MotoGP, GP Qatar: l'era post Valentino Rossi inizia con una tripletta italiana

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

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A Losail, nella prima gara del Motomondiale senza Valentino Rossi, l'Italia vince tre gare su tre: Bastianini trionfa in MotoGP, Vietti in Moto2, Migno in Moto3. Gli ultimi due sono frutto proprio della VR46 Academy, mentre Enea è la realizzazione del sogno di Fausto Gresini: vedere il proprio team che vince in top class come squadra indipendente, grazie anche all'impegno e alla passione della moglie Nadia Padovani

HIGHLIGHTS: MOTOGP - MOTO2 - MOTO3

Segni del destino. La prima gara del post Valentino inizia con tre italiani sul gradino più alto del podio (due di loro sono frutto della sua VR46 Academy) e l’altro che rappresenta il sogno di Fausto Gresini che si realizza. Andrea Migno è ragazzo tanto garbato e mite, quanto lavoratore. Mentre Celestino Vietti è la dimostrazione di quanto con costanza e metodo si possa crescere. Dopo esserci emozionati con il nostro inno in Moto3 e Moto2, è stata la volta di Enea Bastianini nella classe regina. Ovvero nel regno dei mostri sacri come Quartararo, Marquez, Bagnaia e Mir, dove le case vogliono giustamente primeggiare.

Il mondo di Bastianini, da Giribuola a Pernat

In una selva di esperienza e tecnologia come la MotoGP, vincere con la Ducati clienti del 2021 è stata un’impresa per Bastianini. Qualcosa che rimane nella storia. Enea, al suo secondo anno in top class, è ormai maturo e usa la testa oltre che il gas. Il gruppo di lavoro gestito da Alberto Giribuola (il famoso "pigiamino", storico capotecnico di Andrea Dovizioso) rappresenta sia l’espressione della competenza di Ducati, sia la freschezza e la praticità della Gresini Racing. Bastianini ha la sua famiglia vicino, la propria fidanzata Alice come punto fermo affettivo e Carlo Pernat come manager chioccia. Non manca nulla. A volte i piloti hanno bisogno di un “mondo piccolo”.

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di M. Merlino

GP Qatar nella storia: Italia da record

Nadia Gresini, cuore e passione nel segno di Fausto

Nadia Gresini ha iniziato a piangere a 6 giri dal termine. Non avrà l’esperienza di Fausto, ma aveva capito che le sarebbe toccato salire sul podio a ricevere il premio, con una vita che le scorreva davanti agli occhi. Sono passati pochi mesi da quando qualcuno pensava: "Riuscirà una persona nuova nell’ambiente a raccogliere un’eredità così ingombrante?". Grazie a manager come Carlo Merlini, a una base solida di amici sponsor e a piloti di talento come Enea Bastianini, la risposta a oggi è sì. Perché per vincere nella Champions League delle moto devi avere qualcosa in più. Se in un ambiente dove regna la tecnologia è troppo romantico dire che aiutano anche il cuore e la passione, allora chiediamo scusa, ma di certo sono due valori che lo sport può esaltare. Il Motomondiale 2022 inizia con uno spettacolare 3-0 tutto italiano. Di testa, di tacco e anche in rovesciata. Tra due domeniche si replica, sempre in trasferta a Mandalika, nella lontana Indonesia, su una pista nuova. I presupposti per sorridere ancora ci sono tutti e fanno bene in un momento così difficile.

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