Marquez: "Misano altra storia rispetto ad Aragon. Titolo? Lotta tra Bagnaia e Martin"

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Marc Marquez arriva a Misano dopo il dominio di Aragon, ma avvisa subito alla vigilia del GP San Marino: "Qui sarà un'altra storia, al Motorland le condizioni erano particolari". Il pilota Gresini, tornato al successo dopo 1043 giorni di digiuno, ringrazia anche il box Honda ("hanno sofferto con me, sono parte del processo e ho fatto loro visita") e parla della lotta al titolo Mondiale: "E' un affare tra Bagnaia e Martin, sono i più continui"

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A meno che non voglia nascondere le sue vere ambizioni, quattro giorni dopo la doppia vittoria di Aragon, Marc Marquez sceglie un profilo realista sulle sue possibilità di ripetersi in Romagna. "Vorrei ritrovare le stesse sensazioni di Aragon, ma so che nello scorso Gran Premio abbiamo trovato condizioni davvero speciali, a causa della pioggia notturna". In sostanza la pista scivolosa (non per lui, o molto meno per lui…) avrebbe falsato i rapporti di forza. Da qui la sua convinzione che, "a Misano mi sento più simile, come feeling, alla gara in Austria, piuttosto che ad Aragon".

"Ad Aragon centrato l'obiettivo minimo del 2024"

Ma è anche vero che una volta rotto il tabù del successo così a lungo inseguito, il morale cambia. E di conseguenza anche il rendimento in pista. "L’obiettivo minimo di questa stagione l’abbiamo centrato ad Aragon, e adesso possiamo essere un pochino più convinti per provare a spingere di più e cercare qualcosa di meglio". Marquez non s’accontenta, nessuno ci crede d’altronde. E lo dimostra il calvario affrontato per tornare in alto.

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"E' stata dura, fino al 2019 e 2020 tutto arrivava più semplice, e senza lavorare troppo a casa. Adesso devo lavorare il doppio, vado più spesso dal fisioterapista, e devo mantenermi al top fisicamente. Ma è la strada che devo continuare a percorrere se voglio restare ad alto livello. Ma sono contento di farlo. E’ più faticoso, ma è il mio lavoro". Per tornare a vincere ha cambiato strada, divorziato dalla Honda rinunciando a un ricco contratto, per salire sulla moto che sapeva potergli dare una prospettiva migliore. "Ai test di  Valencia di fine stagione, mi ero reso conto subito che la mia decisone era stata giusta. Volevo migliorare, magari cambiando un po’ anche dentro di me. Ci sono volute 20 gare ma sapevo che ci sarei arrivato. Adesso devo lavorare sulla costanza, per  essere un pochino più veloce e migliorare nei punti deboli".

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La visita e il ringraziamento all'ex box

Al team ha detto 'grazie', riconoscendo il ruolo che ha avuto in questa rinascita. "Non ho avuto tempo di godermi la vittoria di Aragon, ma ho fatto una cena con il mio team. Mercoledì sera sono anche passato al box Honda Repsol: questa vittoria è anche merito loro che devono sentirsi parte di questo processo perché hanno sofferto con me".

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Sulla lotta al titolo mondiale

C’è chi è pronto a scommettere che l’idea di lottare per il titolo già da quest’anno lo stia stuzzicando. Anche se lui lo nega. "Da parte mia, se i risultati saranno come come nella prima parte della stagione, credo che sarà una lotta a due, tra Bagnaia e Martin. E’ vero che Bastianini è stato forte a Silverstone e ad Aragon, ma loro due sono sempre lì davanti, ed è la grande differenza tra noi e loro".

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