MotoGP, GP Stiria (Austria): Martin è la grande scoperta. Le pagelle

Le pagelle
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

©IPA/Fotogramma

Al Red Bull Ring brilla Jorge Martin, rookie al primo successo in MotoGP: merita 10 e lode. Male Vinales e Crutchlow, decente Rossi: la Yamaha è Quartararo e basta. Ottima prova del Diablo, forte e intelligente. Martin a parte, pessima giornata per gli altri ducatisti. Questo weekend la seconda gara in Austria, live alle 14 su Sky Sport MotoGP

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Dopo la lunghissima sosta estiva, eccoci al doppio GP consecutivo del Red Bull Ring in Stiria, Austria, e difatti così si chiamano i due fratellini da corsa che si organizzano in due domeniche successive. Il tempo non è stato lineare, ma alla fine la pioggia ha infastidito soprattutto la gara Moto3. Tutto il resto più o meno lineare con un'altra

interruzione nella corsa MotoGP pure questa volta con poche conseguenze soltanto per un pilota, a causa di un incidente che avrebbe potuto essere drammatico. Insomma niente e nessuno mi toglie dalla testa la sensazione, l-idea che il tracciato del signor Matesich sia troppo pericoloso per la MotoGP attuale. Alla fine tutto bello, comunque, con una grande scoperta, un ritorno tosto, una strabiliante conferma.

Martinator

Jorge Martin ha dominato la gara della MotoGP dopo aver conquistato la Pole position e fatto il giro veloce. All’inizio si era fatto male, ma adesso che sta bene capiamo perché Fausto Gresini col quale ha vinto il titolo Moto3 nel 2018 parlasse così bene di lui e perché a tutti i costi Paolo Campinoti patron del team Ducati Pramac si sia gettato in un "prendi e scappa" per non farselo portar via dalla KTM. Lui è simpatico, modesto, tranquillo, grato, tosto, "un po' mulatto" come si definisce, allegro divertente. Sa guidare, sa sfidare e dominare la pressione che ti prende quando sei lì che stai per vincere la prima gara della tua vita in MotoGP, spinge di più perché "sì duellare fino alla fine con Mir sarebbe stato forse più divertente, ma potevo anche cadere o finire dietro, mentre così, tirando fuori quel po' di più negli ultimi giri per staccarlo sapevo già che avrei vinto". Che dire di lui? Che questa generazione di piloti giovani ha almeno una manciata di fenomeni da gettare in pista: Martin, Quartararo, Mir, Acosta, Fernandez e magari anche Bezzecchi, Morbidelli, Bagnaia, Bastianini, Gardner… i sarà da divertirsi. Intanto per il team Pramac e Martin 10 e lode. E tanta simpatia.

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L'intervista

Martin: "Avrei voluto vincere davanti a Gresini"

Ducati

Già che ci siamo restiamo in Rosso. Benissimo Martin che è anche il futuro, ma pessima giornata per gli altri: Miller è scivolato mentre cercava di portar via il terzo posto a Quartararo: doveroso, ma se cadi ottieni il contrario. Insomma il solito Miller, più o meno: tanto talento sprecato, 4. Bagnaia è stato sfortunato con la gomma posteriore della ripartenza, e lì che ce vuoi fare. Prima andava molto bene, poi male. NG. Zarco si difende ma perde punti su Quartararo finendogli dietro in uno dei circuiti che avrebbero dovuto dargli possibilità di guadagnare punti e non perderne, 5. Vista dopo lo Spielberg per Ducati il mondiale si fa un po' più duro anche perché la sua punta resta Zarco, uno che non ha ancora mai vinto un GP in questa categoria. In futuro vedo meglio Martin e Bagnaia degli altri, ma oramai sembra tardi.

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Le aspettative

Austria, sarà il weekend dell'esame Ducati

Yamaha

Cioè Quartararo e basta, ma basta. Male Vinales che nella seconda partenza scatta dalla pit lane e finisce ennesimo, male Crutchlow che non guida una moto da più di un anno e mezzo, decente Rossi che finisce decimo e ottimo il "Diablo" che finisce terzo su una pista tra le più ostiche, porta a 40 punti il vantaggio su Zarco e si fa recuperare qualcosa (4 punti) soltanto da Mir. Ha ottenuto il massimo senza correre troppi rischi e gestendo un a situazione favorevole. I mondiali si vincono così, con un misto di forza e intelligenza. 9

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La classifica

Quartararo chiude 3°, allunga in testa al Mondiale

Honda

Maluccio tutti anche Marquez che esagera con l’aggressività, ma poi finisce lontano. Dove non si gira sempre a sinistra o quasi le sue difficoltà sono ancora evidenti. Espargaro sfumato, gli altri medi. Ancora non è la Honda vera.

Aprilia

La notizia del contratto con Vinales per il 2022 è la cosa migliore del weekend austriaco, dove al primo via si sportellano Marquez e Aleix, poi Savadori centra la moto di Pedrosa caduto e si frattura il metatarso sinistro e salterà anche la prossima gara. Poi si riparte e Aleix parte mirando Marquez e si vendica, ma non è così che si corre. 3

KTM

In casa ci si aspettava una KTM competitiva e aggressiva, invece poco. Vedremo domenica, stavolta 3.

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Fotogallery

Incidente tra Pedrosa e Savadori, moto in fiamme

Suzuki

Il lavoro fatto per portare finalmente l'abbassatore della moto anche se ancora un po’ grezzo funziona e ha reso Mir più competitivo e in grado di finire davanti a Quartararo. O era la presenza di Brivio venuto a salutare il suo ex mondo? 8

Bezzecchi

Il ritorno, una gara splendida e vincente senza dubbi. Bravo, 9. Ora deve restare su quel livello se vuole riaprire un mondiale che Remy Gardner (quarto) può ancora perdere visto il vantaggio di soli 44 punti sull’italiano.

Pedrito Acosta

È riuscito a far sembrare il gruppone della Moto3 un ricordo, stavolta soltanto lui e Gracia davanti a tutti e per oltre 14”. Poi l’ultimo giro, Garcia cade, Acosta vince il 5° GP e Garcia riesce an risalire in moto e a finire comunque secondo. Roba d’altri tempi, sembrava di vedere Nieto, Tormo o Martrinez…10 lode

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I numeri

Moto2, con Bezzecchi si celebra il 46