Inter Milan, Conte contro Pioli: i precedenti degli allenatori del derby
Scorre il countdown per Inter-Milan, sfida in campo e pure in panchina: chi riassapora il match è Stefano Pioli, imbattuto nei due derby della stagione 2016/17 quando guidava i nerazzurri. Ma dall'altra parte c'è Antonio Conte, collega che dal 2008 in Serie B non ha mai fatto sconti nei 7 confronti ravvicinati
CONTE 100%. Si riparte dal primo atto dello scorso 21 settembre, quando a trionfare furono i nerazzurri contro il Milan di Giampaolo: 2-0 targato Brozovic-Lukaku, primo derby di Milano più che positivo per Antonio. Considerando solo gli incroci cittadini in Serie A, il bilancio da allenatore di Conte è altrettanto favorevole: 4 vittorie su 4 e nessun gol concesso per lui alla guida della Juventus contro il Torino, battuto nella stagione 2012/13 (3-0 e 2-0) e nel torneo seguente (doppio 1-0)
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PIOLI-DERBY, ZERO SCONFITTE. Sulla panchina del Milan dal 9 ottobre, quando sostituì l’esonerato Giampaolo, l’ex allenatore della Fiorentina ha già vissuto l’atmosfera del derby ma sulla sponda nerazzurra. Era la stagione 2016/17 e Pioli, subentrante anche in quella occasione prendendo il posto di De Boer dopo l’interregno di Vecchi, debuttò proprio in Milan-Inter
Inter-Milan, tutti i record della storia del derby
MILAN-INTER 2-2 (20 novembre 2016). Avanti di 8 punti in classifica alla vigilia del derby, i rossoneri di Montella si aggrapparono a Suso (doppietta intervallata da Candreva). Tre punti a un passo fino al minuto 92, quando fu Perisic a firmare la beffa e blindare il pareggio finale. Inter imbattuta all'esordio di Pioli, decisamente soddisfatto al termine del derby
Inter-Milan, le probabili formazioni
INTER-MILAN 2-2 (15 aprile 2017). Sfida che si rinnova nel match di ritorno, 32^ giornata dal divario meno netto in classifica (due punti in più per Montella) sulla strada di un posto in Europa. Non cambierà il risultato, ma stavolta la beffa è tutta per Pioli: è lui a condurre 2-0 fino all’83', merito dei gol di Candreva (ancora lui) e Icardi. Peccato che quel derby di pranzo gli resterà indigesto
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Già, perché il Milan di bianco vestito accorcia con Romagnoli e trova il clamoroso 2-2 al 97' con Zapata. Una rimonta memorabile per Montella, decisamente meno per Pioli in caduta libera: solo due punti raccolti tra la 29^ e la 35^ giornata, trend che causò il suo esonero e riportò Vecchi in panchina per il rush finale. Inter che restò fuori dall'Europa al 7° posto con 62 punti, uno in meno del Milan destinato in Europa League. E se Pioli avesse vinto quel derby, scavalcando così i "cugini", chissà come sarebbe andata a finire
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CONTE-PIOLI, TUTTI GLI SCONTRI DIRETTI
Detto della storia recente nel derby di Milano per entrambi gli allenatori, incrocio che si rinnova domenica a San Siro, non mancano i precedenti tra i due colleghi tra tutte le competizioni. Tutto iniziò in Serie B quasi dodici anni fa, primo atto di un duello che ha regalato poche soddisfazioni a Pioli
GROSSETO-BARI 2-2 (8 marzo 2008). Ritroviamo Pioli e Conte in quella Serie B, storia della sfida che inizia nella 29^ giornata di campionato. I toscani allenati da Stefano conducono due volte con Lazzari e Danilevicius, ma sarà pareggio strappato dal Bari grazie alla doppietta di Simone Cavalli
Pioli: "Inter? Nel derby il distacco non conta"
A gennaio Conte era subentrato in panchina a Giuseppe Materazzi, seconda esperienza in categoria dopo quella all'Arezzo. Da leccese vincerà il derby al Via del Mare col Bari e chiuderà all’11° posto con 55 punti, 6 in più del Grosseto di Pioli che saluterà al termine della stagione
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BARI-PIACENZA 1-0 (13 dicembre 2008). Il duello si rinnova nella Serie B seguente, campionato che conferma Antonio Conte sulla panchina dei pugliesi. È la squadra trascinata dai gol di Barreto, Caputo e Guberti, corazzata che si aggiudica l’andata al San Nicola: decisivo il franco-congolese Pedro Kamatà
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Poca fortuna per Pioli, originario di Parma che si è trasferito al Piacenza dopo aver allenato altre emiliane (Modena e lo stesso Parma). Non si tratta ancora di un tabù, tuttavia il braccio di ferro con Antonio Conte continua a penalizzarlo sul campo
