Il pilota dell'Aprilia è pronto per una nuova sfida con il team di Noale: la classe c'è, se risolve i problemi della partenza, della bagarre e soprattutto affronta al meglio la pressione del prima e del durante, può davvero portare in alto la RS-GP
Spesso appare un fenomeno: è stato così sia sulla Suzuki, sia sulla Yamaha, ma gli è poi mancata continuità, sicurezza, chiarezza di idee, rapporti umani. Insomma Maverick aveva forse davvero bisogno essere un po' meno sotto pressione, favorito, meglio una situazione dove può riprendersi e capire la moto con calma (relativa, ovvio), instaurare rapporti buoni col team e la direzione della squadra, con compagno che è amico suo.
Possibile campione che sopporta male il ruolo di favorito
Perché la classe c’è, quando Vinales partiva e se ne andava a vincere era uno spettacolo da vedere. Ha sempre avuto il problema della partenza (anche se è peggiorato), della bagarre, del corpo a corpo, ma soprattutto pare aver sopportato male le vigilie in teoria positive,la pressione del prima e del durante, il ruolo di favorito. Vinales mi ha dato l'impressione di essere molto più predisposto a sorprendere, che a mantenere.
Adesso speriamo che la nuova avventura ci restituisca quel possibile campione, quel pilota bello e fluido, pure lui elegante a modo suo. Quel campione se misuriamo il talento puro, quella scommessa di Aprilia che potrebbe aver preso per il concatenarsi di cose imprevedibili un top che forse in condizioni normali non ci sarebbe mai andato: i forti ragionano così, di solito: vado dove c’è la certezza della moto competitiva. Stavolta la scommessa è doppia, sua e di Aprilia. Se imbroccata, chissà che premi!