Come sarà l'Honda che verrà

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Da un lato il nuovo Marquez, dall'altro le aspettative di Espargaro: prima uscita della nuova coppia del team Repsol Honda, che ha svelato ieri le moto con cui affronterà il Mondiale 2021. La squadra si prepara a una stagione difficile, con molti ostacoli da superare

FOTO. LA HONDA 2021

Finalmente è arrivato anche il giorno della presentazione più attesa, quella dello squadrone HRC cioè, per farla breve, di Marc Marquez e delle sue condizioni fisiche e mentali. Pol, il migliore dei due fratelli è arrivato, dopo la KTM, alla Honda come compagno del più bravo dei due fratelli Marquez. In questo mondiale dove i fratelli che corrono in MotoGP sono ben 6, sarà un bel duello. Quello che interessava di più, però, non erano le ovvie parole di felicità, impegno, responsabilità e voglia di vincere da parte di Pol, ma quelle di Marquez su se stesso, sulla sua situazione fisica visto che erano mesi che non si sentiva una sua intervista, né arrivavano notizie dalla Honda.

Il nuovo Marquez

Bè sarà un campionato dove Marquez correrà, ma non si sa quando, né come nel senso che neppure lui ha un'idea precisa di come potrà guidare all'inizio del suo ritorno in sella. Innanzitutto va sottolineato che questa volta la prenderà con le dovute cautele, cioè farà allenamenti mirati e generali e soltanto quando avrà nel braccio destro tutta la forza necessaria a guidare una MotoGP salirà in sella. Se prima di quel giorno si allenerà con qualche altro mezzo meno impegnativo credo di sì, ma soltanto in prossimità del rientro. La competitività dovrebbe riacquistarla dopo qualche gara, quando si sentirà di nuovo sicuro, naturale e non sforzato, indemoniato senza paura. Oppure sarà un Marquez magari meno spettacolare ed "esagerato" ma comunque vincente, fortissimo. Di sicuro ci vorrà un po'.

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Diciamo perciò che in questo 2021 MM93 non parte per vincere il mondiale, parte per ritornare ad essere il pilota che abbiamo visto fino alla caduta di Jerez o il più simile possibile a quel fenomeno. Va anche detto che la stagione 2020 senza il dominatore ha fatto alzare la cresta a tanti galletti che prima stavano un po’ mogi nell’angolo del pollaio. Gente come Pol Espargaro, Franco Morbidelli, Jack Miller, Fabio Quartararo, Maverick Vinales, Valentino Rossi, Johan Zarco, Alex Rins, il campione Joan Mir e perché no Oliveira e Binder, Alex Marquez e Nakagami… insomma quasi tutti, hanno rinforzato il proprio ego e si sentono più pronti alla lotta per conquistare il mondiale MotoGP. Poi vedremo, molto dipenderà da quanto lungo e completo potrà essere questo campionato e da quando e quanto competitivo sarà Marquez al rientro dopo un anno di sosta.

E se poi la sorpresa fosse davvero Polyccio? Per ora non ha vinto in MotoGP, ma nelle altre categorie sì e quindi potrebbe ripetersi e cominciare ad essere costante e forte anche grazie all’antica antipatia dei tempi da bambini da corsa con Marc (ora sembra roba sorpassata) che comunque è un bello stimolo e da quei colori lì, quelli della HRC ufficiale, il sogno di quasi tutti i piloti, un po' come la Mercedes adesso in F1.

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Le aspettative del team

Insomma per la squadra HRC si tratterà probabilmente ancora di una stagione difficile, con molti ostacoli da superare. Al di là delle condizioni di Marc, la capacità di Pol di adattarsi in fretta ad una moto che non ha ancora potuto provare e che proverà soltanto per pochi giorni in Qatar dove si disputeranno, con condizioni di isolamento da Covid, anche le prime 2 corse della stagione. Insomma un problema in più per chi ha cambiato moto (Espargaro) e per chi da tempo non guida e probabilmente non guiderà neppure in quei test e in quelle gare coma Marquez. Insomma, buona Honda per voi e vedremo.

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