MotoGP in Qatar: le pagelle della Sprint di Paolo Beltramo
Massimo dei voti per Jorge Martin, che ha dominato a Lusail davanti a Binder e Aleix Espargaró. Domenica alle 18 la chance di 'rivincita' per Bagnaia (4°) nella gara lunga: in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW. Di seguito le pagelle della Sprint Race a cura di Paolo Beltramo
- Prima sprint con una Ducati, una KTM e un'Aprilia ai primi 3 posti a rappresentare la tecnologia europea che nel motociclismo da corsa semplicemente domina, spadroneggia. Prima giapponese, la Yamaha di Quartararo al 12° posto a quasi 13 secondi di distacco in 11 giri. Prima Honda 14° con Joan Mir a oltre 14 secondi. Detto tutto: 10 a 4.
- Jorge Martin ha iniziato come meglio non avrebbe potuto: pole e vittoria mai in dubbio nella prima sprint dell’anno. Ha vissuto tutto l’inverno aspettando proprio questo momento: aveva una voglia pazzesca di dimostrare immediatamente che anche quest’anno l’uomo col quale fare i conti per chiunque voglia vincere il titolo della MotoGP sarà lui.
- È stato perfetto sia in qualifica dove ha frantumato, sbriciolato, distrutto il record. Tosto, ma si sapeva già: 10.
- Buonissima corsa da parte del sudafricano della KTM che ha provato a stare con Martin e per oltre metà gara ci è riuscito, ma soprattutto non ha consentito a nessuno, né a Bagnaia prima, né a Espargaro poi di attaccarlo. Dimostrazione che il lavoro invernale della casa austriaca sta dando i suoi frutti.
- Ci sarà anche lui nella lotta per il titolo? Chissà, potrebbe anche essere: 9 e mezzo.
- Pure Aprilia ha dimostrato di aver fatto le mosse tecniche giuste nella sosta invernale e ha colto il secondo posto in prova, il terzo in gara. Ha lottato con Marc Marquez e con Bagnaia, ma li ha battuti entrambi grazie alla sua aggressività e ad una moto che riesce a conservare bene le gomme fino alla fine.
- Nella gara lunga questa "gentilezza" con la gomma posteriore potrebbe riservare sorprese. 9 e mezzo pure a lui.
- Una gara alla fine non proprio esaltante quella dei 2 piloti ufficiali Ducati. Bagnaia ha lottato, ma alla fine è stato ai piedi del podio, mentre Bastianini ha chiuso sesto ed entrambi con moto che “pompavano” evidentemente, segno di difficoltà nel consumo delle gomme.
- Un dominio tecnico in dubbio? Troppo presto per dirlo, anche perché Ducati sempre migliora col passare delle gare e poi domenica magari straccia di nuovo tutti, ma la primissima impressione è che gli altri siano più competitivi: 7.
- Le due moto dei fratelli Marquez che corrono insieme nel team Gresini, hanno disputato una buona gara: quinto Marc, settimo Alex.
- Il '93' ha combattuto sia con Espargaro, sia con Bagnaia e anche se non è riuscito a spuntarla, ha dimostrato di cominciare ad avere la Ducati sempre più in mano, anche se non ancora del tutto. Inoltre ha fatto il giro veloce della gara. Lo vedremo davanti spesso o forse sempre. Bene pure Alex (7), che ha fatto il suo.
- Dopo aver impressionato nei test, Pedro Acosta ha confermato di essere un predestinato guidando bene e finendo ottavo tre anni dopo aver corso qui con la Moto3: 8.
- Una caduta inspiegabile e spaventosa per Di Giannantonio che è stato sfiorato da chi lo seguiva mentre stava disputando una buona gara, meno bene Bezzecchi che ancora non si trova a suo agio con la moto 2023. Il team fluo era atteso a risultati migliori, ma arriveranno: 5.
- Nono Vinales, decimo Miller e se si confrontano con i compagni prendono 5 come Oliveira e Augusto Fernandez.
- Dei piloti con le moto giapponesi poco da dire: con mezzi poco competitivi si possono fare soltanto gare così, nella seconda metà della classifica. Aspettiamo che Morbidelli impari a conoscere la moto per lui nuovissima, finito laggiù, penultimo davanti a Marini con la Honda: non giudicabili.