossonero Nesta ha giocato per dieci stagioni conquistando due scudetti, due Champions League, un Mondiale per club, due Supercoppe europee, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana
- Anche in questo caso, un altro colpo nato grazie al tempismo del "Condor", che si fiondò sul brasiliano non appena decise di lasciare il Barcellona. All'epoca Rivaldo, Pallone d'Oro nel '99 e fresco vincitore del Mondiale in Giappone e Corea con la Seleçao, era considerato uno dei migliori giocatori al mondo. In rossonero rimase poco più di una stagione, conquistato Champions League, Supercoppa europea e Coppa Italia, prima di salutare perché chiuso da Rui Costa e soprattutto Kakà
- Da un brasiliano all'atro, ma in questo caso l'impatto - soprattutto simbolico - fu completamente diverso. L'incubo di ogni tifoso dell'Inter, il Fenomeno in rossonero. Berlusconi e Galliani misero a segno il colpaccio nella sessione invernale, dopo che Ronaldo aveva rotto con il Real Madrid, per "appena" 7,5 milioni: nella seconda parte della prima stagione segnò 7 gol in 14 presenze in Serie A, mentre nell'annata successiva ebbe l'ennesimo grave infortunio al ginocchio che ne pregiudicò il futuro
- Emblema del Joga Bonito, il "Gaucho" fu il grande colpo di Berlusconi e Galliani alla fine della prima decade degli anni 2000. I due approfittarono di alcuni dissidi tra il brasiliano e il Barcellona, club con il quale negli anni precedenti aveva vinto tutto conquistando anche il Pallone d'Oro, e lo acquistarono per poco meno di 25 milioni. Ronaldinho accese l'entusiasmo di tutti i milanisti e venne accolto a San Siro con una presentazione-evento. In rossonero rimase due anni e mezzo, lasciando in dote diverse giocate degne del suo nome
- Un affare questo sì quasi impossibile, ma solo per quello che era accaduto appena un anno prima. Ibra era stato acquistato dal Barcellona, che per averlo aveva versato all'Inter 45 milioni più il cartellino di Eto'o. Ma in Catalogna era mancato il feeling con Guardiola, così ecco l'intervento del "Condor" e di Berlusconi. Con un'operazione capolavoro Galliani chiuse la trattativa e portò a Milano lo svedese in prestito oneroso con diritto di riscatto a 24 milioni. Ibra fu decisivo per lo scudetto 2010/11 e vinse la Supercoppa
- Dopo i tantissimi colpi ad effeto piazzati alla guida del Milan, Berlusconi e Galliani non si sono fermati nemmeno con il Monza. Dopo aver riportato il club brianzolo in Serie B, nell'estate 2020 ecco l'affare questa volta veramente impossibile sulla carta: Boateng, già avuto ai tempi del Milan, decide di accettare di scendere di categoria. Per lui in totale 25 presenze e 5 gol, senza però raggiungere l'obiettivo della promozione in A
- L'ultimo (per ora) colpo "impossibile". Altro déjà-vu: lo avevano preso anni prima al Milan, riportandolo in Italia due volte dopo l'esperienza con City prima e Liverpool poi. Berlusconi e Galliani decisero di dare nuovamente fiducia a "Super Mario" nella scorsa stagione e l'attaccante, svincolato, a dicembre accettò di scendere in B. In totale 14 presenze e 6 gol, non abbastanza per raggiungere la A. Ma il rapporto è rimasto intatto, come dimostrato dalla presenza di Balotelli allo stadio per la festa promozione di quest'anno