MotoGP, GP Giappone. Miller super, Bagnaia cade: Ducati a due facce a Motegi

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Giornata agrodolce per Ducati sul circuito di Motegi: Jack Miller domina il GP del Giappone e regala un altro successo a Borgo Panigale, in una gara che però ha visto anche l'errore di Bagnaia nel finale. Pecco ha seguito l'istinto (voleva sorpassare Quartararo), ma adesso si ritrova a -18 punti dal leader del Mondiale dopo un'evitabile caduta all'ultimo giro

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Il tema portante della corsa di Motegi risiede in Casa Ducati. L'inno australiano fatto suonare da Miller accompagna pensieri dolci. Jack merita carezze di gioia per le sue qualità umane e perchè ha dimostrato che, quando si è delle persone perbene e umili, ci si può lasciare anche con un sorriso e con un abbraccio. Miller è stato autore di una cavalcata solitaria con un ritmo impensabile per gli avversari. L'anno prossimo sarà in KTM, ma se avesse dimostrato più continuità forse le caratteristiche per continuare a essere un "ducatista da corsa" poteva anche averle. Mancherà la sua genuinità, i suoi stoppie e le ruote fumanti a fine gara cosi come il suo "forza ducati" nelle interviste a caldo.

L'altra faccia della medaglia Ducati: Bagnaia

Le altre sensazioni hanno invece un retroigusto decisamente più amaro. Bagnaia: la caduta pesa! Risalito con difficoltà su Quartararo ottavo a un giro dal termine (dopo aver battagliato con Bastianini), avrebbe potuto chiudere a meno 11 dal francese mentre oggi è a meno 18 punti. Alla curva tre Fabio staccava sino all'inverosimile e provare il sorpasso aveva un coefficiente di pericolo troppo alto nonostante con una moto non efficente la staccata fosse il suo unico punto di forza. E' altresì vero che un pilota aspirante campione del Mondo l'istinto lo deve ascoltare, non a caso Dall'Igna ha detto che il tentativo di sorpasso non è assolutamente da biasimare. Pecco, però, quando è finito a terra si è applaudito con amaro sarcasmo, perchè in una frazione di secondo ha realizzato che ha commesso una sciocchezza. Poi a freddo ha aggiunto che avrebbe dovuto aspettare e che deve lavorare su se stesso per essere di ghiaccio nei momenti che contano. In un Mondiale dove il principale avversario ha grande lucidità, e raccoglie quello che può con i mezzi che ha a disposizione, non si possono lasciare punti per strada. E' una regola chiara e da rispettare: Bagnaia più volte ha tratto beneficio da una valutazione costruttiva riguardo agli errori inizio stagione. Ne ha la maturità e l'intelligenza, dovrà riattivare questo processo mentale a partire dall'applauso impolverato capendo che d'ora in poi per avere una chance iridata il percorso può essere solo netto.

bagnaia applauso

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