MotoGP in Catalunya (Barcellona): l'analisi del circuito di Montmeló
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Il Motomondiale torna al Montmeló per il GP Motul Solidarity e il nostro Mauro Sanchini ci porta a scoprire i segreti del tracciato, decisivo per il titolo. Si parte giovedì alle 16 con la conferenza stampa piloti, venerdì le pre-qualifiche, sabato caccia alla pole dalle 10:45 e Sprint Race alle 15. Domenica il gran finale alle 14 con la gara lunga, l'ultima della stagione: tutto in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
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- Collocato in via Mas Moreneta a Montmeló, a venti chilometri a nord-est di Barcellona, l'impianto venne inaugurato nel settembre del 1991 con la Formula 1 e il 31 maggio 1992 ospitò la prima edizione della gara motociclistica (fino al 1995 GP d'Europa, dal 1996 ridenonimato Gran Premio de Catalunya), con le vittorie di Wayne Rainey su Yamaha nella classe 500, Luca Cadalora su Honda in 250 e di Ezio Gianola - ancora su Honda - nella classe 125. Può accogliere fino a 104mila spettatori.
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- Nella gara lunga di maggio un super Pecco Bagnaia ha vinto a Barcellona davanti a Jorge Martin e Marc Marquez. Il campione del mondo infrange così il tabù al Montmeló, mettendosi alle spalle il brutto incidente del 2023 e la caduta nella Sprint Race del sabato, conquistando la prima vittoria in Catalunya.
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- Il tracciato è lungo 4700 metri, con 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra). Larghezza medio-ampia di 12 mt.
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- La lunghezza del rettilineo - oltre un chilometro - è una caratteristica molto importante di questo tracciato, considerando anche che la seconda parte è in discesa e nell'economia della gara potrebbe fare la differenza.
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Brembo
- Secondo i dati Brembo, in ogni giro del Circuit de Barcelona-Catalunya i piloti usano i freni 10 volte per un totale di poco inferiore ai 34 secondi, equivalenti al 34 per cento della durata della gara, esercitando un carico sulla leva del freno di 48 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di 12 quintali.
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Brembo
- Delle 10 frenate del circuito catalano, 2 sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 scarsamente impegnative. La staccata più dura per la MotoGP è alla prima curva: le moto passano da oltre 340 km/h a 99 km/h in 5,6 secondi durante i quali percorrono 275 metri.
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- Varianti: 1-2, 7-8, 11-12. La moto deve essere leggera, molto agile e abile a cambiare direzione.
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- La particolarità di questo circuito: solitamente ha poco grip. Specialmente in condizioni di temperatura alta di asfalto. E il pilota che riuscirà a trovare il set-up giusto per avere aderenza nel posteriore ne trarrà - ovviamente - beneficio.
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- La MotoGP, dunque, torna in Europa per l'ultimo ballo del 2024, il GP Motul Solidarity di Barcellona in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Al Montmeló, che ha sostituito Valencia dopo la terribile alluvione che ha messo in ginocchio il sud est della Spagna a fine ottobre, si deciderà il titolo: Martin ha 24 punti di vantaggio su Bagnaia e potrebbe chiudere i conti sabato 16 novembre dopo la Sprint delle 15, ma Pecco proverà a rinviare tutto alla gara di domenica alle 14!