LE EMOZIONI DELLE 21 TAPPE! Tre settimane di attacchi, imprese solitarie, volate brucianti. Una gallery per ripercorrere il Giro che ha incoronato Nibali. Tanti gli italiani protagonisti: da Paolini a Visconti, fino a Puccio e Santambrogio. LO SPECIALE
Sarebbe stato difficile chiedere di più a questo Giro d'Italia: tanti i colpi di scena e i bei gesti tecnici degli atleti e soprattutto mai un giorno per annoiarsi, dall'esordio all'ombra del Vesuvio fino alle imprese di Nibali sotto i fiocchi -
LO SPECIALE GIRO 2013
Splendida la cornice, splendente il sole sopra Napoli (mai più rivisto dal gruppo), regale la prima volata di Mark Cavendish. Il 96esimo Giro d'Italia era iniziato così. Battuti nel circuito finale l'ottimo Viviani e il campione francese Bouhanni -
Napoli incorona Mark Cavendish: tappa e maglia rosa
Per il britannico dell'Omega Pharma-Quick Step ci sono ovviamente anche la prima maglia rosa e i primi baci delle miss... -
Top&flop: Cannonball a pieni voti, bravo anche Viviani
Dopo il "prologo" in volata, il secondo giorno è già tempo per una sfida contro le lancette, con la cronosquadre per le strade di Ischia. A vincerla è il Team Sky guidato da Wiggins, con Cataldo che passa per primo sul traguardo... -
A Ischia la Sky è un treno perfetto. Puccio in rosa!
Però la maglia rosa non è né di Cataldo né di Wiggins. A indossarla, grazie al miglior piazzamento nella prima tappa, è il giovane Salvatore Puccio: solo il primo di una lunga serie di siciliani che brilleranno nella corsa rosa -
Il #GiroSky si tinge già di rosa: champagne per Wiggo & C.
Terza tappa ancora al Sud e ancora con italiani protagonisti. A Marina di Ascea va in scena il capolavoro di Luca Paolini, capace di vincere subito, al primo Giro d'Italia a 36 anni, con un assolo splendido nel finale della frazione, lunga 222 km -
Hesjedal accende il Giro, tappa e maglia per Luca Paolini
Per l'esperto corridore lombardo la soddisfazione è enorme: il suo primo Giro coincide anche con la prima maglia rosa di una carriera da grande gregario e da cacciatore di classiche -
Top&flop/3: quanta birra il "Gerva"! Hesjedal è un leone
Al quarto giorno di corsa inizia il maltempo, che praticamente non abbandonerà più il gruppo. Sotto la pioggia, la tappa di 244 km verso Serra San Bruno diventa una classica. A vincerla, con una volata "alla Sagan", è Enrico Battaglin -
Battaglin vince in salita. E Paolini conserva la rosa
A Matera va per terra mezzo gruppo per colpa dello sloveno Mezgec, compagno di squadra di Degenkolb. Il tedesco, che era alla sua ruota, finisce per approfittarne e si lancia in una lunghissima e vincente volata. Paolini resta in rosa -
A Matera cadono tutti: tappa a Degenkolb
Sprint molto più convenzionale a Margherita di Savoia, per la 6a tappa, e anche l'esito è il "solito": Mark Cavendish brucia Viviani e Goss e si prende la seconda vittoria nella corsa rosa. Paolini conserva la leadership della generale provvisoria -
Cavendish cala il bis a Margherita di Savoia
Alla 7a frazione c'è spazio per una vittoria australiana. Merito della splendida fuga solitaria di Adam Hansen verso Pescara, sotto la pioggia. Per colpa del meteo e delle discese, Wiggins perde quasi un minuto e mezzo su tutti i favoriti -
Giro, vince Hansen. Pioggia e cadute: Wiggins in difficoltà
Questa volta Paolini non riesce a reggere il ritmo dei migliori e arriva proprio nel gruppo di Wiggins. Così la maglia rosa finisce sulle spalle dello spagnolo Intxausti, che tornerà protagonista qualche giorno dopo... -
Top&flop/7: Intxausti e Nibali da grandi. Wiggo, giornata no
Con 55 km a cronometro da Cesena a Saltara, l'ottava tappa doveva segnare il riscatto di Wiggins, che però balbetta in discesa ed è attardato da problemi meccanici. Così un ottimo Nibali perde solo 21". E la tappa va ad Alex Dowsett -
Crono a Dowsett. Wiggins secondo, Nibali maglia rosa
Grazie all'ottima prova nella crono, proprio Nibali va a indossare la maglia rosa, che non abbandonerà più per tutta la corsa. Evans, a quel punto, era però a soli 29" dal siciliano -
Top&flop/8: Nibali ed Evans volano, Wiggo frena ancora
Prima della sosta, 181 km verso Firenze e un percorso che attraversa quello del Mondiale 2013. Finisce con un'altra vittoria in solitario di un uomo Katusha, questa volta Maxim Belkov, e Betancur che scatta nel finale e ruba qualche secondo -
Belkov vince a Firenze, Wiggins soffre ma arriva con Nibali
Massaggi e riposo con la maglia rosa sempre in vista. Non potrebbe essere più alto il morale di Vincenzo Nibali: tutti alla vigilia si aspettavano che il siciliano sarebbe stato in ritardo da Wiggins a questo punto della corsa. Invece... -
