MotoGP, la conferenza del GP Qatar. Miller: "Senza Dovizioso, sono io il leader in Ducati"
A Losail si è svolta la prima conferenza del 2021. Miller: "C'è una pressione extra, adesso sono io il leader in Ducati". Aleix Espargaró: "Dovizioso ci darà un buon feedback sull'Aprilia". Mir: "Brivio ci manca, gli auguriamo il meglio in F1". Rossi: "Morbidelli sarà il mio primo avversario. Spero che questo non sia il mio ultimo anno". Pol Espargaró: "Sono alla Honda per vincere il titolo". Domenica alle 19 la gara di MotoGP, senza sovrapposizioni con il primo GP di F1 (in Bahrain alle 17)
Possono anche passare 26 anni, 26 stagioni ma l'emozione è sempre la stessa. Parola di Valentino Rossi, che alla vigilia delle prime prove libere avrà due grandi novità quest'anno: il passaggio dal team ufficiale al team satellite Petronas e la presenza in griglia di suo fratello Luca Marini. Con loro due, ci saranno altri cinque piloti italiani in griglia, un numero importante che mostra la crescita di tutto il movimento grazie soprattutto alla VR46 Academy, che nella top class potrà contare anche su Pecco Bagnaia nel team ufficiale Ducati e Franco Morbidelli nel team Petronas.
Sotto osservazione anche l'altro rookie Enea Bastianini con il team Esponsorama, Lorenzo Savadori con l'Aprilia e Danilo Petrucci con la Ktm.
E poi ci sono gli altri piloti, tanti che possono fare la differenza. In conferenza stampa, a differenza dell’anno scorso, hanno quasi tutti puntato su Joan Mir per la conquista del titolo mondiale. È normale, il 2020 è stato un anno strano mentre questa stagione parte regolarmente anche se manca ancora Marc Marquez, che aspetta l'ok dei medici per scendere in pista nel terzo Gran Premio della stagione. Ma questo è il futuro, il presente è il Qatar con l’emozione del primo giorno di scuola.
Miller: "Ok al ruolo di leader, mi sento più maturo"
Già protagonista dei test con il giro record, considerato tra i favoriti per le gare in Qatar e non solo, Jack Miller accende così la conferenza: "L'erede di Dovizioso in Ducati? Sono il pilota Ducati con maggior esperienza, se vogliamo va bene darmi questo ruolo, sono contento di prenderlo. Ora stiamo anche vivendo di rendita sulla base del lavoro che ha svolto lui in passato. Sono contento di essere qui, farò del mio meglio. Mi piace il ruolo di leader nel team e mi sento più maturo. Mi sento tra i favoriti, ma la cosa non mi dà pressione". Il paragone con Stoner? "Sarebbe un errore farlo, nel 2007 lui ha realizzato qualcosa di spettacolare, impossibile da replicare". Una battuta su Marc Marquez, assente nelle prime due gare in Qatar: "Quando rientrerà saprà tornare al top".
Pol Espargaró, debuttante nel team Repsol Honda: "I test non sono stati semplicissimi, ma negli ultimi giorni mi sentivo già meglio sul passo gara, abbiamo firmato bei tempi pur restando lontani da Miller. All'inizio mettiamo in conto qualche difficoltà, nel corso della stagione potremo divertirci".
Si comincia, spostiamoci in conferenza stampa.
Alle 15 le parole dei piloti in conferenza stampa (live su Sky Sport MotoGP e Skysport.it), ma intanto tramite Sandro Donato Grosso arrivano le prime dichiarazioni dei piloti rilasciate a Sky.
Solo Yamaha (8 vittorie), Ducati (5) e Honda (3) hanno vinto qui a Losail, manca ancora il sigillo della Suzuki del campione del mondo Mir. NUMERI
Annullato per la top-class nel 2020, nel 2019 sul podio il Qatar ha visto proprio Dovizioso sul gradino più alto, alle sue spalle Marquez e Crutchlow.
Dovizioso è intervenuto in collegamento su Sky Sport24 martedì 23 marzo, nel giorno dei suoi 35 anni: "Futuro in Aprilia anche dopo i test a Jerez? Mai dire mai. Vincere con Aprilia sarebbe qualcosa di 'wow'. Motomondiale? Tanti piloti competitivi, vedo molto bene i due Suzuki". L'INTERVISTA