MotoGP, GP Misano (San Marino): le pagelle di Paolo Beltramo
A Misano, Bagnaia conquista la quarta gara consecutiva dopo un super duello con il futuro compagno in Ducati, Bastianini, salendo al secondo posto del Mondiale a -30 da Quartararo (5° sul circuito romagnolo). Bene anche l'Aprilia con Vinales (3°) e in Moto3 successo di Foggia, che riapre il campionato. Grande emozione per l'ultima corsa della carriera di Dovizioso. Prossimo GP ad Aragon il 18 settembre. Di seguito le pagelle e i voti di Paolo Beltramo
- Un week-end fantastico, con sole alla faccia delle previsioni, un bel pubblico, una sensazione di passione e dolcezza, questa dovuta soprattutto all'addio alla MotoGP di un grande come Andrea Dovizioso, salutato, abbracciato da tutti, piloti compresi. E quando anche i tuoi avversari più tosti ti rendono onore, ti esprimono affetto, stima e nostalgia per quando non sarai più in pista, beh significa che sei stato qualcosa di importante, di bello, di positivo, di irripetibile.
- Un dominio per gli altri (a parte Aprilia) imbarazzante quello di Ducati quest'anno: SuperPecco Bagnaia conquista la quarta vittoria consecutiva, unico pilota nella storia della casa italiana ad esserci riuscito, come dire roba che neanche Stoner... Ha guidato sempre preciso, sicuro, determinato, deciso, bello, elegante.
- La vittoria certa del campionato costruttori dimostra l'assoluta eccellenza del progetto e della tecnologia Ducati e ora si può pensare davvero a mettere la ciliegina sulla torta che è il mondiale piloti. A Misano Pecco ha atteso un paio di giri, poi è andato in testa e come sempre non ha più mollato il comando, pure questo segno della consistenza, della completezza, dell'armonia uomo-macchina che c'è dentro le sue prestazioni. Pecco 10, Ducati 10, perché di più non si può.
- A battere la macchia rossa là davanti ci ha provato Enea Bastianini il futuro compagno di squadra nel team ufficiale, ora al team Gresini. Il duello tra i due è stato tosto, teso, lungo, ma alla fine l'unico vero tentativo fatto dal "Bestia" all'ultimo giro non ha avuto successo.
- Benissimo pure Luca Marini, per la seconda volta consecutiva quarto al traguardo e nel gruppo dei migliori fin quasi alla fine. Bravo Luca, sei lì perché te lo meriti e il podio quest'anno, chissà, ci sta. 9, per la voglia di migliorare e i risultati che sta ottenendo.
- Gli altri ducatisti stavolta sono arrivati più lontano o non si sono proprio visti al traguardo. Martin nono, 5 perché sembra che la scelta di Bastianini per la squadra interna lo abbia un po' svuotato e comunque non è una posizione consona a moto e pilota.
- Gli altri tutti bocciati perché caduti anche se molti coinvolti senza colpe: Di Giannantonio, Bezzecchi, Miller male, Pirro e Zarco giù subito. Ma qualcuno che esalta Ducati, grazie al numero e alla qualità dei piloti, c'è sempre e quindi NG e ci vediamo alla prossima con speranze molto alte come sempre.
- Se Aleix Espargaro soffre un periodo di minor competitività (e problemi fisici), ci pensa il di nuovo fortissimo Viñales che dopo la brutta gara Austriaca è tornato a confermare la sua crescita con l'Aprilia finendo sul podio dopo aver cercato sia di vincere, sia di stare assieme alla BB della Ducati.
- Aleix, invece ha chiuso sesto, dietro di 5" al suo avversario per il titolo Quartararo. Sono pochissimi i punti perduti in queste ultime 2 gare di sofferenza o comunque di non brillantezza, ma il sogno resta lì, ancora vivo. Quindi onore alla durezza della scorza di Aleix che comunque dà sempre il massimo senza commettere errori (quest'anno è l'unico in tutta la MotoGP con zero zeri). Insomma 7, per la tenacia e il sogno che continua ad inseguire.
- Correre in difesa sperando in un improvviso contropiede è la tattica obbligatoria della Yamaha, che ancora non può contare sulla competitività degli altri suoi piloti e in molte piste deve cedere all'impossibilità di sorpassare per la minore accelerazione. Così un "crack" come Fabio Quartararo deve soltanto cercare di partire bene e poi di non perdere troppi metri dai migliori, ma se ad inizio gara resta intruppato più di quinto come a Misano non riesce a fare.
- Insomma il campione del mondo lotta, guida benissimo, resiste e approfitta di occasioni anche inattese e difficili come in Austria, meditando il colpaccio. Vedremo, attenti a lui, comunque, perché uno così la zampata del leone la può sempre dare. 7/7, Dovi 12° all'ultima gara, Morbidelli coinvolto in una caduta al primo giro quando avrebbe finalmente potuto fare bene e il rookie Binder meritano N.G.
- Nel senso buono del termine. Se in prova le cose non vanno benissimo, comunque il giorno della gara Binder e anche Oliveira si fanno se non altro vedere. Certo non sono l'ottavo e l'undicesimo posto le ambizioni di KTM, ma quest'anno va così. Dal 5 al 6 e pensiamo al futuro con tecnici e piloti quasi tutti nuovi.
- A Misano c'era Marc Marquez, l'unica vera, concreta, credibile speranza per la Honda disastrata di quest'anno. Marc si è allenato con maggiore intensità, ha provato su una 600 e ha ricevuto l'ok dei medici per scendere in pista il 6 e 7 nei test di Misano. Per lui significa il ritorno alla tanto sognata "normalità", ma anche un test assolutamente importante affrontato con un sorriso e una luce negli occhi belli da vedere.
- Per il resto Alex Marquez decimo (7, vista la moto che guida) è da accogliere come un buon risultato quest'anno. Ma tutto, stavolta è puntato sui test e sulle risposte che da questi arriveranno.
- La Moto2 ha visto un dominio imbarazzante dei piloti spagnoli che hanno conquistato i primi 4 posti, mentre Vietti è caduto e ha praticamente detto addio al campionato. Peccato, ma grande gara e prima vittoria di Alonso Lopez (10) davanti a Canet (9) e Fernandez (8) che si giocherà molto prevedibilmente il titolo con Ogura (7) qui quinto. Male in generale tutti gli italiani con molte cadute (Pasini, Corsi, Antonelli, Dalla Porta) si salva Arbolino settimo in volata dietro ad Acosta. Andrà meglio le prossime gare.
- Dennis Foggia vince da campione la gara di casa, rientra di forza in corsa per il titolo mondiale, firma per la Moto2 con Italtrans per l'anno prossimo e mette in mostra il meglio di sé stesso e del Team Leopard. Insomma “er mejo” per il pilota romano e la sua fantastica sorellina tifosa (10 a tutti), Garcia (2) cade, rientra, non obbedisce, viene squalificato così Guevara (8) allunga sul compagno di squadra finendo terzo mentre Foggia ora ritorna a distanze plasmabili (-35) anche se ancora notevoli.