
MotoGP, i 10 motivi per seguire il Mondiale 2024 su Sky Sport
La stagione 2024 della MotoGP si preannuncia tra le più spettacolari di sempre. Paolo Lorenzi ci presenta i 10 motivi per seguire il prossimo Mondiale (tutto in diretta su Sky e in streaming su NOW a partire dal 10 marzo con il primo GP dell'anno in Qatar). Dal campione Bagnaia a caccia del tris iridato al debutto di Marc Marquez con la Ducati Gresini, passando per la voglia di rivincita di Martin e la scommessa della Honda con Marini

IL MONDIALE MOTOGP 2024 TUTTO LIVE SU SKY
- Menù ricco quello del 2024, per le curiosità, non poche, che stanno già scaldando il cuore dei tifosi. La nuova stagione partirà con i test del 6-8 febbraio a Sepang, preceduti di pochi giorni dallo shake down affidato ai collaudatori sullo stesso circuito; loro avranno il compito sgrezzare le moto protagoniste del prossimo campionato del mondo. Ma ci sono almeno dieci buoni motivi, fra tutti, che catalizzeranno l’attenzione degli appassionati. Vediamoli insieme

1) BAGNAIA A CACCIA DEL TRIS
- Bagnaia saprà riconfermarsi? Il numero uno gli ha portato bene nel 2023 e il pilota di Chivasso può riuscire a vincere anche quest’anno, per svariate ragioni: è consapevole della propria forza, è un fuoriclasse - sembra ovvio, ma il secondo titolo è stato combattuto anche più del primo -, guida la moto migliore, ma non è il solo in sella alla Ducati e vincere ad armi pari con avversari tenaci e veloci come Martin sottolinea ancora di più il suo talento

- Bagnaia è inserito in una struttura tecnica di alto livello in Ducati, un meccanismo ben oliato che sa rispondere a ogni sua richiesta
- Pecco inoltre sa gestire la tensione di un confronto al vertice sulla lunga distanza, sa rialzarsi quando cade e non si dà mai per vinto. E forse questa è la qualità su cui deve puntare, più di ogni altra, su un campionato di 21 gran premi (e 42 gare, sprint race comprese) dove nulla è scontato e dove il vento può girare quando meno te l’aspetti

2) LA VOGLIA DI RIVINCITA DI MARTIN
- Martin ha una gran voglia di rivincita dopo il finale della scorsa stagione, in cui ha perso il titolo ai punti dopo una rimonta fenomenale
- La gara persa in Malesia a causa di una gomma che ha lavorato male gli ha lasciato un fondo di amarezza, insieme alla consapevolezza di poter guardare dritto negli occhi i suo avversari

- Martin non si sente secondo a nessuno, è convinto di meritarsi un team ufficiale (nel 2024 si riapre il mercato piloti) ed è determinato a vincere il titolo per salire sulla "Rossa" del team interno. E se non sarà la Ducati, pazienza, sceglierà la migliore alternativa

3) MARC MARQUEZ CON LA DUCATI GRESINI
- Marc Marquez è un punto interrogativo, perché il campione spagnolo arriva da quattro stagioni infernali, per i problemi fisici, legati alle quattro operazioni al braccio destro a cui si è aggiunta la diplopia all’occhio, e per le difficoltà tecniche legate dalla Honda, solo di rado all’altezza delle concorrenza. Il passaggio alla Ducati del team Gresini ne rilancia le quotazioni, pur trattandosi di una moto privata vecchia di una stagione

- Nel primo e unico test di Jerez, svolto lo scorso novembre, Marc Marquez in sella alla Ducati ha già dimostrato di poter stare con i migliori della categoria. Il talento si è conservato, la voglia di tornare protagonista è il carburante che lo spingerà a dare il meglio di sé stesso
- Resta da vedere se i quattro anni persi non hanno scalfito la sua competitività. Nel frattempo la MotoGP è cambiata parecchio e i rapporti di forza possono essere mutati

4) IL FENOMENO ACOSTA SBARCA IN MOTOGP
- Pedro Acosta sbarca in MotoGP accompagnato dai favori della critica, che lo reputa il nuovo fenomeno del Motomondiale. Ha già vinto in Moto3, al suo esordio, e poi al secondo anno in Moto2. Ha talento da vendere, ma superare l’impatto con la top class è uno scoglio duro, persino per un pilota tenace come lui. Correrà con la Gas Gas del team Tech3: una Ktm satellite (cambia solo il nome) e un team privato

- Acosta avrà gli occhi di tutti addosso, la voglia di dimostrare di che stoffa è fatto, ma le aspettative sono un nemico insidioso. La concorrenza è fortissima, e la sua moto forse non è ancora all’altezza delle migliori Ducati. Dalla sua parte ha la giovane età (20 anni il prossimo 25 maggio), un team esperto e una grande casa motociclistica pronta a investire su di lui

