Bagnaia campione nella gestione, ad Assen una 'macchina' perfetta
MotoGpPecco Bagnaia gestisce alla perfezione la gara di Assen, tra l'insidia gomme e un Marco Bezzecchi agguerrito: il ducatista consacra il suo rapporto speciale col tracciato olandese (ci aveva già vinto nel 2022 in MotoGP e sul braccio ha tatuato il circuito) e va in vacanza con un vantaggio nel Mondiale di 35 punti su Martin e 36 sul Bez. Ecco i migliori spunti che ci ha dato il Gran Premio d'Olanda
Bagnaia consacra il suo rapporto con Assen con una vittoria cristallina. Un risultato che mette in evidenza le qualità di un campione che sfrutta la moto al 100% e che è capace di gestire di volta in volta l'andamento delle gare, anche in relazione alla competitività espressa dagli avversari. Pecco con la gomma media al posteriore (rispetto alla soft usata nella Sprint ) è stato una "macchina" perfetta.
Bezzecchi, il 'problema' che tutti vorrebbero avere
Bezzecchi gli è arrivato alle spalle dopo una corsa ancora una volta di grande spessore. Il suo talento sta sgorgando, non si tiene, è sotto gli occhi di tutti. Gigi Dall'Igna ha detto chiaramente che merita una moto "ufficiale" (al momento sta usando la Ducati 2022). E' il tema portante che determina lo scacchiere del mercato di Borgo Panigale, che ora ha un "problema" che tutti vorrebbero avere: sistemare Bezzecchi e metterlo nella condizione tecnica dei top rider. Le soluzioni sono due: o accoglierlo in Pramac o dargli una moto 2024 in VR.
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Binder sbaglia, Espargaró riporta Aprilia sul podio
La gara è stata caratterizzata dalle temperature elevate e dalla gestione delle gomme. Brad Binder ha sfruttato bene la soft sino alla fine ed era sul podio prima di commettere lo stesso errore del sabato. Finito sul verde, è stato retrocesso e questo ha permesso ad Aleix Espargaró, con un'ala piegata, di agguantare una terza posizione che dà morale all'Aprilia.
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Quartararo e Marquez, vacanze cariche di preoccupazioni
Vacanze cariche di preoccupazione per Quartararo e Marquez. Il primo, caduto dopo un contatto con Zarco, torna a casa con una distorsione a un gomito e una possibile operazione all'alluce, la cui frattura si è accentuata. Il secondo ha una frattura a una costola che gli ha fatto alzare bandiera bianca ancora una volta. Una resa che ha mille implicazioni e che pone la Honda in uno dei momenti più difficoltosi della propria storia nelle moto da corsa.