Valentino è pronto alla sua 26esima stagione nel Motomondiale, la prima con il team Petronas: "Il giovedì del Qatar c’è sempre un’atmosfera da primo giorno di scuola, è eccitante. Sono contento di avere Morbidelli in squadra, la motivazione è alta anche per la lotta interna con lui, per me Franco è il favorito per il titolo. A Losail l'obiettivo è restare in top 5". E sul futuro: "Spero che questo non sia il mio ultimo anno, anche se dipenderà molto dai risultati"
Dopo 15 stagioni con il team factory Yamaha (una collaborazione iniziata nel 2004 e culminata in 4 titoli Mondiali), Rossi continuerà a guidare una M1 ufficiale nel Mondiale MotoGP con la squadra satellite Petronas. Valentino ha firmato un contratto di un anno, anche se con Yamaha c’è già l’accordo di riparlare del 2022 dopo le prime sei-sette gare del 2021. Ed è lo stesso Rossi ad esprimere il desiderio di non fermarsi al termine della stagione che inizia proprio questa settimana in Qatar: "Spero che questo non sia il mio ultimo anno, anche se dipenderà molto dai risultati", ha affermato nel giovedì di Losail, dedicato alla tradizionale conferenza stampa.
"L'obiettivo è restare tra i primi 5"
Nell’intervista rilasciata a Sky Sport, Rossi ha ammesso che a 42 anni l’emozione del primo giorno del nuovo Mondiale è ancora la stessa: "Il giovedì del Qatar c’è sempre un’atmosfera da primo giorno di scuola, è eccitante. È emozionante vedere tutte le moto, tutti i caschi e tutte le tute nuove insieme. Nei test siamo andati bene, nel team c’è una bella atmosfera. Ci sono tanti piloti che vanno forte, bisognerà essere veloci sul giro secco per avere una buona posizione in griglia, ma soprattutto avere un buon passo perché la gara è lunga, controllando bene le gomme. Bisognerà lavorare diversamente per capire come sfruttare il lavoro del team. L’obiettivo è cercare di stare nei primi cinque".
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"Morbidelli sarà il primo pilota da battere"
Nuovo team e nuovo compagno di box per Rossi. Anche se, in questo caso, si tratta di un amico di lunga data: è Franco Morbidelli, con cui ha condiviso tante giornate al Ranch e non solo. "Sono molto contento di averlo come compagno di team – afferma Valentino –. In pista va molto forte, è veloce, nella seconda parte del Mondiale 2020 è stata la sorpresa della MotoGP, ha vinto tre gare, sarà difficile batterlo. Il primo da battere è sempre il tuo compagno di squadra, spero che ci divertiremo insieme. La motivazione è alta anche per la lotta interna con lui. Direi che Morbidelli è il favorito per il Mondiale insieme a Mir e Miller. In cosa sono cambiato? La cosa più importante è essere sempre focalizzato sul presente e sul futuro. Sono sicuramente cambiato, ho vissuto tante emozioni nel corso delle stagioni, ma la passione non è cambiata, questo weekend proverò probabilmente la stessa sensazione che ho provato al via nelle scorse stagioni. Cosa c’è di diverso nel box Petronas? Ci sono meno persone intorno alla moto, questa è la differenza principale rispetto al team factory". Infine una battuta su Marquez, assente nelle prime due gare del Qatar, essendo ancora alle prese con il recupero dall’infortunio (frattura all’omero del braccio destro): "Marc vuole di sicuro tornare, mi auguro che torni presto e che sia competitivo dalla prima gara in cui girerà".
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"La scomparsa di Gresini ci ha mostrato la forza del Covid"
In seguito alla domanda di un giornalista, Rossi esprime anche un ricordo di Fausto Gresini, scomparso a causa del Covid: "Lo conoscevo da quando era pilota, ricordo bene quando a Phillip Island ha aiutato Capirossi a vincere. Poi è diventato un rivale nella mia carriera, abbiamo lottato in 250 e in MotoGP, è molto triste quello che è successo. Tutti credo abbiano paura del Covid, questo brutto episodio ti ha fatto rendere conto di che forza abbia questo virus, del fatto che possa colpire anche chi è in salute".