5) MARINI E LA SCOMMESSA HONDA
- Honda e Marini, la nuova accoppiata dal sapore di una scommessa. Il fratello di Valentino Rossi ha lasciato gli ormeggi sicuri del team di famiglia, il VR46, per vestire i colori ufficiale della più grande casa motociclistica del mondo, in cerca di riscatto
- La casa giapponese, orfana di Marc Marquez, punta sulle sue doti di fine collaudatore per imboccare l’uscita dal tunnel in cui versa dal 2020
- Luca ha scelto una strada impegnativa per uscire dal cono d’ombra del fratello e dimostrare che può correre, e vincere, con le sue gambe

6) BASTIANINI DEVE RIPAGARE LA FIDUCIA DI DUCATI
- Enea Bastianini alla prova del nove è un tema caro ai tifosi italiani, che nel 2022 l’hanno visto vincere quattro gare con il team Pramac, per poi passare in sella alla Ducati ufficiale l’anno successivo. C’erano molte attese sul romagnolo nel 2023, ma gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento

- La Ducati ha riconfermato la fiducia a Bastianini, sacrificando Martin che si aspettava la promozione nel team interno dopo aver conteso fino all’ultima gara il titolo a Bagnaia
- Enea dovrà necessariamente ripagare la fiducia dei vertici Ducati per conservare il sellino nel 2025. Soprattutto dovrà dimostrare di non avere perso nemmeno una briciola del grande talento intravisto due anni fa

7) IL RISCATTO DI QUARTARARO
- Per tenersi stretto Fabio Quartararo la Yamaha deve onorare le promesse fatte al francese. La moto di quest’anno dovrà salire di livello per garantirgli di tornare a lottare per la vittoria. In Giappone sono pronti al cambiamento, si sono guardati intorno per rinforzare il reparto corse (è recente l’acquisto di Massimo Bartolini, un tecnico di primo piano, ex ingegnere responsabile delle performace in Ducati). Non c’è più tempo da perdere, ne va del blasone di un marchio che ha una lunga storia di successi alle sue spalle

8) APRILIA, L'IMPERATIVO E' RIPRENDERE A CRESCERE
- Nel 2022 l’Aprilia aveva dimostrato una crescita incoraggiante, corroborata dai sei podi di Aleix Espargaró (tra cui una vittoria), dal quarto posto finale dello spagnolo, e dai tre podi di Vinales alla sua prima stagione completa con la moto di Noale. Il 2023 ha però segnato una battuta d’arresto, nonostante le buone premesse

- Attorno all'Aprilia c'erano aspettative troppo alte? "Ci manca ancora un po’ d’esperienza e di continuità - la risposta di Massimo Rivola, capo del progetto, a Giovanni Zamagni su moto.it -. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto una serie di problemi e la prima parte di stagione nel 2023 è stata deludente"
- L’imperativo è migliorare nel 2024, ma contro il battaglione Ducati, che quest’anno avrà pure Marc Marquez a dar manforte, non sarà facile. E resta da valutare il progresso delle altre case

9) DA BEZZECCHI A MORBIDELLI, I POSSIBILI OUTSIDER
- Ci sono alcuni talenti che da un momento all’altro possono fare il salto di qualità. Magari trovando quella continuità di prestazioni che fin qui è mancata. Discorso che vale almeno per Bezzecchi, Binder, Vinales e Morbidelli. Potrebbero essere loro gli outsider del prossimo Mondiale

- Bezzecchi è cresciuto parecchio nel corso del 2023 (terzo posto in classifica, tre vittorie e quattro podi)
- Morbidelli, dopo la grande stagione del 2020, chiusa da vicecampione con tre successi in quattordici gare, ha smarrito la strada, complice una Yamaha sottotono. Il passaggio alla Ducati, con il team VR46, potrebbe rilanciarne le quotazioni

- Binder ha grandi doti di combattente, è un osso duro, quindi va inserito tra i possibili outsider del prossimo Mondiale
- Vinales è l’eterna promessa: grande talento, ma incostante. Se trova continuità, anche lui può inserirsi nella lotta al titolo con l'Aprilia

10) IL MERCATO PILOTI
- Nel 2024 si riapre il mercato piloti. I contratti scadranno a fine anno e la caccia ai migliori partirà presto. La casa messa meglio è la Ducati, perché tutti ambiscono a correre con le sue moto, ma siccome i posti sono contati, i protagonisti della prossima stagione potrebbero cercarsi delle alternative

- Di fronte al mercato le squadre non resteranno a guardare. Dovranno tenersi stretti i piloti più forti, chi ne ha, contendendosi anche le migliori seconde scelte. I risultati della prima parte del campionato potrebbe accendere i riflettori su qualche nome, ma la stagione lunga riserverà qualche sorpresa anche più avanti