La nazionale dello Sri Lanka non è proprio dello Sri Lanka

Ci sono tre tedeschi, due inglesi, un olandese, un australiano e uno svedese seduti in un bar… Sembra l’inizio di una barzelletta, invece è realtà. Sono le nazionalità dei giocatori convocati dallo Sri Lanka per le ultime partite di qualificazione alla Coppa d’Asia 2027. La missione di ‘reclutamento’ della federazione, avviata solo pochi mesi fa dopo una doppia sconfitta contro il Brunei, ha lo scopo di centrare in primis la qualificazione alla massima competizione per nazionali del continente, che si terrà tra due anni e mezzo in Arabia Saudita. Guardando invece al lungo periodo, cerca di risollevare il ranking FIFA dello Sri Lanka, allontanandosi dalle ultime posizioni della graduatoria: ‘l’Armata dorata’ occupa oggi il 200° posto in classifica e da quando ha iniziato a reclutare giocatori in giro per il mondo è già risalita di 5 posti. Chi ha un minimo di familiarità con il linguaggio economico avrà sentito parlare di decentramento produttivo, quel fenomeno per cui un’azienda affida alcune fasi della produzione all’esterno con lo scopo di abbattere le spese. Molti grandi marchi hanno spostato l’intera catena in paesi a basso costo, come lo Sri Lanka. Ma in questo caso è lo stesso Sri Lanka a fare ‘decentramento calcistico’ e ad attingere all’Europa per rinforzare la propria Nazionale senza doversi preoccupare di formare i giocatori, non avendo grandi risorse a disposizione. Nell’ultima partita ufficiale, giocata e vinta contro la Cambogia lo scorso 10 settembre, ‘l’Armata dorata’ ha infatti schierato ben 8 giocatori su 11 nati in Paesi stranieri ma con origini cingalesi, di conseguenza convocabili per le regole FIFA. Certo, i giocatori selezionati sono al limite del professionismo, ma rimangono comunque un netto miglioramento rispetto al contesto amatoriale a cui erano abituati i tifosi locali. A eccezione del portiere Sujan Perera, del terzino sinistro Suresh e del mediano Rajendram, gli altri 8 titolari per la partita contro la Cambogia sono nati tutti all’estero, e hanno approfittato di un genitore o di una lontana parentela singalese per poter indossare almeno una volta nella vita la casacca di una Nazionale, dal momento che le possibilità di essere presi in considerazione nel Paese in cui vivono sono pari a zero. Il fuoriclasse della squadra, per esempio, è Sam Durrant, 22enne centrocampista del Dundalk, nel massimo campionato irlandese, nato in Inghilterra da padre britannico e madre singalese. Gli altri militano tra Serie A australiana e le serie minori del calcio tedesco . L’epitome di questo giro del mondo pallonaro è infine l’ala destra Oliver Kelaart, nato a Melbourne da papà originario di Colombo e da mamma spagnola, finito a giocare per qualche imprecisato motivo nella seconda divisione del campionato islandese. A dirla tutta l’esperimento era stato avviato dalla federazione già nel 2021, durante il periodo della pandemia, ma a causa di una squalifica internazionale di due anni della Federcalcio locale a causa di alcune ingerenze del governo durante l’elezione del nuovo comitato esecutivo, i calciatori reclutati avevano potuto partecipare solo a sessioni di allenamento con la squadra e a qualche amichevole, prima di poter fare il loro debutto ufficiale nel marzo 2024. Per la FIFA non ci sono problemi nel tesseramento di un giocatore nato in un altro Stato: secondo l’articolo 7 è sufficiente che il calciatore in questione abbia un parente originario dello Sri Lanka e, una volta dotato di passaporto singalese, può scendere in campo. Fino al 2021 l’Armata dorata era composta solo da atleti nati e cresciuti in Sri Lanka, poi la Federcalcio locale ha iniziato a invitare decine di giocatori sparsi in giro per il mondo fino ad arrivare alla versione definitiva scesa in campo contro la Cambogia, con 8/11 della formazione ‘oriundi’. La scelta di reclutare giocatori in altri Stati non è una novità, le grandi federazioni lo fanno già da decenni. La vera notizia forse è che a farlo sia una nazionale piccola e calcisticamente poco significativa come lo Sri Lanka, dove a farla da padrone è il cricket. Prossimo appuntamento a metà ottobre, contro la Birmania, per il terzo turno preliminare della Coppa d’Asia 2027, obiettivo mai raggiunto nella storia del calcio singalese. Chissà che un giorno non vengano a prendere qualche giocatore nel nostro campionato, o addirittura che non si giochi un Italia-Sri Lanka in un Mondiale. Parafrasando Lucio Battisti: tu chiamale se vuoi, globalizzazioni.

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