In settimana Pablo Nieto, Team Manager dello Sky Racing Team VR46, ha fatto visita alla sede di Sky Cagliari. Il dirigente spagnolo ha tenuto un meeting sulla motivazione di gruppo e sugli aspetti del lavoro di squadra. E si è raccontato al quotidiano L'Unione Sarda in un'intervista rilasciata a Vanna Chessa: i piloti, le corse, la scaramanzia e gli affetti
Pablo Nieto insieme ai dipendenti di Sky Cagliari. Si è discusso di motivazione di gruppo e lavoro di squadra -
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Dopo un'esperienza decennale da pilota nella vecchia classe 125, Nieto nel 2009 ha intrapreso la carriera manageriale -
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Nel 2015, un anno dopo la sua nascita, lo Sky Racing Team VR46 ha affidato la gestione manageriale a Pablo Nieto -
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Nel 2013 è stato il manager del Team Calvo, con il quale Vinales si è laureato campione del Mondo in Moto3. La scorsa stagione, Nieto ha vinto il Mondiale Moto2 con Pecco Bagnaia, tra le fila dello Sky VR46 -
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Il dirigente spagnolo nell'intervista a L'Unione Sarda spiega le sfumature dei due ruoli: "Il pilota deve essere concentrato, preparato e pensare solo al feeling con la moto. Il Team manager deve tenere tutto sotto controllo e motivare tutti" -
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La motivazione spinge il pilota a migliorarsi costantemente:"E' tutto, il talento non basta. Ci vuole impegno. Un esempio: mio fratello e mio cugino già correvano quando a 12 anni dissi a mio padre che volevo farlo anche io. Mi consigliò di andare prima in Svizzera a studiare, poi ho coronato il mio sogno", così dice Nieto al quotidiano sardo -
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Pablo Nieto continua a raccontare: "Mio padre diceva di aver vinto 12 più 1 mondiali. Io quando correvo avevo un amuleto che mi diede mia madre. Ora ho sempre un cornetto rosso" -
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Meticoloso, puntuale, cura ogni minimo dettaglio, a L'Unione Sarda dice: "Non mi manca correre, ho scelto io di smettere. Fare il Team manager è diverso, devi pensare a tutto. Chi corre si gioca la vita, i meccanici devono essere al top e la moto a posto. Controllo persino che i piloti non mangino molto, anche un chilo cambia tutto"
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