Questo weekend prenderà il via il Motomondiale 2021: in Moto2 Italia e Spagna condividono il primato di vittorie, tre a testa. In Moto3 una delle curiosità principali è legata invece al nome del campione a fine anno: ripercorriamo la storia del GP analizzando tutti i numeri
La meteora Nagashima
Italia e Spagna, in genere, sono le protagoniste dei GP di Losail in Moto2: condividono il primato di vittorie, tre a testa, ma l’anno scorso, dopo la tripletta italiana Morbidelli-Bagnaia-Baldassarri dal 2017 al 2019, c’è stato spazio per il successo del giapponese Nagashima. Tetsuta vinse la sua prima gara in Qatar e fu secondo nel successivo appuntamento spagnolo, mantenendo la testa del mondiale e quindi presentandosi come papabile candidato al titolo.
Le sue prestazioni tuttavia sono letteralmente evaporate nel corso della stagione e dal primo posto in classifica, mantenuto fino al terzo round dell’Andalusia, è scivolato fino all’ottavo alla fine dell’anno. Un epilogo triste per il vincitore di Losail 2020, che a fine stagione ha dichiarato che non correrà in questo 2021.
La beffa della pole e la striscia di podi
Nagashima l’anno scorso vinse in Moto2 partendo dalla 14^ posizione, una beffa per i nostri piloti piazzati meglio in griglia (Marini 2°, Bastianini 3°, Bezzecchi 7°, Baldassarri 9° e Di Giannantonio 11°). Una beffa che si è trascinata dal sabato, visto che Luca Marini aveva ottenuto il miglior tempo al pari di Joe Roberts, ma la pole andò a quest’ultimo perché aveva un miglior tempo nel suo secondo giro più veloce.
Per noi ci fu comunque la consolazione di vedere Baldassarri (2°) e Bastianini (3°) sul podio, ad allungare una striscia di piloti italiani sul podio in Moto2 a Losail iniziata nel 2016. Perché se è pareggio Italia-Spagna per le vittorie in Moto2 a Losail, per piazzamenti a podio i nostri colori sono davanti: 9 a 7 sugli iberici.
La Moto3 ci rivelerà il campione?
La Moto3 ha invertito il trend: dal 2012 al 2016 il vincitore di Losail non si era mai laureato campione a fine anno, ma nelle ultime 4 edizioni per tre volte abbiamo avuto un anticipo del risultato finale. È accaduto nel 2017 con Mir, nel 2018 con Martin e l’anno scorso con Arenas: l’unico a fallire in questo arco temporale è stato Kaito Toba, vincitore nel 2019 e ancora a caccia del titolo.
A dire il vero Toba è ancora a caccia…della seconda vittoria! Quello di Losail 2019 è il suo unico successo, al pari di quanto accaduto al suo connazionale Nagashima in Moto2. Kaito si schiera al via del suo 70° GP in Moto3 in questo inizio di 2021: oltre alla succitata vittoria conta solo un altro piazzamento a podio, il terzo posto nel round di Teruel dell’anno scorso.
Si diceva di Nagashima e del suo scivolare dalla vetta del mondiale all’ottavo posto in Moto2 l’anno scorso. Per Toba nel 2019 lo scivolone fu ancora più clamoroso: dalla leadership nei primi due round, terminò la stagione in 19^ posizione…
È un record negativo per il povero Toba: nella storia della Moto3 i vincitori della prima gara non hanno mai terminato il mondiale così in basso. Il secondo peggior valore dopo quello di Kaito è il 13° posto finale di Alexis Masbou, vincitore a Losail nel 2015.
GP Qatar
La top-class torna a Losail: record e precedenti
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Un dato curioso da verificare in questo weekend in Qatar sarà quello di un eventuale pilota che vince una seconda gara a Losail. Nelle 19 gare corse finora tra Moto2 e Moto3, nessuno è mai riuscito a ripetersi. Sono infatti 11 i vincitori delle 11 gare Moto2 e 9 i vincitori delle 9 gare in Moto3.
Questi gli elenchi: in Moto2 Shoya Tomizawa (2010), Stefan Bradl (2011), Marc Márquez (2012), Pol Espargaro (2013), Tito Rabat (2014), Jonas Folger (2015), Tom Lüthi (2016), Franco Morbidelli (2017), Francesco Bagnaia (2018), Lorenzo Baldassarri (2019), Tetsuta Nagashima (2020).
In Moto3: Maverick Viñales (2012), Luis Salom (2013), Jack Miller (2014), Alexis Masbou (2015), Niccolo Antonelli (2016), Joan Mir (2017), Jorge Martin (2018), Kaito Toba (2019), Albert Arenas (2020).