MotoGP in Catalunya: le pagelle della Sprint Race di Barcellona
Massimo dei voti per il vincitore Aleix Espargaró e l'Aprilia, ma valutazione altissima anche per Marc Marquez, secondo al traguardo. Domenica alle 14 la chance di 'rivincita' nella gara lunga per Bagnaia (caduto all'ultimo giro): in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
Pagelle a cura di Franco Uncini e Paolo Beltramo
- Giovedì Aleix Espargaro ha annunciato il suo ritiro dalle gare a fine stagione. Sabato mattina ha conquistato la pole position. Sabato pomeriggio ha vinto la gara sprint anche grazie a 3 cadute di piloti che gli erano davanti. Come non considerare anche una certa benevolenza, una carezza da parte degli dei delle moto in una storia così tenera?
- Bravo Aleix, quindi, che bissa il primo dei suoi due successi dello scorso anno e che grazie ad una buona Aprilia (10 ad entrambi, moto e pilota) si è preso una soddisfazione memorabile. In fondo, giusto così anche se 3 caduti sono tanti.
- Vedere Fernandez davanti a tutti con un passo sicuro e naturale, senza apparente difficoltà e poi finire in terra è stato un doppio shock perché il ragazzo dell’Aprilia Track House stava finalmente afferrando la prima grande soddisfazione della sua carriera e invece, puff! Comunque 8, perché finché era in corsa stava davanti.
- Così in testa c’è andato Brad Binder che era riuscito a superare tutti e pure per lui è stato un colpo inatteso, peccato perché stava ritornando ad essere il Binder top che conosciamo, a lui un 7 di incoraggiamento.
- Il colpo più inatteso e tosto è però stata la caduta a metà dell’ultimo giro del campione del mondo Pecco Bagnaia che era andato davanti all’inizio, poi era stato riassorbito e infine aveva di nuovo la leadership in mano.
- Purtroppo però si è steso all’ultimo giro, buttando gara un bottino che lo avrebbe avvicinato ad un Martin non proprio al meglio. 4, perché lui è il bicampione del mondo che deve recuperare e non può commettere errori simili.
- In terra anche il francese (4), che però guida una pessima Honda e un Oliveira non malissimo fino al botto, ma lontano dal suo compagno Fernandez e da Espargaro: ancora aspettiamo che torni ad essere il pilota che conoscevamo. 4.
- Discorso a parte per Maverick, dal quale ci si aspetta molto di più perché ha qualità eccelse che però troppo di frequente non riesce ad esprimere per i motivi più disparati. Peccato, 5.
- Alla fine l'unica KTM sul podio è ancora una volta quella dell’esordiente Pedrito Acosta: il fenomeno spagnolo che lotta, combatte e impara. 8.
- Non malissimo Jack, settimo, ma dopo 4 cadute. 5, da lui ci si aspetta di più. La moto è buona, si può fare meglio.
- Alla fine di una gara imprevedibile l’unica Desmosedici sul podio è quella azzurro-Gresini di Marc Marquez che, dopo una partenza fantastica dalla 14° posizione, ha dimostrato di essere sempre un grande.
- Considerando anche che dispone della moto dello scorso anno e l’essere salito in seconda posizione in classifica mondiale.
- Giù dal podio il leader mondiale non al meglio delle sue potenzialità, il che rendo ancora più grave la caduta di Bagnaia e rafforza la sensazione che forse questo possa davvero essere il suo anno, 7.
- Quinto Bastianini, sesto Di Giannantonio partito malissimo. Arrivare è un indubbio merito, ma se non ci fossero state le cadute importanti là davanti sarebbe stata una gara opaca. 6.
- Ancora non a suo agio con la moto 23 Marco Bezzecchi. Girare e percorrere chilometri può fargli soltanto bene, però nono è troppo poco: 5.
- Da Morbidelli questa volta ci si aspettava di più, ma un long lap lo ha castrato. In prova ci siamo quasi, in gara ancora no: 5.
- Strano vedere il catalano così indietro e peggio rispetto ai suoi livelli abituali con Ducati: 14° e 4- per lui.
- Un po’ meglio Yamaha, ma ancora lontani dalla lotta per il podio sia Quartararo, sia Rins 6 di incoraggiamento. Male Honda, ma ci sta ancora la moto non è cambiata abbastanza con le sue moto dietro.