PIACENZA-BARI 2-2 (9 maggio 2009). Non è un caso che la vittoria sfuma a Pioli pure al ritorno al Garilli: Colombo la sblocca per i pugliesi, Graffiedi e Aspas illudono il pubblico di casa prima del definitivo pareggio di Galasso al 79’. Terzo incontro tra i due in Serie B e striscia utile che prosegue per Conte. Il Piacenza chiuderà quella Serie B al 10° posto con 55 punti
Un punto per Conte sulla strada dell'obiettivo appena raggiunto, lui che alla prima stagione dall’inizio sulla panchina del Bari si affida al 4-4-2 e alla spinta degli esterni. Primi indizi tattici del suo futuro da allenatore come confermato nel corso della carriera
In realtà, prima della sfida a Pioli, la sconfitta del Livorno contro la Triestina aveva consegnato la promozione aritmetica al Bari con quattro turni d'anticipo. Ritorno in A dopo 8 anni per i pugliesi, accolti in trionfo in città e destinati alla festa dei giorni seguenti. Il Bari chiuderà al 1° posto con 80 punti, mentre Conte risolverà il proprio contratto con la società
JUVENTUS-BOLOGNA 2-1 (8 dicembre 2011). Un anno e mezzo più tardi la contesa si sposta al piano superiore a partire dalla Coppa Italia: se Conte era approdato alla guida della Juventus nel maggio precedente dopo gli incarichi tra Atalanta e Siena, ritroviamo Pioli nuovamente in Emilia-Romagna ma al Bologna a seguito delle esperienze con Sassuolo, Chievo e Palermo
Sono gli ottavi di Coppa (incontro in gara unica) e la spuntano i bianconeri: dopo il botta e risposta Giaccherini-Raggi, decide Marchisio ai tempi supplementari. Durissima sfida vinta da Conte che eliminerà anche Roma e Milan prima di arrendersi nella finalissima contro il Napoli (0-2)
BOLOGNA-JUVENTUS 1-1 (7 marzo 2012). "Persa" la sfida d’andata in Serie A (c’era ancora Bisoli sulla panchina rossoblù), il primo duello in campionato tra Pioli e Conte ci riporta al match di ritorno di quella stagione: Di Vaio illude in avvio gli emiliani, rimedia Vucinic nella ripresa
Terzo pareggio di fila per i bianconeri e Conte furente al 72', minuto nel quale per proteste viene espulso per un presunto rigore (negato) a causa della trattenuta di Pulzetti su De Ceglie. Poco male per la Juventus, campione d'Italia al termine del campionato dopo essersi aggiudicata la volata finale sul Milan (84 punti contro 80). E il Bologna? Pioli chiuderà al 9° posto a quota 51
JUVENTUS-BOLOGNA 2-1 (31 ottobre 2012). La premessa è d'obbligo: è ancora la Juve di Antonio Conte, assente però per squalifica e sostituito in panchina da Alessio. Chi non manca a Torino è invece Pioli, confermatissimo alla guida dei rossoblù ma battuto in una sfida che non possiamo considerare ufficialmente nei precedenti tra i due allenatori
Per quanto riguarda il match, tutto succede nella ripresa: Taider risponde a Quagliarella, ma sarà Pogba al 92' a decidere l'incontro d'andata che continua a voltare le spalle a Pioli
BOLOGNA-JUVENTUS 0-2 (16 marzo 2013). Pioli e Conte si ritrovano a tutti gli effetti nella sfida di ritorno al Dall'Ara, vinta dai bianconeri grazie ai gol nella ripresa di Vucinic e Marchisio. Momento magico per la Juve che inanellerà 9 vittorie di fila e si confermerà campione d'Italia: torneo condotto in testa dall’inizio al traguardo e chiuso a +9 sul Napoli, prima inseguitrice di Conte
Sfuma nuovamente quindi il colpo per Pioli, allenatore del Bologna che otterrà una tranquilla salvezza a quota 44 punti (+ 12 sul Palermo terzultimo). Appuntamento con la vittoria rinviato al campionato seguente, ultimo storico confronto per sfatare il tabù Conte
BOLOGNA-JUVENTUS 0-2 (6 dicembre 2013). Non cambia il risultato nella Serie A successiva, vittoria esterna della Juve al Dall’Ara nel segno di Vidal e Chiellini. E non cambierà nemmeno l’epilogo del campionato: bianconeri campioni d'Italia per il terzo anno di fila, 102 punti totali a sbaragliare la concorrenza e proseguire il corso vincente della Juventus che Conte saluterà nell'estate seguente
E Pioli? Un mese più tardi verrà esonerato dalla società, stagione complicata per il Bologna affidato a Ballardini e retrocesso a maggio. È l’ultimo precedente tra i due allenatori: Pioli proseguirà la sua carriera alla guida di Lazio e Inter, Fiorentina e appunto Milan, mentre Conte si ritaglierà due anni con la Nazionale italiana e il Chelsea prima dell’avvento all'Inter
A distanza di oltre 6 anni, quindi, andrà in scena nel derby un nuovo confronto in panchina tra Conte e Pioli dopo i 7 precedenti tra Serie A, B e Coppa Italia. Antonio che intende allungare la propria striscia utile con il collega, mentre l’allenatore del Milan vuole superare una bestia nera: Conte mai battuto negli incroci come già accaduto a Pioli contro i vari Allegri, Spalletti, Guidolin e Ancelotti. Quale occasione migliore per farlo se non in Inter-Milan?
