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Yamaha, Vinales: "Adesso dobbiamo fare una squadra sola"

Yamaha

Dopo quattro anni in squadra con Rossi, nel 2021 Vinales avrà Quartararo come compagno di box alla Yamaha ufficiale. Nel giorno della presentazione della nuova livrea della M1, lo spagnolo ha analizzato quali saranno le differenze accanto al francese: "Negli ultimi anni ognuno era per i fatti propri. Adesso dobbiamo fare una squadra sola, è la cosa più importante. Ora possiamo fare un team unico, in passato era difficile perché c'era il mio team e poi quello di Valentino"

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Vinales all'attacco del Mondiale 2021, nel giorno della presentazione delle moto con cui scenderà in pista a partire dalla prima gara della stagione (28 marzo, Qatar): "Da quando ho firmato per la Yamaha le mie aspettative sono sempre le stesse. L'obiettivo è vincere il Mondiale ma non è facile, perché l'anno scorso abbiamo affrontato molte difficoltà. Abbiamo iniziato la stagione molto bene, ma poi per diversi motivi non siamo riusciti a mantenere quel livello. I nostri avversari sono migliorati e noi no. Quest'anno proveremo a dare il massimo ad ogni gara. A volte in alcune piste siamo davvero al top, siamo imbattibili, ma poi arriviamo in altri circuiti dove non riusciamo a finire nella top5. Proveremo ad essere più costanti, penso che tutte le persone di Yamaha abbiano lavorato molto duramente per questo durante l'inverno".

"Essere il pilota 'senior' del team mi dà una motivazione in più"

"Ho 26 anni, mi sento ancora giovane. È una sensazione piuttosto strana perché fino allo scorso anno ero a fianco di Valentino, quindi iniziavo sempre la stagione come il pilota più giovane. Ma adesso c'è Fabio, che è di quattro anni più piccolo di me, sembra proprio che ora sia io il "senior"...Avrò tutta la responsabilità con la squadra, ma questo mi piace, sapere cosa siamo in grado di fare e sapere di poter guidare il team Yamaha mi dà una motivazione extra. Quindi non vedo l'ora di iniziare la stagione per dimostrare tutto il nostro potenziale". Quest'anno sarà seduto in quello che era l'angolo del box di Valentino: "Sono sempre stato seduto da quella parte del box. Solo quando sono arrivato in Yamaha non ho potuto scegliere, questo è il motivo per cui ho cambiato adesso, perché sono sempre stato da quel lato".

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"Miller tra i principali favoriti al titolo"

"Penso che Miller possa essere uno dei contendenti principali perché la scorsa stagione stava andando veramente forte. Ha capito quali sono i punti di forza della Ducati. Ma penso che tutte e quattro le Yamaha possano essere in alto in classifica. Da parte mia è fantastico essere di nuovo al via del Mondiale con la Yamaha.

Penso che per noi sarà un anno interessante perché abbiamo lavorato molto duramente. È un peccato che i fan non possano venire in circuito, ci mancano molto. Ma proveremo a combattere e a raggiungere l'obiettivo, cercheremo di essere forti".

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"Quartararo super nel giro secco"

Nel team ufficiale al fianco di Vinales debutterà Quartararo. La sua arma migliore? "Il giro secco. Penso sia davvero bravo in qualifica. Mi ha fatto migliorare molto nel 2019 perché, come tutti sanno, per noi la prima fila in griglia è veramente importante e Fabio faceva dei giri davvero buoni. Ho imparato molto da lui, anche se era un pilota molto giovane e al suo primo anno in MotoGP. Si è adattato molto bene alla Yamaha per fare un giro lanciato. Ho analizzato tutti i minimi dettagli e ora in qualifica vado sempre bene. Poi penso che sia molto impulsivo. In un certo senso, quando ero un po' più giovane ero così anch’io. Da una parte è buono, ma dall’altra no".

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L'importanza della preparazione fisica

"Cerco di restare in forma tutto l'anno, non mi concentro solo su alcune gare. Non è facile perché a volte è difficile mantenere la dieta, continuare a lavorare e la motivazione non è sempre la stessa. La stagione è come le montagne russe. Ma penso di essere abbastanza in forma in questo momento, quindi per la prima gara vorrei essere al top".

