MotoGP a Valencia: l'analisi del circuito, curva dopo curva
A Valencia va in scena l'ultimo atto del Mondiale, fino al 16 novembre LIVE su Sky Sport e in streaming su NOW. Sabato qualifiche alle 10.50 e Sprint alle 15, domenica gara lunga della top class alle 14 preceduta da Moto3 (ore 11) e Moto2 (ore 12.15). Scopriamo con Mauro Sanchini i segreti del tracciato spagnolo, curva dopo curva
- Il Gran Premio della Comunità Valenciana è una tappa fissa del Motomondiale dal 1999 e dal 2002 ospita l'ultima gara del campionato ad eccezione del 2020 (quando si corse la penultima) e dell'anno scorso, sostituto da Barcellona dopo la terribile alluvione che si era abbattuta su Valencia. Il circuito è intitolato al pilota spagnolo Riccardo Tormo, vincitore di due titoli Mondiali nella classe 50, prematuramente scomparso nel 1998.
- Sebbene il circuito sia abbastanza piccolo, l'edificio principale ospita una cinquantina di box e le lunghe tribune che circondano la pista come in uno stadio possono contenere oltre 150mila spettatori. Due curve del circuito portano il nome di due grandi piloti spagnoli: Jorge Martinez Aspar e Angel Nieto.
- Il giro record della pista appartiene a Marco Bezzecchi, su Aprilia, stabilito il 15 novembre 2025: 1:28.809 il tempo del pilota romagnolo.
- I piloti che hanno vinto di più in top-class a Valencia sono Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, recordman del Gran Premio spagnolo con 4 successi. Due vittorie per Valentino Rossi, Casey Stoner, Francesco Bagnaia e Marc Marquez.
- Valencia è molto cara a Pecco Bagnaia, che ha festeggiato qui la vittoria di tre Mondiali: nel 2018 in Moto2, nel 2022 e 2023 i trionfi in top class.
- Il circuito è lungo 4.005 metri e largo 12, con 14 curve: 9 a sinistra e 5 a destra.
- Il rettilineo di partenza è lungo 876 metri e la potenza del motore è fondamentale, soprattutto nella seconda parte.
- Secondo i dati Brembo, i piloti della MotoGP utilizzano i freni in 9 delle 14 curve del Circuit Ricardo Tormo e non esistono due curve di fila in cui non vi facciano ricorso almeno una volta. Delle 9 frenate, solo una - la prima - è classificata come impegnativa per l'impianto frenante, 4 sono di media difficoltà e le restanti 4 scarsamente impegnative.
- La staccata più dura per le MotoGP è, appunto, la prima dopo il traguardo.
- Le moto passano da 325 km/h a 134 km/h in 4,3 secondi in cui percorrono 238 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 6,3 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,7 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12 bar.
- Tutti i dati completi elaborati da Brembo relativi a Curva 1.
- All'uscita della 1 sarà determinante aver preso la corda nel punto giusto per affrontare al meglio Curva 2, un tornante molto stretto a sinistra, una staccata ad angolo acuto dove si possono effettuare tanti sorpassi.
- Dalla 2 le moto si 'raddrizzano' in leggera discesa verso una sorta di 'serpentone' di curve, a partire dalla 3: molto aperta e a gran velocità di percorrenza, dove effettuare dei sorpassi è parecchio complicato perché è facile poi venire incrociati.
- Dopo la staccata della 3 si arriva alle 4 e 5, due curve 'gemelle', le prime a destra dopo tante svolte a sinistra. E proprio per questo occorrerà fare particolare attenzione: perché se la gomma è troppo fredda - facile, specialmente con le temperature di novembre - il rischio di scivolare sull'anteriore è sempre dietro l'angolo.
- Usciti dalla 5, gran 'manata' di acceleratore ed eccoci in Curva 6, di nuovo a sinistra e leggermente in salita.
- La 6 va affrontata con buona velocità di percorrenza - specialmente in uscita - per spingere sul medio-lungo rettilineo e tagliare la 7 con il gas in mano prima della staccata di Curva 8.
- La 8 è un curvone a sinistra che gira tondo, a raggio largo, il secondo 'serpentone' del circuito valenciano.
- Dalla 8 si esce molto larghi sulla sinistra per un breve rettilineo che porta al cambio di direzione 9-10, velocissimo: essenziale affrontarlo con una traiettoria perfetta (o quasi).
- Nella 10 si torna ad appoggiare la gomma sulla destra dopo 4 curve a sinistra. Un punto complicatissimo, dove abbiamo assistito a tantissime cadute in passato perché il cambio di direzione è molto veloce, con peso e trasferimento di carico sull'anteriore e il freno in mano per la staccata della 11.
- Curva 11 è un tornante molto stretto, piuttosto chiuso, che gira di 180 gradi. Sarà importante uscire bene sul cordolo esterno, magari sacrificare un po' la velocità di percorrenza, per lanciarsi bene sul piccolo rettilineo e tenersi pronti ad approfittare di un passo falso per portare l'eventuale attacco.
- Curva 12 è molto particolare, cortissima, un angolo secco sulla destra di 90 gradi, una sorta di 'becco' da fare a gran velocità sul cordolo esterno per lanciarsi al meglio verso il curvone della 13.
- Un curvone lunghissimo in piena accelerazione che prima sale e a metà comincia a scendere: non può portare a un sorpasso ma potrebbe provocarlo alla staccata della 14, dall'interno.
- La 14 è un altro tornante secco a sinistra che se preparato bene - spalancando il gas molto presto - potrebbe consentire il sorpasso sul rettilineo del traguardo!
GUIDA TV
- A Valencia va in scena dunque il 22° e ultimo atto di questa lunghissima stagione, dal 14 al 16 novembre LIVE su Sky Sport e in streaming su NOW. Si parte giovedì alle 16 con la conferenza stampa piloti, sabato qualifiche alle 10.50 e Sprint alle 15, domenica gara lunga della top class alle 14 preceduta da Moto3 (ore 11) e Moto2 (ore 12.15).