FIFA 11, da Neymar a Macheda: dove sono oggi i wonderkids di dieci anni fa?
FIFA 11 era il regalo più gettonato sotto l'albero nel Natale di dieci anni fa. Lunghissime carriere puntando, mercato dopo mercato, all'acquisto dei "ragazzi prodigio". Ma quelli che erano stati profetizzati come futuri campioni del mondo del calcio hanno rispettato le promesse? Ecco i migliori, dalla porta all'attacco
WOJCIECH SZCZESNY (portiere) - In assoluto uno dei giovani portieri col più alto potenziale. Aveva 20 anni e giocava nell'Arsenal. Previsione indovinata, vista la sua attuale carriera.
KIERAN GIBBS (terzino sinistro) - Per tante e tante edizioni di FIFA l'Arsenal di Wenger era una miniera d'oro per i wonderkids. Alcuni indovinati, altri meno, come Gibbs. Dopo altre sei stagioni nei gunners è andato al WBA, dove gioca tuttora.
MAMADOU SAKHO (difensore centrale) - Al tempo era un ventenne del Psg con un futuro luminosissimo davanti a sé. Non realmente compiuto. Ha passato tre anni nel Liverpool, ma senza mai affermarsi come top player. Oggi gioca nel Palace.
JEFFREY BRUMA (difensore centrale) - Scuola Chelsea e, in quell'edizione di FIFA, in prestito al Leicester. Neanche lui è diventato uno dei migliori centrali del mondo. È da poco tornato al Wolfsburg dopo un prestito.
RAFAEL e FABIO (terzini) - I due gemellini brasiliani erano l'ennesimo colpo indovinato da Sir Alex Ferguson in un Manchester United più che mai dominante in Premier. Non si può dire altrettanto per le loro due carriere: Rafael (a destra nella prima foto e in alto) oggi gioca nel Basaksehir. Fabio (a sinistra nella prima foto e in basso) nel Nantes.
RODERICK MIRANDA (difensore centrale) - Portoghese, alto, forte fisicamente. Una garanzia nel gioco. Meno nella realtà: ha alternato tanti club, ultimamente ha militato in Grecia e in patria del Famalicão. È da poco tornato nel Wolverhampton dei portoghesi.
CHRISTIAN ERIKSEN (trequartista) - In assoluto, uno dei giocatori col maggior potenziale di crescita in quell'edizione del celebre videogame. E FIFA non si era sbagliato, vista la carriera del danese.
GANSO (trequartista) - Nella realtà era stato vicino al Milan, ma il passaggio in Europa avverrà solo nel 2016 e a Siviglia, dove deluderà. Oggi ha 31 anni e gioca nella Fluminense.
MARIO GÖTZE (trequartista) - Gli osservatori avevano avuto lungimiranza su quel diciassettenne del Borussia Dortmund. Di lì a quattro anni deciderà una finale Mondiale, anche se i costanti infortuni ne hanno impedito l'affermazione definitiva.
SERGIO CANALES (centrocampista centrale) - Un nome da nostalgici del gioco. Qualità garantita in mezzo al campo. Oggi gioca nel Betis, ed ha da poco conquistato (a 28 anni) la nazionale spagnola.
JACK WILSHERE (centrocampista centrale) - Dicevamo della scuola Arsenal… Solo 18 anni e un luminoso futuro davanti. Molto più che dignitosa la sua carriera, ma non certo da top player mondiale. Anche perché oggi… è svincolato.
SOTIRIS NINIS (trequartista) - Alcuni lo ricorderanno (nella realtà) con la maglia del Parma nel 2012. Tra i "wonderkids" più gettonati del gioco. Il greco, oggi trentenne, ha giocato anche in Belgio e Israele, senza mai affermarsi nel grande calcio.
EDEN HAZARD (ala) - Chi invece si è per certo affermato è il belga. Ex prodigio del Lille. Poi superstar del Chelsea, e oggi in cerca di riscatto dopo un primo anno flop col Real.
PHILIPPE COUTINHO (ala) - Altro futuro campionissimo oggi diventato un grande giocatore. L'esplosione nel Liverpool, i 145 milioni spesi dal Barça e il prestito al Bayern (andata e ritorno).
JANO ANANIDZE (ala) - Jano Ananidze chi? Esatto. A 17 anni, nello Spartak, era un futuro crack nel mondo di FIFA. Oggi è svincolato dopo una carriera non all'altezza delle aspettative (probabilmente troppo alte).
ALEXANDRE PATO (attaccante) - Per diverse edizioni di FIFA il wonderkids per eccellenza. La sua parabola è nota: uno scudetto col Milan e poi tanti viaggi, dal Sudamerica alla Cina. Oggi è senza squadra.
FEDERICO MACHEDA (attaccante) - L'esordio con gol partita nel recupero fu la sua presentazione al grande calcio col Manchester United. Oggi gioca in Grecia nel Panathinaikos.
ROMELU LUKAKU (attaccante) - Aveva solo 17 anni, giocava nell'Anderlecht e lasciava intravedere un grande potenziale. Verissimo, basti vedere la sua importanza nell'Inter di Conte.
DANIEL VILLALVA (attaccante) - Altro diciassettenne prodigio. Una delle crescite più vertigionose di potenziale in quell'edizione di FIFA. Era un gioiellino del River. Non ha rispettato le promesse e oggi è svincolato, dopo l'ultima avventura col Goias.
NEYMAR (attaccante) - Profezia indovinata, più che mai. Era un ragazzo prodigio destinato a diventare un top player. Eccome se lo è diventato!
MARIO BALOTELLI (attaccante) - 19 anni e tantissimo talento, come quello che continua ad avere anche oggi. "L'ho bacchettato molto, gli ho detto che questa è veramente l'ultima chiamata" - ha detto di lui Galliani dopo averlo ingaggiato nel Monza.
(Foto Instagram Monza)
BOJAN KRKIC (attaccante) - Altra stellina destinata a dominare il gioco, o almeno quello virtuale. Dopo anche le parentesi italiane, è finito a giocare in Canada.