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Bayern Monaco, sextuple come il Barcellona 2009: che fine hanno fatto quei blaugrana
Il Bayern Monaco, dopo aver vinto anche il Mondiale per Club, ha conquistato il sextuple, un traguardo nel passato raggiunto solo da una squadra: il Barcellona del 2009. Che fine hanno fatto i blaugrana di allora? Ecco la storia attuale, prendendo in considerazione solo coloro che hanno vinto tutti e sei trofei (quindi a cavallo tra le stagioni 2008-09 e 2009-10). Tre di loro giocano ancora nel Barça, altri militano in altre società e qualcuno si è ritirato. E c'è anche chi si è dedicato al mondo della musica!
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PEP GUARDIOLA. Partiamo dall'allenatore, artefice di quell'impresa sportiva finita nei libri di storia. Lui a dare un ulteriore aggiornamento a quell'idea di calcio forgiata al Barça da Cruyff e poi proseguita dai suoi "allievi". Il mister catalano vincerà tutto, aggiungendo successivamente un'altra Champions con i blaugrana, prima di tentare la strada del successo al Bayern Monaco e al Manchester City, dove allena tuttora
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VICTOR VALDES. Il portiere titolare di quello straordinario Barça era lui, protagonista di 536 gare ufficiali totali con la maglia blaugrana, prima di chiudere la carriera in Inghilterra. Appesi i guanti al chiodo è diventato allenatore, partendo proprio dalla Juvenil A del Barcellona e successivamente all'Horta (club della Tercera División, la quarta categoria), con cui ha chiuso il rapporto lo scorso 14 gennaio
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JOSÉ MANUEL PINTO. Il cambio di carriera più radicale l'ha vissuto, probabilmente, lui, vice di Valdes in quelle stagioni. Dopo il ritiro nel 2014, infatti, è diventato a pieno ritmo un compositore e produttore musicale (attività già iniziata da calciatore, fondando una casa discografica) e due anni fa ha pubblicato il suo primo singolo da artista
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DANI ALVES. Sulla fascia destra di quel Barça correva il brasiliano, approdato dalle parti del Camp Nou nell'estate del 2008. Dopo aver vinto tutto con i blaugrana ha continuato a collezionare trofei con le maglie di Juventus e Psg, diventando il più titolato della storia del calcio. Dall'agosto 2019 è tornato in patria, firmando per il Sao Paulo dove milita ancora oggi
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GERARD PIQUÉ. Uno dei tre giocatori ancora oggi nel Barça è il difensore centrale, recomprato dal club catalano nel 2008 dopo l'esperienza al Manchester United. Da allora non se ne è più andato dai blaugrana, arricchendo col passare degli anni la sua bacheca di trofei
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CARLES PUYOL. Capitano di quel Barcellona dei sogni era lo spagnolo, uno degli interpreti più forti di sempre nel suo ruolo. Un'intera carriera vissuta con la maglia blaugrana, si è ritirato nel 2014 diventando subito dirigente del club, prima della rottura nell'anno successivo. Recente testimonial delle nuove maglie 'speciali' del Barça, è ambasciatore dell'Uefa per Euro 2020
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RAFAEL MARQUEZ. Altro difensore centrale di quelle stagioni blaugrana era il messicano che, dopo l'esperienza al Camp Nou e le successive con i New York Redbulls e il Leon, abbiamo ammirato anche in Italia con la maglia del Verona. La carriera l'ha chiusa poi in patria, con l'Atlas, club di cui è diventato direttore sportivo dopo il ritiro e fino al 2019, anno in cui ha deciso di diventare allenatore. Dalla scorsa estate guida l'Under 16 dell'Alcalá
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ERIC ABIDAL. Sulla corsia sinistra, invece, c'era il terzino francese, protagonista di sei stagioni in blaugrana prima delle ultime tappe della carriera vissute con Monaco e Olympiacos. Appesi gli scarpini al chiodo, è tornato al Barça nelle vesti di direttore sportivo, ruolo ricoperto dal 2018 alla scorsa estate, quando si è dimesso a seguito della clamorosa debacle in Champions e i problemi con Messi e lo spogliatoio
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SERGIO BUSQUETS. Secondo 'superstite' di quel Barcellona è il centrocampista, cresciuto nella Masia e poi rimasto fedele al club fino a oggi. Allora poco più che ventenne, è diventato uno dei punti fondamentali di Guardiola e dei successivi allenatori: attualmente vanta oltre 600 presenze con la maglia blaugrana
