MotoGP, GP Portogallo, le pagelle: Portimao, un tracciato pieno di stelle
MotoGpDue piloti si ergono come stelle giganti nel primo GP europeo della stagione: una è nuova, una torna a brillare dopo 265 di lotta, sono Acosta e Marc Marquez. Poi ci sono altre stelle folgoranti chiamate Quartararo e Bagnaia, ma non solo: il cielo portghese è particolarmente speciale
Un Gran Premio memorabile, con due piloti che si ergono come stelle giganti e luminosissime nella galassia del motomondiale: una nuova, appena all'inizio di una lunga carriera abbagliante, Pedro Acosta, l'altra che ricomincia a brillare dopo 265 giorni di lotta con un buco nero che voleva risucchiarla nel suo superdenso, infinito, sconosciuto nulla, cioè Marc Marquez. Ci sono poi altre stelle apparse nel cielo portoghese: Raul Fernandez, pure lei recente, ma destinata a futuri fulgori, Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia, Joan Mir, che hanno rinforzato o confermato la loro matura lucentezza emanando radiazioni cosmiche ben visibili e percepibili. Il GP più occidentale d'Europa ci ha quindi regalato moltissimo, soprattutto in prospettiva, e ci ha divertito con le sue inedite difficoltà e il suo indiscutibile fascino.
NGC significa New General Catalog ed è utilizzato per catalogare gli oggetti celesti che non possono avere tutti un nome. Qui ci abbiniamo il numero di gara, così tanto per giocare un po' con le stelle della moto.
NGC 93 MM - Marc Marquez
Un ritorno che ha emozionato perfino lui. Vederlo, dopo 265 giorni di assenza, sofferenza, lotta, dubbi, incertezze, paure, voglie, determinazione, rientrare in quel box al venerdì mattina e godersi con una lunghezza, una calma, inusuali quei gesti normalmente meccanici, automatici e poi - dopo un intero weekend di prove e gara - rientrare nello stesso box tra gli abbracci e gli applausi dei suoi e non riuscire a trattenere le lacrime per quell'emozione, quella liberazione, quella fine dell'incubo e quell'inizio del pezzo conclusivo del cammino per tornare ad essere il pilota che era. Si è emozionato pure quando dopo un po' nella conferenza stampa coi giornalisti via internet è stato accolto da una lunga standing ovation. Bene, ancora la lotta sarà lunga e dura per tornare davvero a brillare come prima dell'infortunio, ma ora c’è una maggiore certezza, si possono definire piani più verosimili ed efficaci, il buco nero che poteva assorbirlo sempre più lontano e lui di nuovo brillante in quell'infinito scintillio. Niente voto, per ora, era soltanto un test. Brillantemente, appunto, superato.
Honda
Marquez: "Sono tornato a sentirmi un pilota"
NGC 37 PA - Pedro Acosta
Ancora sedicenne, dopo aver vinto la KTM Rookies Cup l'anno scorso ed essersi messo in evidenza nel CEV, cioè nel mondiale Junior della Moto3, quest'anno corre col Team KTM Ajo e dopo l'esordio con secondo posto alla prima in Qatar vince la replica qatariana e anche questo debutto europeo del mondiale su un circuito difficile ed impegnativo come Portimao. Niente da dire, anzi moltissimo, se non fosse che il ragazzino con l'apparecchio per i denti ti lascia senza parole, muto ad ammirarlo. Classe, talento, determinazione, costanza, serietà, maturità il tutto in dosi esagerate. La sensazione di trovarsi di fronte ad un altro fenomeno spagnolo di livello assoluto, spaziale. Voto - che ve lo devo dire? - 10 e lode anche per l'attacco all’ultimo giro su Foggia (9) che sembrava assolutamente preparato.
Numeri
Acosta mette la seconda, Lowes sciupone
NGC 20-12 YA - Sistema binario formato dai piloti Yamaha Factory
Davanti, vittorioso con sicurezza, determinazione, bellezza ed eleganza Fabio Quartararo, undicesimo a 23 secondi dal compagno Maverick Vinales imploso ancora una volta nei suoi imprevedibili e ricorrenti problemi. Ancora non si può dire se si tratti di una caratteristica insuperabile questo suo andamento sinusoidale, oppure questa volta si tratti di un caso. Vedremo, certo da una parte c'è una stella che brilla costante e felice, serena (10), dall'altra la sua compagna soffre di momenti di diminuzione della sua luminosità inspiegabili o forse no. 4.
Il nuovo leader
Quartararo: "Sono cresciuto mentalmente"
NGC 63-43 DU - Ducati ufficiale
Altro sistema binario a luminosità assolutamente diverse. Pecco Bagnaia viene privato di una posizione in prima fila nelle prove, rimonta e finisce secondo resistendo al coriaceo Mir e a Morbidelli. Jack Miller invece cade ancora e dopo tre gare accumula soltanto 14 punti. Continuasse così sarebbe il solito Miller poco costante e inadatto a vincere un titolo, ma è troppo presto per valutare la sua evoluzione ed aveva anche l’avambraccio destro appena operato. Pecco 9, Jack 4.
Backstage
Ducati, grande festa al box con Bagnaia. VIDEO
NGC 36-42 SU - Suzuki
Altro sistema binario (tutti i team lo sono) con stelle dalla brillantezza differente. Il campione del mondo Joan Mir lotta, recupera, non sbaglia e conquista un terzo posto bello e corposo, mentre Rins che va forte come lui, ma non riesce ad evitare errori, cade. 8 e 4.
NGC 21-46 YP - Yamaha Petronas
In Petronas altri piloti dai risultati opposti, Franco Morbidelli (8) lotta e chiude quarto dopo una buona gara e nonostante la moto inferiore, Valentino Rossi invece finisce per terra mentre lottava per entrare nei dieci. Alla fine Vale dice di aver forse scoperto qualcosa di positivo. Il dubbio che la gigante gialla si stia trasformando in una nana bianca o in un buco nero sono sempre più forti, ma spesso il cosmo regala incertezze e novità. A mio modo di vedere il motivo per cui Rossi continua è lo stesso per cui piangeva Marquez: è troppo bello l'universo della MotoGP. 4.
Bene in MotoGP Aleix Espargaró con l'Aprilia e Enea Bastianini sempre più a suo agio sulla MotoGP. In Moto2 Raul Fernandez vince e si propone come nuova stella dopo un quinto e un terzo nella doppietta in Qatar. Gardner si sportella con Roberts e oltre a ricordare antichi duelli (Kenny e Wayne hanno corso contro nel 1983) conquista la testa del campionato complice la caduta di Sam Lowes, vero esempio di stella intermittente. Che ne dite, mettiamo un telescopio a Portimao? Ma no, tanto quello è il cielo che vedremo anche a Jerez.