
Dovizioso, 2021 sabbatico: il meglio delle sue 19 stagioni nel Motomondiale. FOTO
Con una grande rimonta dal 12° al 6° posto, a Portimao Dovizioso ha chiuso la sua avventura con la Ducati, dopo 8 stagioni insieme: nel 2021 non correrà con altre moto, ha deciso di prendersi un anno sabbatico, come annunciato sui social lo scorso 10 novembre. In attesa di rivederlo in griglia di partenza, rivediamo i momenti più significativi: dal suo debutto in 125 al GP portoghese

Dopo 8 stagioni insieme si separano le strade per la Ducati e Andrea Dovizioso: il pilota di Forlì ha deciso di fermarsi e prendersi un anno sabbatico, l'obiettivo è tornare in pista nel 2022.

L'ingresso nel Motomondiale di Dovizioso avviene nel 2001, quando prende parte per la prima volta a un Gran Premio con un'Aprilia al Mugello, in qualità di wildcard.
Grazie, Dovi! Le immagini più belle della carriera. VIDEO
Nel 2002 venne ingaggiato dal Team Scot per disputare con una Honda il Campionato del mondo della 125. Nella sua stagione di debutto ottiene un 9° posto come miglior piazzamento.
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Nella gara inaugurale del 2003 arriva quinto e raggiunge il podio al GP successivo, in Sudafrica. In quella stagione sale sul podio in altre tre occasioni e si merita un contratto con una moto ufficiale per il 2004, ereditando la moto con cui Daniel Pedrosa ha conquistato il titolo.

Nel 2004 vince il primo titolo del Campionato del Mondo della 125 con il team Kopron Scot: chiude l'anno 1º con 248 punti dopo 14 delle 16 prove in calendario. 4 vittorie: Sudafrica, Francia, Gran Bretagna e Giappone.

Nel 2005 debutta in 250, sempre in sella a una Honda, sempre nel Team Scot, con il numero portafortuna '34' (un tributo all'idolo Kavin Schwantz). Termina il Campionato al terzo posto collezionando 5 podi: due secondi posti e tre terzi posti. Per le due stagioni successive chiude 2° nel Mondiale alle spalle di Lorenzo.

Il 2008 è l'anno del debutto in MotoGP: con il n.4 (il 34 di Schwantz è stato ritirato), Dovizioso è la sorpresa della stagione. Al penultimo GP, in Malesia, arriva il primo podio: è 3° alle spalle di Rossi e Pedrosa. Lo stesso Rossi vince il titolo in quell'anno, Dovi è 4°.

Nel 2009 fa il salto nel team Repsol Honda al fianco di Dani Pedrosa: il 26 Luglio a Donington Park festeggia la prima vittoria in top-class, entrando nel ristretto club di piloti ad aver vinto almeno una gara nelle tre classi.
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L'ingaggio di Dovi con il team ufficiale della Ducati arriva il 15 agosto 2012: Andrea firma un biennale e viene presentato a Madonna di Campiglio il 15 gennaio del 2013, in coppia con il suo nuovo compagno Nicky Hayden.

Chiude la sua prima stagione all'8° posto, con 140 punti. Il suo miglior risultato è un quarto posto in Francia.

Nel 2014 le cose decisamente vanno meglio. Dovi - affiancato ora da Cal Crutchlow - ottiene il suo primo podio con la Ducati (3°) il 13 aprile a Austin, nel Gran Premio delle Americhe, ed è secondo in Olanda. L'11 ottobre conquista a Motegi la sua prima pole stagionale, seconda in carriera nella classe maggiore, segnando anche il nuovo record della pista. Conclude il campionato al 5º posto con 187 punti.

Nella stagione seguente cambia ancora compagno di squadra, che stavolta risponde al nome di Andrea Iannone. Pole e secondo posto in Qatar, stesso piazzamento anche nel Gran Premio delle Americhe e in Argentina. In Francia e Gran Bretagna è terzo. Chiude l'annata al settimo posto con 162 punti.

Il 2016 parte subito bene, con un secondo posto alla prima gara in Qatar. Dopo alcuni sfortunati GP sale sul podio in Germania (3°) e si avvicina alla vittoria sia in Austria che in Giappone, dove si classifica secondo. Finalmente, in Malesia, vince dopo essere partito dalla pole position, ottenendo il primo trionfo in Ducati e la sua seconda in MotoGP, ponendo fine a un digiuno di vittorie che durava da 7 anni. In classifica è 5° con 171 punti.
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Nel 2017 il compagno di squadra è Jorge Lorenzo. Il 4 giugno trionfa al Gran Premio d'Italia del Mugello e anche nel GP successivo in Catalogna. Il quinto posto ottenuto nel Gran Premio d'Olanda ad Assen lo proietta momentaneamente in testa al Mondiale, prima di essere superato dallo spagnolo Márquez al termine del GP di Germania, dove Dovizioso giunge ottavo.

Torna alla vittoria in Austria, al termine di un duello all'ultima curva proprio contro Márquez.

Dovizioso conclude il suo grande 2017 al 2º posto in classifica generale con 261 punti.

Secondo al Mugello, dove stabilisce il record assoluto di velocità raggiungendo i 356,4 Km/h.

In Repubblica Ceca vince dopo essere partito dalla pole position.

Il 9 settembre dello stesso anno trionfa a Misano, vincendo per la prima volta il Gran Premio di San Marino.

Comincia il 2020, la sua ultima stagione con la Ducati, con un terzo posto a Jerez.

Nonostante l'ottima partenza il 2020 si rivela difficile per Dovizioso. Il weekend in Austria è fondamentale: il 15 agosto la notizia che non rinnoverà il suo contratto con Ducati dopo una storia d'amore durata 8 anni, il 16 agosto la vittoria al Red Bull Ring (resterà l'unica della stagione).
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Sfiora il podio a Le Mans, dove chiude 4°: sul gradino più alto del podio sale l'altro ducatista, Petrucci.
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Si parla molto della possibilità di vederlo in Aprilia al posto di Iannone (squalificato per 4 anni dal Tas di Losanna per la vicenda doping) e in Yamaha nel ruolo di collaudatore. A Valencia Dovi ai microfoni di Sky ribadisce: "Ho ancora il fuoco dentro"
Dovizioso: "Ho ancora il fuoco dentro"
Finché, il 10 novembre, Dovizioso annuncia sui social la propria scelta per il 2021: "Ho deciso di non prendere nessun impegno e di rimanere libero da accordi formali".

Il 22 novembre l'ultima gara con la Ducati: Dovizioso parte 12° e chiude in zona podio, al 6° posto. Dopo il GP l'abbraccio al box con tutto il team, che oltre a celebrare Dovi a Portimao festeggia il titolo costruttori.
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