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SEYDOU KEITA. In mezzo al campo di quel Barça spazio anche al 'Professore', centrocampista di eccellente intelligenza tattica. Preso nel 2008, è rimasto in blaugrana per quattro stagioni, poi l'avventura in Cina e il ritorno in Europa con le maglie di Valencia e Roma. L'ultima tappa prima del ritiro è stata in Qatar, all'El-Jaish, poi si è progressivamente allontanato del mondo del calcio. Recentemente è tornato alla cronaca per una sua generosissima opera di beneficenza per il suo Mali in tempi di coronavirus
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XAVI. Altro punto cardine di quel Barça che, come altri ex compagni, è passato dal campo alla panchina. La sua lunga storia d'amore con i blaugrana si è chiusa nel 2015, quando il centrocampista ha deciso di andare a chiudere la carriera in Qatar, all'Al-Sadd. Proprio qui, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la sua carriera da allenatore e attualmente è alla sua seconda stagione, ma in futuro chissà che non possa tornare a Barcellona come mister
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YAYA TOURÉ. Motore offensivo di quel centrocampo era l'ivoriano, acquistato nel 2007 e poi passato tre anni dopo al Manchester City per via di un rapporto per nulla idilliaco con Pep Guardiola. Dopo l'esperienza con i Citizens ha giocato anche con Olympiacos e Qingdao Huanghai, mentre dal gennaio 2020 è svincolato
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ANDRES INIESTA. Il mago di quel centrocampo era invece Don Andres, vice Pallone d'Oro nel 2010. La sua avventura con il Barça si è conclusa nel 2018, dopo 16 stagioni in prima squadra, ma non si è ritirato: è volato, infatti, in Giappone e ha proseguito la sua carriera con il Vissel Kobe, dove gioca tuttora
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BOJAN KRKIC. Altro ex protagonista blaugrana attualmente senza squadra. Lo spagnolo di quelle stagioni è la versione più bella che ci ha regalato nella sua carriera quando, a suon di gol e magie, ha 'illuso' di poter essere il nuovo crack del calcio mondiale. Nel 2011 il suo passaggio alla Roma, prima tappa di un lungo giro che alla fine l'ha portato in Canada: quella con il Montreal Impact, terminata lo scorso gennaio, resta infatti la sua ultima esperienza. Oggi è svincolato
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THIERRY HENRY. Uno sliding doors difficile da pronosticare 12 anni fa. Nell'attacco del Barça di allora c'era anche lui, arrivato nel 2007 dopo aver incantato all'Arsenal. Con i blaugrana vincerà tutto, poi chiuderà la carriera ai New York Redbulls dopo un breve ritorno ai Gunners. Dopo il ritiro è diventato allenatore, con la sua prima vera esperienza arrivata al Monaco. Dal novembre 2019, invece, guida i Montreal Impact e fino a poche settimane fa ha allenato proprio Bojan Krkic
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LIONEL MESSI. Il terzo e ultimo giocatore a essere ancora oggi un elemento del Barcellona è la Pulga, simbolo di quel e di questo Barcellona. Con la stessa maglia è arrivato a superare il traguardo dei 650 gol in tutte le competizioni, ma questa è una storia d'amore che sembra destinata a esaurirsi al termine di questa stagione, quando scadrà il contratto dell'argentino
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PEDRO. L'attaccante spagnolo ha un primato unico che nessuno di quel Barça né gli attuali giocatori del Bayern Monaco sono riusciti a eguagliare: solo lui, infatti, ha segnato almeno una rete in tutti e sei i trofei vinti nello stesso anno 2009. La sua carriera in blaugrana si è chiusa poi nel 2015, quando si è trasferito al Chelsea, mentre dalla scorsa estate lo abbiamo abbracciato in Serie A, con indosso la maglia della Roma
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JEFFREN. In quella squadra ci furono anche due giocatori del Barça B aggregrati con i senior a cavallo tra le due stagioni. Il primo è il centrocampista, utilizzato progressivamente sempre di più da Guardiola, ma poi non in grado di mantenere gli standard di un top club. Da lì la cessione in vari club in giro per l'Europa, mentre nell'ultima sessione invernale si è trasferito all'Al-Dhaid, società degli Emirati Arabi Uniti
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THIAGO ALCANTARA. Il secondo è lui, il centrocampista nato in Italia e poi cresciuto proprio nelle giovanili del Barça. Anche Thiago, come il suo allenatore di allora, ha proseguito poi la carriera al Bayern Monaco, con la quale ha recentemente conquistato un altro triplete. Niente da fare, invece, per il sextuple perché da quest'anno gioca con il Liverpool