Valentino Rossi: "Nel 2021 correrò in MotoGP con Petronas al 99%"

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Rossi in conferenza a Misano chiarisce le scelte sul proprio futuro: "Le voci sul mio ritiro? Semplicemente non è vero, la situazione è rimasta com'era 2-3 settimane fa. Siamo molto vicini alla firma, nel 2021 correrò con la Petronas al 99%, forse lo annunceremo a Barcellona". Yamaha favorite insieme alle Ducati, questo weekend? "Piccolo tracciato con pochi rettilinei, possiamo andare forte". Dovi tester Yamaha? "Firmerei subito per averlo!"

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In attesa delle prime uscite in pista, a Misano attenzione al mercato piloti. Valentino Rossi nella consueta conferenza stampa del giovedì fa chiarezza sulla propria situazione, partendo dalle voci circolate negli ultimi giorni su un suo possibile ritiro: "Semplicemente non è vero, la situazione è rimasta com'era due-tre settimane fa. Ci stiamo prendendo del tempo con la Yamaha, non abbiamo fretta, ma ribadisco che siamo molto vicini alla firma. L'anno prossimo correrò con la Petronas al 99%, forse a Barcellona potremmo annunciarlo ufficialmente".

Ma c'è qualcuno che vuole realmente il ritiro di Valentino? In conferenza viene posta anche questa domanda al Dottore, che risponde così: "Il mio ritiro sarebbe di sicuro una grande notizia! Se su internet cerchi 'Rossi si ritira' immagino che molte persone possano andare a cliccare su questo link, forse è per questo che circolano certe voci…Ma di fatto la situazione non è cambiata, ho spiegato tante volte che l'anno prossimo correrò".

"Dovizioso test rider? Firmerei subito per averlo!"

Dovizioso ha spiegato che l'ipotesi test rider per il 2021 è concreta: "Firmo subito per averlo come test rider! Credo e spero che trovi una moto per correre perché va veloce", ha dichiarato Rossi in conferenza. A proposito di collaudatori: negli ultimi tempi in Yamaha non si parla più di Lorenzo. "Ero molto felice quando avevo saputo che Jorge sarebbe stato nostro test rider, è stato uno dei migliori piloti sulla M1, il suo supporto sarebbe molto grande, in questo senso è utile vedere cosa sia riuscito a fare Pedrosa in KTM... A volte in Yamaha succedono cose difficili da spiegare, dovrebbero credere di più nei loro piani. Il risultato è che nelle prime libere dovremo partire da zero con il nuovo asfalto, mentre gli altri team hanno già svolto del lavoro nei test", aggiuge Valentino.

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A Sky: "Pochi rettilinei, le Yamaha possono andare forte"

"Spero di poter puntare al podio, sarebbe il nostro obiettivo", aggiunge Rossi in diretta a Sky, prima di aprire la chiacchierata sul Mugello con i piloti di F1 (qui la versione integrale). Guido Meda: "La curiosità relativa a Misano è che se giri per il paddock senti dire che è favorita la Yamaha ed è favorita la Ducati, due cose che di solito vanno su due strade diverse. Perchè questa pista mette d'accordo Yamaha e Ducati, qualora questo sia plausibile? "L'anno scorso siamo andati molto forte, in effetti, le Yamaha hanno chiuso la gara in fila dal 2° al 5° posto alle spalle di Marquez. La Ducati è stata favorita in passato, Dovizioso ha anche vinto, nel 2019 invece hanno avuto qualche problema. Hanno girato su questa pista, saranno sicuramente molto forti. Si tratta di un tracciato piccolo, con pochi rettilinei, per questo le Yamaha possono essere veloci. In più ha tante accelerazioni e di solito in accelerazione la Ducati va forte...".

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Il programma

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A GPOne: "Honda senza Marquez come quando l'ho lasciata io nel 2003"

Tanti appuntamenti per Rossi nel giovedì di Misano, tra questi anche quello con GPOne. L'intervista si apre proprio sulla scelta per il futuro: "Ho riflettuto tanto in questo periodo, l'aspetto principale è che ho ancora voglia di condurre una vita da atleta, correre, allenarmi, stare in moto, misurarmi con gli altri e andare alle gare. Questo ha fatto la differenza. Gli aspetti difficili sono che comunque il livello è molto alto, i primi sono molto veloci ed essere giovani è importante. Inoltre, il momento tecnico della Yamaha non è dei migliori, c'è la possibilità di soffrire e alla mia età questo potrebbe fare la differenza".

Mai pensato di passare in un'altra Casa, magari in Aprilia?

"Il mio cuore è sempre in Yamaha, sono un pilota Yamaha, vorrei chiudere la mia carriera con loro, però è molto importante avere una moto competitiva, questa è la cosa più importante".

Com'è cambiato il Mondiale senza Marquez?

"Il fatto che non ci sia Marquez ha cambiato le carte in tavola, lui ha vinto gli ultimi Mondiali, nell'ultimo ha dominato e anche a Jerez andava più forte di tutti. Ma non c'è solo questo. Penso che ci sia anche un'altra generazione di piloti come Binder e Oliveira che vanno molto forte e potranno dare filo da torcere a tutti, Marquez compreso. E poi ci sono sempre tre KTM nei primi 8, questo nel 2019 non succedeva. C'è un equilibrio delle prestazioni delle 6 Case incredibile, tutti pensano di poter vincere gara e Mondiale".

La Honda senza Marquez ricorda la Honda senza Rossi?

"La Honda è una moto che va forte ma non c'è dubbio che Marquez sia il suo più grande interprete. Senza di lui sono molto in difficoltà, anche perchè gli altri piloti non riescono ad essere così tanto competitivi. E' un momento strano: Honda e Yamaha stanno soffrendo, KTM e Suzuki sono le grandi sorprese, stanno cambiando gli equilibri. Ma quando tornerà Marquez sarà ancora lui l'uomo da battere".

Molti pensano che quando tornerà non sarà più quello di prima

"Un infortunio così grave lascia dei segni sul tuo fisico e sulla tua mente su tutti i piloti. Io mi sono ripreso bene perchè sulla moto sto bene, ma un po' ci pensi. L'infortunio del Mugello era stato più grave per me, ma quello che è successo a Marquez dopo è ancora più grave, si è rotta la placca dopo l'operazione e questa è una cosa tosta, molto grave. Bisognerà vedere come starà quando tornerà".

Tra rivali ci sono molti giovani che hai cresciuto proprio tu...

"Mi sono allenato delle serpi in seno, non ci avevo pensato in effetti quando ho iniziato! Sapevo del rischio, ma è bello avere piloti dell'Academy così veloci. Rivalità? La gestione cambia da pilota a pilota. Ho un rapporto diverso con Bagnaia e Morbidelli, per esempio: con Pecco me la vivo meglio, con Franco si sente di più la rivalità in pista anche se è un amico".

Marini potrebbe passare in Ducati, potreste correre insieme in MotoGP

"Luca lo diceva sempre, a me sembrava una cosa lontanissima...Sta parlando con la Ducati, sarebbe molto bello ma non è ancora chiaro se ci sia la possibilità per l'anno prossimo".

Meglio meno GP più distanziati o va bene così, con i GP concentrati?

"Stiamo affrontando un Mondiale strano, il ragionamento da fare è che o corri così o non corri, e il rischio c'era...I piloti non sono mai contenti delle triple, di solito lottiamo per farne al massimo una perchè c'è molto stress, stanchezza, i rischi sono più alti. Sarebbe stato bello avere più piste, questo sì, ma il coronavirus ha cambiato le nostre vite, visto quello che è successo va bene così".