Stessi piloti, moto diversa: Aprilia punta in alto nel 2024 con Espargaró e Vinales

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Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Stessa coppia di piloti (i confermatissimi Aleix Espargaró e Maverick Vinales), rinnovate ambizioni con una moto profondamente diversa rispetto a quella vista nel 2023: Aprilia, che ieri ha tolto i veli alla nuova RS-GP, punta in alto nella prossima stagione ormai alle porte. Al titolo? Soltanto la pista darà una risposta definitiva. Intanto le aspettative sono elevate, nonostante la super Ducati e una concorrenza sempre più agguerrita...

TEST QATAR: LA 2^ GIORNATA - I TEMPI

Si è presentata nel nuovo scenografico paddock del Qatar con colori sobri, ma belli, aggressivi ed eleganti la nuova Aprilia RS-GP per questa 75° stagione del motomondiale che comincerà il secondo weekend di marzo proprio lì, ma che già lunedì 19 e martedì 20 febbraio vedrà tutti i piloti in pista per gli ultimi test comuni. Alla lista delle presentazioni manca ora soltanto il Team Pramac, che la farà il 28/2. Cosa aspettarsi, allora, da Aprilia dopo una stagione come quella 2023 dove ha vinto 2 gare (Silverstone e Barcellona con Aleix Espargaró) ma dove non è stata sempre costante, continua? Bene, da una parte c’è la conferma di una formazione - Aleix Espargaró e Maverick Vinales - che ha fatto bene e lavorato costantemente per crescere, riuscendoci. E poi non va dimenticato che quest’anno c’è la nuova squadra americana a fare da team semiufficiale più che satellite (faranno base pure loro a Noale), visto che prima Oliveira e poi anche Fernandez avranno moto ’24, il che potrà diventare di grande aiuto nello sviluppo della moto fornendo molti dati in più, aggiornati costantemente. Inoltre c’è anche l’acquisto di un grande manager del motomondiale come Davide Brivio.

Una moto molto diversa

Le aspettative sono quindi alte per Aprilia, anche se pure loro, per bocca di Massimo Rivola, ancora non si sentono pronti per puntare già da ora, a bocce ferme, al titolo. Cosa che comunque non si può escludere, perché i cambiamenti fatti sulla moto sono moltissimi: non soltanto elettronica, ma anche motore, telaio, forcellone e molta aerodinamica, sia davanti che sul posteriore, per ottenere velocità e aderenza, carico sul dritto, ma anche in curva. Si tratta di numerosissime modifiche migliorative che potrebbero anche sorprendere in positivo. Lorenzo Savadori ha lavorato molto nei test invernali, ora tocca ai piloti ufficiali.

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Aleix come il vino, migliora 'invecchiando'

Saranno allora Espargaró e Vinales in grado di puntare così in alto? Aprilia ci crede e molto, li sostiene e apprezza. Espargaró ha dimostrato in questi due ultimi anni di essere diventato - come il vino - un pilota migliore invecchiando: ha vinto, ha rafforzato la sua leadership e ha un ottimo rapporto con Vinales. Dopo aver colto il terzo successo in MotoGP Aleix, alla sua ottava stagione in Aprilia, deve aver naturalmente cominciato a pensare che potrebbe puntare più in alto. Nulla come autoconvinzione, uno stimolo sincero, possono trasformare in meglio un pilota. Vedremo, ma c’è molta curiosità, molta attesa: dopo la Porsche e la McLaren chissà che alla fine di questa stagione non possa regalarsi anche un altro mostro come premio?

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Maverick fuoriclasse in cerca di continuità

Vinales è un fuoriclasse, non c’è dubbio. Ma finora nella sua carriera gli è mancata continuità: non riesce sempre a esprimere, sfogare tutta la velocità che possiede in quel polso destro che quando funziona al meglio è magico, efficiente, funzionale, elegante, efficace. Ora è il momento giusto per mettere tutto insieme, mantenere concentrazione, determinazione e positività per esprimersi come sa fare. Pure lui potrebbe essere la sorpresa del campionato che sta per iniziare.

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Aprilia pronta a giocarsela ancora

Certo, Ducati schiera 8 piloti: il campione, il vice, il terzo e pure Marquez. Sulla carta, e anche in pista, parte favorita. Ma i giapponesi stanno lavorando moltissimo e miglioreranno nettamente, KTM/GasGas sono tosti e hanno il predestinato Acosta. Sarà dura quindi, ma Aprilia ha tradizione, una storia vincente cominciata nel 1987 con Reggiani a Misano e poi infarcita di moltissimi successi. Agli stimoli, alle sfide reagirà come ha sempre fatto e sa fare: migliorando e diventando competitiva. Ci scommetto.

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