Che fine ha (ri)fatto Neymar?

La data è quella del 18 ottobre 2023. Allo stadio del Centenario di Montevideo, simbolo del calcio uruguaiano, si gioca Uruguay-Brasile valida per il girone sudamericano di qualificazione al Mondiale del 2026. Sul finire del primo tempo Neymar passa di corsa la metà campo tallonato dal diretto marcatore cercando di infilarsi in uno spazio che non esiste tra i centrocampisti de La Celeste. Di colpo la corsa si interrompe, la gamba sinistra cede di schianto e il ‘10’ si ritrova accasciato sul prato urlando. Nello stadio si diffonde un certo scetticismo perché Neymar ha anche la fama di tuffatore, alla costante ricerca di un contatto e di un conseguente cartellino per gli avversari. Stavolta però le cose sembrano più serie, le urla dell’ex Barcellona e Psg sono convinte, l’espressione sofferente. L’arbitro chiama lo staff medico del Brasile, Neymar è costretto a uscire in barella. No, stavolta non stava simulando. La diagnosi è ancora più grave di quanto immaginato: rottura del legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio sinistro. Un infortunio che, sul fisico di un 32enne con una lunga storia di problemi fisici come ‘O’Ney’, potrebbe anche compromettere il resto della carriera. Questi i fatti. Da quel 18 ottobre nessuno ha più saputo nulla di Neymar, delle sue condizioni e del suo percorso di riabilitazione. Sui social è comparso qualche video, ogni tanto, delle sue sedute in palestra o delle prime corsette palla al piede, ma di comunicati ufficiali dell’Al-Hilal non se ne sono mai avuti. Fino al 21 ottobre di quest'anno almeno, giorno del suo rientro in campo in una competizione ufficiale, 13 minuti subentrando dalla panchina nel pirotecnico 5-4 con cui l’Al-Hilal ha sconfitto l’Al-Ain nella terza giornata del girone della Champions League asiatica. Un primo contatto con il campo, 368 giorni dopo l’ultima volta, che avrebbe dovuto far presupporre al rientro graduale in pianta stabile di Neymar con la squadra. Invece, misteriosamente, ‘O’Ney’ sparisce di nuovo: nelle ultime due di campionato il brasiliano non solo non ha giocato, ma non è stato nemmeno convocato per la partita. Per alcuni ‘insider brasiliani’ sta lavorando per ritrovare la migliore condizione possibile e tornerà a disposizione solo quando saranno sicuri che possa avere i 90 minuti nelle gambe, comprensibile dopo più di un anno di stop. Neymar intanto è passato all’incasso. Secondo il quotidiano sportivo Marca il suo stipendio per la stagione 2023/2024 è stato di circa 160 milioni di euro nonostante le sole 5 presenze fatte con la maglia dell’Al-Hilal. Una cifra che andrà a incassare anche in questa annata visto che il suo contratto scadrà nel giugno 2025. E poi ci sono i bonus, sportivi e di immagine: sempre secondo Marca, Neymar incassa 80mila euro per ogni partita vinta dai compagni e 500mila euro per ogni post in cui sponsorizza l’Arabia Saudita e il suo turismo. Già, perché la sua sparizione dal campo è stata inversamente proporzionale rispetto a quella sui social: nell’ultimo anno Neymar ha ‘tramortito’ i suoi follower al ritmo di un post al giorno, solo su Instagram, senza contare storie, reel e altre piattaforme. Una presenza fissa sul web che fa felice i 14 brand con cui ha stretto degli accordi commerciali, e che gli portano nelle tasche, sempre secondo le stime di Marca, altri 40 milioni di euro a stagione, il tutto senza nemmeno indossare gli scarpini da calcio. La forza commerciale di Neymar sta nel fatto di portare questi brand nella sua vita di tutti i giorni , aumentandone l’appetibilità per gli sponsor e rendendolo una miniera d’oro senza bisogno di scendere in campo. Non gioca a calcio, Neymar. Ma lo vede. Spesso dal suo palchetto privato nella Kingdom Arena a incitare i compagni, qualche volta anche indossando il dishdasha, il tradizionale abito arabo. In qualche occasione è comparso persino sugli spalti del Vila Belmiro, l’impianto che ospita il suo amato Santos, il club con cui ha esordito da ragazzino e che gli ha aperto le porte del calcio europeo. Una visita non solo di cortesia, perché stando alla stampa brasiliana avrebbe raccontato a qualche giocatore che nel 2025, scaduto il contratto con l’Al-Hilal, tornerà a giocare lì. Addirittura Marcelo Teixeira, presidente del club, ha svelato che Neymar avrebbe chiesto di tenere libera la maglia numero 11 per la prossima stagione, la stessa con cui ha iniziato la carriera. Per chiudere il cerchio, là dove ha avuto inizio. Insomma, tra un post e l’altro, ‘O’Ney’ continua a flirtare con la sua ex squadra e chissà che non decida di forzare il trasferimento già nella finestra di mercato di gennaio. A oggi il suo bilancio in Arabia Saudita è di 1 gol e 3 assist in poco più di 400 minuti in campo. Il tutto per la modica cifra di… 200 milioni di euro! Non esattamente un affare per i proprietari dell’Al-Hilal, che nell’estate del 2023 hanno dovuto sborsare anche 90 milioni di euro nelle casse del Paris Saint-Germain per quello che avrebbe dovuto essere il giocatore immagine per il rilancio del calcio arabo. Una data precisa per il rientro non c’è ancora, ma finché il contratto con il club e con gli sponsor è garantito che fretta c’è? Da erede di Pelé a desaparecido: la carriera di Neymar ha tutto ciò che serve per diventare un grande film.

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