Vinales talento ritrovato: ora Aprilia può pensare in grande

MotoGp
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

In un weekend di Austin perfetto, viene da suddividere equamente le virtù tra Vinales e Aprilia. Lo spagnolo ha ritrovato fiducia in sé stesso e in una moto che ha i numeri per lottare al vertice, a Noale hanno lavorato bene colmando il gap con la concorrenza. Se Maverick avrà continuità si possono davvero mettere le basi per qualcosa di grosso

GLI HIGHLIGHTS - LA CLASSIFICA

Dove cominciano i meriti di Vinales e dove quelli dell'Aprilia? In un weekend perfetto viene da suddividere equamente le virtù. In realtà le qualità di uno amplificano le qualità dell'altra. Vinales ha vinto in Texas (dopo aver sfiorato il successo in Portogallo, vanificato da un inconveniente tecnico) perché ha ritrovato fiducia in sé stesso e soprattutto l'intesa con una moto che ha i numeri per lottare al vertice del mondiale. Ad Aprilia hanno lavorato bene, prendendosi qualche rischio (a cui potrebbe imputarsi qualche problema di affidabilità), colmando il gap con la concorrenza. E i suoi piloti stanno rimarcando questa crescita. Soprattutto Vinales, un talento ritrovato dopo anni di prestazioni altalenanti. L'Aprilia non ha espresso tutto il suo potenziale nel 2023 e il suo amministratore delegato, Massimo Rivola, l'ha ribadito con malcelato disappunto al termine della scorsa stagione. Evidentemente lottare al vertice comporta lavorare di fino su tanti dettagli, non solo tecnici, ma anche umani o organizzativa. Su questi aspetti ci sarà tempo e modo per capire quanto la distanza dagli avversari sia stata colmata.

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Si torna in Europa

Dopo il Texas si torna in Europa, dove la rivalità è destina a crescere. Aver recuperato un talento come Vinales è un punto di forza su cui puntare. Se Maverick ritroverà (meglio sarebbe dire se troverà) continuità l'accoppiata con Noale può davvero mettere le basi per qualcosa di grosso. Oggi si festeggia un successo che fino a pochi giorni prima era tutt'altro che scontato, per tanti buoni motivi: perché il circuito texano fino a ieri era stato espugnato da pochissimi piloti (Marquez su tutti, poi Rins e Bastianini) e da tre moto in tutto (Honda, Suzuki e Ducati) il che poneva un banchmark di riferimento altissimo.

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Altra conferma del buon lavoro svolto a Noale

Questa vittoria diventa quindi un'ulteriore importante conferma del buon lavoro svolto a Noale, e per come è andata la gara, aggiunge valore alla vittoria di Vinales che sulla sua strada ha trovato almeno due dei migliori interpreti del circuito (Marquez, Bastianini ma per chi si ricorda quanto è successo l'anno prima, bisognerebbe aggiungere anche Bagnaia). Il rischio a questo punto è creare aspettative eccessive; un pericolo connesso alle grandi vittorie, soprattutto quando si esce da un lungo digiuno sportivo e si comincia a vedere la luce alla fine del tunnel.