Il delicato momento di Lorenzo (16° nell'ultimo GP stagionale a Phillip Island, a oltre un minuto da Marquez) continua a far discutere: lo abbiamo analizzato in Paddock Live, cercando di fare chiarezza sulle cause di questa sua crisi e sulle possibili vie d'uscita
Lorenzo ormai è un caso: il pilota spagnolo non riesce a migliorare, l'analisi della velocità media nell'ultimo GP in Australia aiuta per far capire l'entità del problema. La prestazione di Jorge nell'ultimo Gran Premio della stagione è stata più vicina al pilota che ha vinto la gara in Moto2, Binder, piuttosto che al pilota di MotoGP che lo precedeva, Syahrin, come spiega il grafico.
Da parte sua, arrivato a Sepang per il penultimo GP della stagione Lorenzo ribadisce quanto detto nelle scorse settimane: "La situazione è molto dura sia psicologicamente sia fisicamente. Non è facile recuperare, le cadute sono state molto violente, in più la moto 2019 mi dà sempre meno fiducia: con queste premesse non posso essere competitivo in questa stagione. Non sono a mio agio con la moto, questa è la verità. Lasciare la Honda? La mia risposta non cambia, ho 2 anni di contratto e voglio rispettarli, vado avanti con questo team".
Quali spiragli ha questa situazione, dunque? Quali sono le cause e quali le strade migliori da percorrere, per Lorenzo e la Honda? Il dibattito si è acceso a Paddock Live, facciamo il punto finale raccogliendo le analisi di Guido Meda, Carlo Pernat, Carlo Florenzano, Paolo Lorenzi e del giornalista spagnolo Manuel Pecino.
Meda: "Sta aspettando una Honda con un motore meno aggressivo"
"Jorge è una persona ipersensibile, in tutto. E' molto incline a deprimersi come a risollevarsi quando le cose vanno meglio, quindi forse può bastargli poco per riuscire a rilanciarsi. Credo che stia aspettando fine stagione per provare una moto magari con la stessa ciclistica di quella attuale ma con un motore meno aggressivo, e scoprire se con questa possa ritrovare dentro di sé la forza per andare avanti. Altrimenti è meglio interrompere la situazione subito con la Honda, perchè così non se ne esce".
Pernat: "Sta correndo con la paura"
"Come già successo in passato, Jorge ora si trova a combattere con la paura. E la paura è una brutta bestia per tutti i piloti, anche per un cinque volte campione del mondo come lui. Il futuro? E' un vero braccio di ferro con Honda".
Pecino: "Ha bisogno di una moto completamente nuova"
"Quando ha voluto spingere senza conoscere bene la moto è caduto, e questo lo ha frenato per tutti i GP successivi. Non è più riuscito a sbloccare la situazione, a togliersi questa paura. Honda in pubblico fino ad ora si è assunta tutta la responsabilità di quanto sta succedendo, ma sappiamo anche che in Repsol sono molto arrabbiati perchè riengono che si stia parlando troppo di questi aspetti negativi in un anno dominato con Marquez. Il futuro? Crutchlow mi ha detto che secondo lui con la moto attuale Jorge non tornerà a essere quello che conosciamo. Ha bisogno di una moto completamente nuova per tornare ad essere veloce, riuscirà ad averla da Honda?"
Florenzano: "In questo momento non ha alternative"
"Sta correndo con la paura, perciò va piano. Quando la differenza rientra nei decimi di secondo il ritardo dipende da un fattore tecnico, quando invece si parla di secondi dipende dal pilota. Ma di sicuro se Jorge lasciasse la Honda in questo momento non troverebbe altre moto".
Lorenzi: "Nel 2020 la situazione non cambierà"
"E' difficile vedere una via d'uscita. L'anno prossimo Lorenzo è quasi obbligato a restare in Honda, ma la moto non cambierà perchè resterà la moto di Marquez, quindi Jorge continuerà a soffrire come sta facendo quest'anno, sarà alle prese con le stesse difficoltà".