Primi bilanci: Nibali da padrone, Evans sorprende. Hesjedal flop
A tenere alto l'onore Sky ci pensa Rigoberto Uran, con una splendida azione nel finale, nel primo vero arrivo in salita verso l'Altopiano del Montasio. Il colombiano anticipa Betancur di 20", Nibali, Santabrogio ed Evans di 31". Wiggo arriva a 1'08" -
Uran vince sul Montasio. Nibali 3°, Wiggins perde terreno
Ormai si è capito: tappa ondulata è sinonimo di spettacolo e fuga solitaria. Nell'11a frazione tocca al lituano Navardauskas, che semina tutti nel giorno dedicato al Vajont -
Navardauskas trionfa sul Vajont davanti a Oss. Nibali ok
L'occasione per velocisti torna nella 12esima tappa e a coglierla - manco a dirlo - è Mark Cavendish. Sotto una pioggia battente, il britannico supera Bouhanni e Mezgec, ma la vera notizia è che dietro, in una tappa in fondo semplice, si stacca Wiggins -
A Treviso crolla ancora Wiggo. Cavendish cala il tris
Il vincitore del Tour 2012 soffre la strada bagnata e soprattutto soffre per un'infezione polmonare. Così incassa altri 3'17" di ritardo da Nibali. Il giorno dopo si ritirerà insieme ad Hesjedal, pure lui ammalato -
#GiroSky, sir Wiggo e l'addio a un sogno in rosa
Il freddo e le difficoltà sembrano fare addirittura bene a Mark Cavendish che centra a Cherasco, in una 13esima tappa non facilissima e nella quale regge benissimo anche in salita, il suo quarto successo al Giro e la vittoria 101 in carriera.
Un venerdì 17 favorevole ancora a Cavendish
Una vittoria da non crederci, in salita e davanti alla maglia rosa. Il gran giorno di Mauro Santambrogio coincide con la 14esima tappa, che vede l'italiano della Vini Fantini involarsi insieme a Nibali e precederlo sul traguardo a Jafferau -
Giro, vince Santambrogio. Nibali 2° sullo Jafferau
La salita finale al Galibier viene dimezzata, ma basta per arrivare in mezzo alla neve e per la rinascita di Giovanni Visconti, splendido vincitore in solitaria. Nibali questa volta si limita a controllare e solo Samuel Sanchez perde qualche secondo -
Visconti trionfa sul Galibier, Nibali sempre padrone
Al secondo giorno di riposo, sembra essere Cadel Evans l'unico rivale attendibile per la maglia rosa Nibali, che precede l'australiano di 1'29" in classifica. Uran e Santambrogio sono a 2'46" e 2'47", in lotta per il terzo gradino del podio -
Nibali e i rivali a sorpresa. Il più pericoloso resta Evans
Proprio Santambrogio crolla nella tappa successiva, perdendo oltre 2 minuti dai migliori. La frazione la vince l'ex maglia rosa Intxausti con un'azione di potenza e una bella volata su Kangert e Niemiec. Nibali, Uran ed Evans arrivano tutti insieme -
A Ivrea trionfa Intxausti. Crolla Santambrogio
Un altro capolavoro per celebrare il Giro della rinascita: Visconti prende ancora il volo verso Vicenza e conquista la sua seconda tappa, ancora in solitaria. Italiani - anzi sicliani! - sempre più protagonisti al Giro! -
Capolavoro di Visconti a Vicenza: è bis dopo il Galibier
Si torna a fare sul serio per la classifica con la cronoscalata da Mori a Polsa. Tutti aspettano l'attacco di Evans alla maglia rosa, invece l'australiano delude e anzi è Nibali a fare il vuoto. Lo Squalo porta il suo vantaggio sui rivali a 4' -
Nibali pigliatutto nella cronoscalata: Evans affondato
Niente Stelvio e Gavia per troppa neve. E' maggio è non si vede sulle strade del Giro, che - non succedeva dal 1989 - si trova costretto ad annullare una tappa a causa del maltempo. La classifica resta così "congelata"... -
Tutto coperto di bianco: la neve ferma il Giro
Nella 20esima tappa, Nibali trasforma una grande vittoria in un eccezionale trionfo. Come? Con un attacco verso le Tre Cime di Lavaredo, superfluo per la classifica, ma capace di esaltare tutti gli appassionati. La maglia rosa è sua! -
Nibali, il Giro è tuo! Capolavoro sulle Tre Cime. Uran 2°
E sono 5. Nessun velocista è riuscito a strappare un successo a Cavendish. Con l'inglese ben lanciato dai compagni, nel gran finale di Brescia, ci ha provato Sacha Modolo, ma anche lui è finito per rimbalzare negli ultimi 50 metri -
Brescia incorona Nibali: è trionfo italiano al Giro d’Italia
La chiusura, ormai, l'abbiamo vista in tutte le salse, ma è la vera copertina di un Giro che Nibali ha dominato non solo nel risultato, ma anche dal punto di vista mentale e della gestione della squadra. Il trofeo senza fine è più che meritato! -
Nibali-story: le foto di una carriera sempre all'attacco