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"Era il momento giusto per sposarmi"

Dopo la presentazione, Vinales ha rilasciato altre dichiarazioni ai giornalisti: "La stampa mi è mancata molto, mi mancano anche i meeting ai circuiti. Devo stare calmo, è la cosa più importante. Forse cambiare troppe cose toglie stabilità e calma. Voglio mantenere tranquillità. So che a volte sono difficile, ma io capisco Yamaha e loro capiscono di cosa io abbia bisogno per essere veloce. Mi sento bene, calmo e felice, farò di tutto per vincere. Confermo di essermi sposato, è vero. Era il momento di farlo, ho trovato la ragazza giusta e l'ho sposata immediatamente"

"Adesso possiamo fare un team unico"

Nel corso dell'intervista con la stampa, Vinales ha aggiunto: "Sarà importante essere uniti come squadra. Negli ultimi tre anni ognuno era per i fatti propri. Adesso dobbiamo fare una squadra sola, è la cosa più importante. Ora possiamo fare un team unico, in passato era difficile perché c'erano il team mio e quello di Valentino. I risultati arriveranno da soli, abbiamo velocità in tutte le situazioni, è una questione di dettagli. Ci divertiremo. Il Qatar non ci preoccupa perché ci sono 5 giorni di test e due gare, quindi possiamo aspettarci risultati pazzi, tutte le moto saranno veloci. Mi interessa più focalizzarmi sulle gare successive come Portimao, dove Morbidelli l'anno scorso è stato veloce e noi abbiamo sofferto. Tutti alla Yamaha sanno cosa posso fare con questa moto. Crediamo nel mio stile di guida e nella moto. Io credo nel progetto. Sappiamo tutti i problemi dell'anno scorso e anche la sfortuna in certe situazioni. Quando la moto funziona e si lavora con calma ci si concentra meglio sui dettagli. Sarà un po' difficile provare tutte le nuove componenti in una sola pista in Qatar, sarà importante il lavoro che si farà a mezzogiorno durante i test. Dove non arriva il motore dovranno arrivare il mio stile di guida e il telaio della moto. L'anno scorso è stato complicato dopo Misano perché a me piace girare per capire bene cosa mi serve per le qualifiche e la gara, invece da Aragón ho potuto girare poco. Sono un po' preoccupato per il motore ovviamente, ma penso che i problemi di affidabilità siano risolti. Non penso di vincerle tutte, ma almeno di star sempre davanti. Non direi che sono il pilota numero 1, credo che si lavorerà allo stesso modo con entrambi i piloti".

"Crutchlow ci aiuterà molto"

Vinales ha parlato anche del ruolo chiave che avrà Cal Crutchlow come nuovo collaudatore Yamaha: "Cambierà il modo di lavorare. Crutchlow ci aiuterà molto, prima ci arrivavano un sacco di cose dal Giappone che quando si spingeva al massimo non funzionavano, Cal proverà spingendo al massimo, e sarà più facile concentrarsi sul lavoro e non fare sia il pilota che il test rider nei weekend. Con Quartararo mi trovo bene, in pista siamo in competizione ma fuori ci rispettiamo e la nostra missione è lavorare a contatto per far vincere Yamaha. Per me significa tanto essere supportato da Yamaha. Direi tutto. Ora pensiamo a provare tutto in Qatar senza perderci. Dobbiamo mettere tutto insieme per vincere e ci proveremo. Penso che nella seconda metà del 2020 abbiamo risolto gran parte del problema relativo ai primi giri. Quando ho fiducia spingo sin dall'inizio. Lavoreremo anche su questo. È solo una questione di fiducia con la moto, a serbatoio pieno e gomma fredda. Tutta la squadra deve unirsi se Yamaha vuole vincere. L'esempio più chiaro è Suzuki. Chiedo più libertà decisionale, per esempio l'anno scorso è arrivato un motore ed era quello, invece avrei voluto poter scegliere di tenere quello dell'anno precedente, serve mente aperta. Abbiamo provato a essere uniti negli anni precedenti, ma non ce l'abbiamo fatta. Gli arrivi di Esteban e Julito sono fondamentali più mentalmente che tecnicamente. La stagione sarà lunga, il primo obiettivo è uscire dai test del Qatar in modo che tutto sia chiaro. Per il resto si vedrà. Voglio portare la squadra a vincere il Mondiale, perché vedo il loro lavoro. Ciò che cambierò sarà mettermi nei panni delle persone che lavoreranno per me. È difficile dire chi sarà il favorito. Il leader è Mir e bisogna andare a prendere lui. Miller in un team ufficiale e con il Qatar dove il motore conta molto può far bene. Al momento non sono Rossi, ho bisogno di tanti titoli per essere come Valentino, conosco il mio ruolo e devo ricompensare la fiducia che mi ha dato Yamaha. Spero che Márquez torni e sia al top, è sempre uno dei favoriti e un punto di riferimento".